"Maternità surrogata più grave della pedofilia", la dichiarazione choc di Mollicone (Fdi)
Politica"Siamo di fronte a persone che vogliono scegliere un figlio come la tinta di casa", ha detto l'esponente di Fratelli d'Italia. Poi la marcia indietro sul paragone con la pedofilia: "Le mie parole sono state distorte". Rabbia nel Pd e nel M5s: "Dichiarazioni gravissime"
"È un reato grave, più grave della pedofilia": sono le parole choc di Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera ed esponente di FdI, pronunciate questa mattina a Omnibus su La7 parlando della maternità surrogata e commentando un'intervista dell'ex senatore Simone Pillon, mentre il tema della sta infiammando il dibattito politico, da destra a sinistra. "Siamo di fronte a persone che vogliono scegliere un figlio come la tinta di casa", ha detto Mollicone prima di ritrattare, spiegando che il suo pensiero è stato distorto: "In Italia la maternità surrogata è un reato e deve diventare un reato universale, da perseguire in tutto il mondo, in quanto comprare una vita umana è comunque un reato etico e morale gravissimo. È una valutazione morale e non giuridica, come spiegato subito. Dal punto di vista giuridico sono reati ben diversi e la pedofilia è gravissima", ha detto.
Le reazioni
Dal Pd al Movimento 5 stelle le reazioni sono state durissime. Per il deputato dem Alessandro Zan "c'è la volontà della destra di criminalizzare le famiglie arcobaleno e la comunità lgbtqia+, una vera e propria campagna d'odio per inquinare il dibattito con fake news vergognose". Anche per la deputata M5s Chiara Appendino e la coordinatrice del Comitato politiche di Genere e diritti civili del M5s Alessandra Maiorino "le parole di Mollicone sono gravissime e meritano il massimo sdegno da parte di tutti. Continua la campagna della destra di negazione dei diritti dei bambini, parlando di quello che non è un argomento sul tavolo perché non si sta in alcun modo parlando di introdurla in Italia. È chiaro il loro obiettivo di spostare il focus del dibattito sulla maternità surrogata per non ammettere che stanno discriminando bambini in carne e ossa negandogli dei diritti che in altri Stati sono ampiamente riconosciuti".