Comincia con le azioni ritenute necessarie per la ricostruzione del rapporto con gli elettori, prosegue con l’attenzione all’ambiente e si snoda su lavoro e diritti. Ecco i punti previsti dal governatore dell’Emilia-Romagna e candidato alle primarie del 26 febbraio contro Elly Schlein
Dal lavoro alla sanità pubblica, fino alla scuola e agli interventi sul partito. Senza dimenticare diritti, ambiente e previdenza sociale: il programma di Stefano Bonaccini, candidato alle primarie del Partito democratico, punto per punto
Gli elettori e gli iscritti – Il programma di Bonaccini si concentra prima di tutto sulla ricostruzione del rapporto con gli elettori e con gli iscritti. Per farlo, il governatore dell’Emilia Romagna propone alcune mosse. Fra queste: una convenzione annuale del Pd incentrata sugli iscritti e aperta alla partecipazione e al contributo delle associazioni della società. Referendum vincolanti tra tutti gli iscritti sulle grandi scelte, una scuola di politica per formare la nuova classe dirigente e per ascoltare le sue proposte, corsi per i nuovi amministratori locali
I finanziamenti – Bonaccini propone un finanziamento sul modello europeo e microdonazioni. “Serve” – si legge fra le sue proposte nel suo sito personale - “un finanziamento pubblico per non lasciare la politica solo ai privilegiati, nella più totale e rigorosa trasparenza e tracciabilità, con lo strumento delle Fondazioni. Servirà stimolare la comunità democratica sul 2×1000, sul crowdfunding – la raccolta fondi trasparente online aperta a tutti –, e sulle donazioni, con un meccanismo che premi i territori e le Federazioni"
Legge sulla democrazia interna ai partiti e nuova legge elettorale – Di questa il Pd – secondo Bonaccini – si farà promotore. Punta a introdurre meccanismi di democrazia interna, a rafforzare la trasparenza e la responsabilità sui contributi economici e a garantire la necessaria autonomia della politica. Sul tavolo anche una nuova legge elettorale, o primarie per i candidati
Ambiente /1 – Bonaccini propone una legge nazionale per la protezione del clima e un piano nazionale di riforestazione. Punta a 60 milioni di alberi in più, uno per ogni cittadino. Investimenti nelle rinnovabili e massima diffusione delle comunità energetiche, oltre al sostegno alle imprese che riducono le emissioni. Non è invece a favore dell’attuale tecnologia del nucleare. Nel programma anche una legge che promuova la rigenerazione urbana e un grande Piano nazionale di resistenza e resilienza per la cura e la protezione del territorio
Ambiente/2 – Per quanto riguarda i rifiuti, il governatore dell’Emilia Romagna propone di massimizzare la raccolta differenziata per i cittadini e di creare nuove filiere d’impresa in chiave di sostenibilità. Vuole inoltre chiudere le infrazioni aperte in materia di scarichi e di qualità dell’aria e potenziare le infrastrutture della mobilità sostenibile nazionali e del Trasporto pubblico locale. E poi pensa a un piano sulla conservazione dell’acqua, per prevenire e contrastare la siccità
Lavoro /1 – Bonaccini introduce le sue proposte per il lavoro parlando di “politica per la crescita”. Punta a una “nuova agenda”: industria 4.0, formazione, incentivi al reshoring e infrastrutture produttive per i nostri distretti. Per realizzare questi progressi, propone un patto tra politica e parti sociali per rimettere al centro il lavoro e la questione salariale rafforzando la contrattazione collettiva e detassando gli aumenti per i lavoratori. Per i settori non coperti dalla contrattazione si introdurrebbe il salario minimo legale
Lavoro/2 – Taglio strutturale del cuneo contributivo almeno del 10% per tutti e del 30% per i giovani in ingresso nel mercato del lavoro. Via i tirocini extracurricolari e sostegno all’apprendistato come canale privilegiato di ingresso nel lavoro dipendente. Ulteriore stretta su finte partite Iva e collaborazioni e contrasto alle pratiche di subordinazione imposte da progresso tecnologico e algoritmi. Una legge sul caporalato per contrastare lo sfruttamento e investimenti per la sicurezza sul lavoro: prevenzione, ma anche potenziamento delle assunzioni
Lavoro /3 – Nel programma anche interventi per il lavoro autonomo, di cui si punta a rafforzare le tutele. E poi investimenti nella formazione: l’introduzione di una sistema di formazione permanente di massa, di un Reddito di formazione e la riforma del Reddito di cittadinanza. Un nuovo patto tra istituzioni e Terzo settore per il lavoro sociale: un nuovo Ccnl per le lavoratrici e i lavoratori che non rientrano in quello delle cooperative sociali, un adeguamento di quest’ultimo per aumentare di almeno il 30% le retribuzioni
Pari opportunità - Potenziamento dell’orientamento scolastico e formativo perché più ragazze scelgano le materie Stem, superamento delle barriere di accesso delle donne a specifici percorsi lavorativi e sostegno attivo ai percorsi di carriera. Parità salariare tra uomini e donne. Congedi partitari, obbligatori e facoltativi, prevedendo che siano ben retribuiti e uguali per entrambi i genitori. Infine servizi educativi universali e servizi integrati di sostegno alla genitorialità (orari, scuole aperte, ecc.) con risorse ai comuni
Previdenza – Difesa del potere d’acquisto dei pensionati, flessibilità in uscita strutturale e universale. Bonaccini punta a ripristinare l’Opzione donna e a introdurre una “pensione di cura” che riconosca i periodi di cura svolti dalle donne. E poi una pensione contributiva di garanzia per i giovani che valorizzi i periodi di formazione, il riscatto agevolato della laurea e la riforma della non autosufficienza
Scuola pubblica – Maggiori risorse, servizi educativi da 0 a 6 anni universali e gratuiti. Co-progettazione sui territori per una comunità “educante”. Obbligo scolastico a 18 anni, potenziamento del diritto allo studio. Attenzione inoltre alla sicurezza nelle scuole attraverso un piano di edilizia scolastica. Valorizzazione degli insegnanti e del personale scolastico, a partire dall’adeguamento retributivo e dalla cura verso le condizioni di lavoro
Sanità pubblica – 5 miliardi in più sul Sistema Sanitario Nazionale per riportare la spesa sanitaria stabilmente oltre il 7% del Pil, garanzia dei livelli essenziali di assistenza in tutto il territorio nazionale. Investimento sul personale: superamento del numero chiuso nelle facoltà di medicina; valorizzazione delle figure professionali e maggior utilizzo dei Medici di Medicina Generale. Riforma e potenziamento della rete di servizi territoriali. E poi Maggiori servizi per il benessere psicologico. Infine, lotta contro il cancro e per l’universalismo delle cure
Diritti /1 – Tutela dei diritti delle donne, partendo dalla prevenzione a scuola. Tutela della comunità LGBTQI+: matrimonio egualitario, riforma del sistema delle adizioni, garanzia del diritto all’identità di genere, messa al bando delle teorie riparative, tutela delle persone intersessuali. Protezione dei diritti delle persone con disabilità. Ius soli e ius scholae. La tutela dei diritti dei migranti e dei richiedenti asilo: passare dall’emergenza al governo di flussi programmati, con l’istituzione di un’Agenzia di coordinamento delle politiche migratorie
Diritti/2 - Allestimento di corridoi umanitari, che poggi su un Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) diffuso sul territorio e ancorato al mondo delle associazioni. Stop alla criminalizzazione delle Ong. Diritto alla sicurezza come bene comune, contro ogni deriva di privatizzazione. Diritto alla dignità per l’ultima ora: garantire la libertà di auto-determinazione, per un fine vita di dignità, con la famiglia e in alleanza coi medici, tutelando il diritto di ciascuno di scegliere per la propria persona; non per pratiche clandestine o espatri forzati
Beni culturali e turismo – L'1% del Pil destinato alla cultura e al patrimonio culturale. Valorizzazione del ‘brand’ italiano tramite la costruzione di Agenzia Nazionale per la promozione del brand Italia, in collaborazione tra Governo, Regioni ed Enti locali. Piano di sostegno della montagna e delle aree interne per riqualificare gli impianti di risalita e Piano Aeroportuale Nazionale a favore delle varie aree. Legge nazionale su affitti brevi per regolamentare settore
Sud - Taglio strutturale del 30% dei contributi previdenziali per le assunzioni a tempo indeterminato, piano coordinato di politiche industriali, interventi infrastrutturali e politiche attive per il lavoro. Nel programma anche 300mila nuovi lavoratori nelle Pubbliche Amministrazioni del Mezzogiorno e la Piena attuazione delle Zone economiche speciali (Zes) per attrarre aziende nel Mezzogiorno con misure specifiche di vantaggio fiscale e semplificazione amministrativa
Digitale – L’Istituzione di un un comitato permanente per la strategia di politica industriale delle nuove tecnologie, una legge nazionale per i talenti per favorire il rientro dei “cervelli in fuga”. Incentivi agli investimenti per startup e Pmi innovative e sostegno all’adozione di nuove tecnologie da parte del tessuto imprenditoriale tradizionale italiano. Alfabetizzazione e formazione permanente per la cittadinanza digitale