Primarie Pd, il confronto Bonaccini-Schlein: dall’Ucraina a Meloni, dal lavoro al clima
Domenica 26 febbraio, dalle 8 alle 20, si vota per eleggere il nuovo segretario del partito. In corsa per sostituire Letta ci sono il governatore dell’Emilia-Romagna e la sua ex vicepresidente, oggi deputata. Sky TG24 ha ospitato l’unico dibattito tv fra i due, nel quale si è parlato di tanti temi: dal futuro del partito al 41 bis, dall'Autonomia differenziata ai migranti, dalla sanità allo stop alle auto inquinanti
Intento comune: cambiare la classe dirigente e portare ai gazebo più di un milione di persone. Ma da punti di partenza diversi. Il presidente dell'Emilia Rimagna ha rivendicato le "esperienze amministrative, che gli sono servite tantissimo". E ha garantito, in caso di vittoria, "l'unità del partito. L'obiettivo - ha detto - è riportare la sinistra al governo del Paese, ma solo perché avremo vinto le elezioni". Schlein ha sottolineato la sua politica dal basso: "È tempo dell'umiltà e dell'ascolto. Le sfide cruciali sono la lotta alle diseguaglianze, alla precarietà, la questione climatica". E poi un auspicio: "Spero di vincere". Tanti i temi affrontati: dal futuro del partito al 41 bis, dall'Autonomia differenziata ai migranti, dalla sanità allo stop alle auto inquinanti.
Gli approfondimenti:
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Schlein-Bonaccini: dopo il voto uniti, si lavorerà insieme
I due candidati alla segreteria del Pd concordano completamente su un punto: dopo il voto nei gazebo si tornerà uniti a lavorare insieme per il nuovo partito democratico. "Abbiamo lavorato fianco a fianco in Emilia Romagna durante il Covid, pur non concordando su molte idee, e continueremo a farlo ancora nel partito", dichiara Schlein che a Bonaccini chiede un impegno a che comunque il Pd si impegni dopo le primarie per combattere la precarietà.
Schlein e Bonaccini: cancellare la Bossi-Fini
La candidata alla segreteria del Partito democratico Elly Schlein vorrebbe "un Pd che non rifinanziasse più la guardia libica e che cancellasse la Bossi-Fini" e poi vorrebbe "insistere sulla riforma di Dublino". "Non ho mai visto nessuno della destra impegnato su questo fronte" sottolinea perché "la destra è forte con i deboli e debole con i forti". E poi "serve una legge sullo ius soli". Anche Bonaccini è d'accordo sul fare una legge sullo "ius soli" e sul cancellare la Bossi-Fini perché il Pd vuole che "nessuna vita muoia in mare". Critici entrambi con Giorgia Meloni che "è andata in Ue a dire il contrario di quello che aveva sempre detto prima".
Bonaccini: vogliamo un Pd che si rafforzi e torni a vincere
Appello finale anche di Stefano Bonaccini che "dopo troppi anni di sconfitte, vogliamo un Pd che si rafforzi e torni a vincere. Con un gruppo dirigente per vincere e soluzioni ai cittadini. Vogliamo - ha concluso - un Paese con un costo del lavoro più basso e aumentare le buste paga di chi non ce la fa".
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Schlein: fare un Pd che torni al fianco dell'Italia che oggi fa più fatica
"La destra fa la destra e vince, noi dobbiamo fare la sinistra. Fare un Pd che torni al fianco dell'Italia che oggi fa più fatica. Il mio appello allora è ai tanti militanti che hanno voglia di riscatto. Ai tanti delusi che si sono sentiti respinti: se volete aiutateci a cambiare il Pd perché se cambia il Pd davvero cambia l'Italia". È l'appello finale di Elly Schlein.