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Caso Cospito, Tajani: "C'è un attacco contro lo Stato italiano. Il 41 bis non si tocca"

Politica
©Ansa

Il vicepremier e ministro degli Esteri ha ribadito che "il 41 bis non si può toccare in questo momento, perché bisogna ancora sconfiggere mafia e terrorismo". E commentando i manifesti affissi all'Università la Sapienza di Roma ha aggiunto: "Mi pare assurdo che si indichi il capo dello Stato come uno degli obiettivi che sono responsabili del 41 bis"

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"C'è un'escalation, un attacco contro lo Stato italiano portato non solo all'interno dei confini nazionali ma da un'internazionale anarchica contro tutte le sedi diplomatiche del nostro Paese". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani, parlando delle reazioni degli anarchici alla detenzione di Alfredo Cospito al 41 bis. Ha spiegato: "Abbiamo innalzato il livello di sicurezza, ora bisogna lavorare per difendere lo Stato di diritto da chi vuole sconfiggere un sistema democratico dove chi commette un reato, dopo essere stato processato, deve essere condannato per aver commesso dei reati gravi, come è il caso del detenuto Cospito".

Tajani: "41 bis non si tocca"

Il ministro Tajani, a margine dell'evento elettorale promosso dal partito a una settimana dal voto delle regionali a Milano, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto se è possibile aprire una riflessione sul 41 bis in seguito al caso di Alfredo Cospito e ha escluso qualsiasi modifica al carcere duro. "Il 41 bis non si può toccare in questo momento, perché bisogna ancora sconfiggere mafia e terrorismo", ha spiegato. "È assolutamente indispensabile continuare ad avere il 41 bis, come strumento di garanzia per la sicurezza dello Stato". Il 41 bis, ha specificato il ministro, serve a impedire che ci siano collegamenti esterni per detenuti che hanno commesso reati gravissimi e possono continuare a dare indicazioni o ordini ai loro sodali. Secondo il vicepremier, "ha fatto bene il ministro Nordio" a trasferire Cospito nel carcere di Opera di Milano, "perché noi che siamo garantisti vogliamo, e tutto il governo lo vuole, che sia tutelata la salute di un detenuto, indipendentemente dai reati gravissimi di cui si é macchiato. Un conto é la detenzione e un conto é la salute del detenuto".

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Le manifestazioni

Antonio Tajani ha poi commentato le manifestazioni in corso a favore di Alfredo Cospito e l'occupazione della facoltà di Lettere della Sapienza di Roma da parte degli studenti. "Mi pare assurdo - ha specificato parlando dei manifesti affissi dagli anarchici nell'ateneo romano - che si indichi il capo dello Stato come uno degli obiettivi che sono responsabili del 41 bis o della detenzione di un anarchico condannato per reati di terrorismo".

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