Primarie Pd, approvato il regolamento: voto online solo per alcune categorie

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I dem hanno trovato l’intesa sulle linee guida per il voto, che slitta dal 19 al 26 febbraio. Potranno esprimere la preferenza sulla piattaforma online: i residenti o domiciliati all'estero, i disabili e i malati, chi non possa recarsi al seggio a causa di altri impedimenti che saranno definiti dalla Commissione nazionale del Congresso e chi abita troppo lontano dal seggio. Letta: “Molto soddisfatto, il miglior punto di caduta possibile”

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Dopo giorni di tensioni, il Pd ha approvato il regolamento con le regole per le primarie, trovando un’intesa anche sul nodo del voto online. Via libera anche alla composizione della Commissione per il Congresso e ai criteri di ampliamento dell'Assemblea Costituente. La data delle primarie, previste il 19 febbraio, slitta al 26 febbraio, con orario dalle 8 alle 20. Soddisfatto e "confortato" il segretario Enrico Letta secondo cui si è raggiunto "il migliore punto di caduta possibile", ma resta il rammarico sul "racconto esterno": "Siamo riusciti a farci del male...", ma nei fatti "abbiamo evitato spaccature deleterie. Adesso concentriamoci su ciò che il Congresso e la fase costituente possono dare per il nostro rilancio".

Il voto online

Dopo l'ennesima fumata nera registrata in nottata, per costruire l'intesa la direzione Pd è slittata di sei ore e mezza: dalle 12.30 - quando era prevista - alle 19. Ore in cui si sono registrati prima un lungo stallo e poi la svolta: l'intesa sulle deroghe per il voto on line chiusa a ridosso della riunione. La regola resta quella di andare a votare nei gazebo ma, si legge nel regolamento, potranno votare online le persone residenti e/o domiciliate all’estero, chi autocertifichi di essere impossibilitato ad andare ai seggi per condizioni di disabilità, malattia o altri impedimenti definiti dalla Commissione nazionale per il Congresso e le persone residenti in località la cui distanza dai seggi renda particolarmente difficoltoso l’esercizio del voto, sulla base di criteri determinati dalla Commissione nazionale per il Congresso. Chi vorrà usufruire del voto online, dovrà pre-registrarsi entro il 12 febbraio 2023 sull’apposita piattaforma, compilando il modulo con i dati richiesti e fornendo un documento di riconoscimento o usando lo SPID.

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Chi può votare

Come ricorda il regolamento, possono votare alle primarie del Pd “le persone che, cittadine e cittadini italiani nonché cittadine e cittadini dell’Unione europea residenti in Italia, cittadine e cittadini di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno, iscritti e non iscritti al Partito Democratico, dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori”.

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L’intesa dopo l’apertura di Bonaccini

L’intesa è arrivata dopo l’apertura di Stefano Bonaccini, inizialmente critico sulla modalità di voto online inserita all'ultimo momento: "Se ci spacchiamo sulle regole rischiamo di essere individuati come marziani". Una posizione che ha sbloccato l'impasse, mentre i supporter di Elly Schlein, sostenitrice del voto online, parlano di "vittoria per il Pd. Rompere il muro della partecipazione con primarie online è importante per definire il profilo di un partito unito, moderno e inclusivo". Critica invece la candidata alla segreteria Paola De Micheli, che si era detta più volte "contraria al voto on line" (per i tempi e i modi della decisione) e che alla fine non ha partecipato al voto sul regolamento per le primarie. Quanto al quarto ed ultimo aspirante segretario, Gianni Cuperlo, si è rimesso alla decisione del partito.

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