Primarie Pd, Bonaccini annuncia tandem con Picierno: "Da combattimento come me"

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Il governatore dell' Emilia Romagna, candidato alla segreteria del Pd, ha presentato ieri sera il ticket con l'europarlamentare

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Combattimento e pedalare. Sono queste due le parole chiave per la corsa alla guida del Pd di Stefano Bonaccini. Le ha rodate nei giorni scorsi, per poi utilizzarle per dare un annuncio importante: "Pina Picierno è una donna da combattimento come lo sono io. Per un tandem in grado di pedalare forte su ogni percorso, anche i più duri. Come tutta la squadra che stiamo definendo insieme". L'occasione per lanciare la corsa a due con la vicepresidente del Parlamento europeo è un incontro al teatro romano del Vascello. Picierno è donna, giovane, del sud, politicamente impegnata a livello europeo. Tratti che incidono in quel Pd che Bonaccini vorrebbe ricostruire. L'appuntamento serve per lanciare il tandem: se vince Bonaccini, Picierno sarà vicesegretaria. Ma serve anche per parlare di legalità, di lotta alla mafia, di Qatargate.

 

Le "alleanze"

L'incontro è anche un'occasione per capire chi sta con chi. In sala c'è Marco Meloni, coordinatore della segreteria Pd e braccio destro di Enrico Letta. C'è il deputato Claudio Mancini, molto vicino al sindaco di Roma Roberto Gualtieri. C'è Dino Gianrusso, l'ex iena ed M5s. C'è Piero Fassino, di Area dem, la corrente guidata da Dario Franceschini, che però sta con l'altra candidata, Elly Schlein. Insomma, una dimostrazione di più che in questo congresso le squadre si mescolano e confondono. Bonaccini riserva proprio a Franceschini le parole più decise. "Ha il diritto di sostenere chi vuole e io, che ho 55 anni e non sono mai stato parlamentare, di avere le qualità e l'età per fare il segretario".

Poi un affondo senza mirare qualcuno in particolare, ma per mirare a molti: "Si può essere utili anche tornando in panchina dopo essere stati ai massimi livelli, perché c'è anche tanta gente, nel Pd, che dà una mano da decenni senza mai aver chiesto nulla. Se divento segretario garantisco le primarie per i candidati e le candidate."

Per il resto, fair play: "Mando un saluto e un abbraccio a Schlein, De Micheli e Cuperlo - dice Bonaccini - Da parte mia non sentirete mai una parola irrispettosa, ma solo di amicizia e affetto". 

L'ombra Qatargate

Bonaccini propone un "codice di autoregolamentazione interna" al Pd e "azioni di trasparenza" per il Partito Socialista Europeo e il gruppo S&D. Picierino, in europarlamento, il Qatargate lo ha visto da vicino, pur rimanendone fuori. Ricorda che "il Pd non è nato col principio della superiorità morale sugli altri, ma col principio della moralità come strumento essenziale di credibilità delle istituzioni, ma anche personale. Coloro che proveranno a disonorare le istituzioni non troveranno posto nella nostra comunità democratica". 

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