Appennini senza neve, Santanchè: "Da governo risposte per danni a turismo"

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Il Ministro del Turismo a seguito del tavolo con le Regioni, ha annunciato quattro linee d'intervento immediate per risollevare il comparto turistico delle montagne del centro Italia 

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Si è tenuto questa mattina il tavolo tra il Ministro del Turismo Daniela Santanchè e i rappresentanti delle Regioni del centro Italia per discutere sulla situazione dell'Appennino, quest'anno quasi completamente senza neve.

Una riunione considerata essenziale dal governo: "Ritengo prioritario ascoltare istanze ed esigenze di chi vive i territori", ha affermato la Santanchè qualche giorno fa, all'annuncio del tavolo di confronto. 

L'incontro di stamattina è stato definito "soddisfacente" dallo stesso ministro, che, in merito al dialogo con i governatori, ha aggiunto: "Abbiamo analizzato quale è la situazione e quali sono i loro bisogni, ci siamo concentrati per adesso su 4 misure per far sì che le risorse vengano date il più presto possibile”.

Al tavolo hanno partecipato anche gli operatori del settore turistico appenninico, dagli albergatori ai maestri di sci, ai gestori degli impianti di risalita. 

La strategia del governo

Il governo ha intenzione di intervenire tempestivamente con fondi concreti per risollevare l'intero comparto del turismo dell'Appennino, colpito dalle temperature anomale di questa stagione.

"Abbiamo un fondo del ministero per poter finanziare investimenti per gli impianti di risalita e sull’innevamento, e abbiamo deciso che possiamo ristornare gli investimenti che hanno fatto nel 2022 e quindi poter dare subito loro questi denari che sono stati investiti in modo da dare risorse fresche e non peggiorare la loro situazione”, ha dichiarato la Santanchè, che ha poi fatto riferimento anche alla possibilità di "liberare fondi covid che alcune regioni hanno in pancia ma che non possono essere utilizzate per altre finalità" dichiarandosi ottimista sulla possibilità di riuscire a realizzarla rapidamente.

"Daremo risposte in breve tempo, entro 2-3 settimane, perché il tempo è una categoria fondamentale e perderlo vuol dire far chiudere le aziende e far perdere posti di lavoro", ha concluso il ministro.

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Possibile modifica a misura governo Monti

Tra le proposte lanciate dal ministro e da alcuni presidenti delle Regioni, su tutti il governatore della Toscana Eugenio Giani, anche la modifica della misura attuata dal governo Monti per cui il 50% delle riscossioni dei comuni dovesse essere stornato alle zone disagiate. 

Un provvedimento attuato nella logica della razionalizzazione della spesa pubblica, in quanto si rimproverava ai comuni che presentano un numero elevato di seconde case, come molti di quelli montani, di avere troppe risorse rispetto alle prime necessità, ma che oggi è diventata "un paradosso" secondo Giani e Santanchè. 

"In questo momento emergenziale sarebbe opportuno che queste risorse potessero rimanere sul territorio", sottolinea Santanchè, con il governatore toscano che ha aggiunto: "Noi chiediamo che per le località di montagna dell’Appennino dove c’è l’emergenza neve vorremmo che quello che viene riscosso venga rispeso in quel comune, non costa un euro in più allo Stato ma la solidarietà, in questa situazione, è rispenderli dove vengono riscossi". 

Tale misura, secondo quanto affermato dal Ministro del Turismo, potrebbe essere temporanea.

 

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