
Manovra e obiettivi Pnrr, governo al lavoro: è corsa contro il tempo. IL TIMING
Esecutivo impegnato senza sosta per approvare la legge di Bilancio e raggiungere i 55 obiettivi del Piano di ripresa e resilienza entro il 31 dicembre. Oggi la Camera inizia a votare il dl ministeri, a metà settimana scade il termine della presentazione degli emendamenti che non dovranno essere più di 450. Le modifiche saranno votate tra giovedì 15 e domenica, poi dal 20 si va in Aula

Il governo è al lavoro sulla manovra e per raggiungere gli obiettivi del Pnrr. È una corsa contro il tempo, viste le scadenze ravvicinate. E l’esecutivo, da qui a fine anno, sarà impegnato senza sosta, anche di sabato e domenica, a Natale e a Santo Stefano
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La maggioranza ribadisce che per l'approvazione della legge di bilancio i lavori non avranno alcun tipo di interruzione. Oggi alla Camera si comincia a votare il dl ministeri ma poi a metà settimana si accelererà in Commissione sulla manovra con il termine della presentazione degli emendamenti che non dovranno essere più di 450 (200 della maggioranza e 250 delle opposizioni)
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Le modifiche saranno votate tra giovedì 15 e domenica poi dal 20 si va in Aula. Sarà una corsa contro il tempo per evitare l'esercizio provvisorio
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Il rush finale riguarda poi anche i 55 obiettivi da raggiungere sul Pnrr entro il 31 dicembre. L'esecutivo punta a farcela in tempo ma intanto sta lavorando ad un decreto per accelerare le procedure
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La consapevolezza nell'esecutivo è quella di una situazione difficile ereditata dal precedente esecutivo ma non c'e' l'intenzione di alzare polveroni o di mettere nel mirino l'ex premier Draghi

Il premier Meloni ha spiegato che “dei 55 obiettivi da centrare entro fine anno a noi ne sono stati lasciati trenta. Sono fiduciosa che recupereremo”. Si è anche soffermata sulla soglia oltre la quale è obbligatorio accettare i pagamenti con carte e bancomat. L'opposizione è sempre sulle barricate sulla decisione dell'esecutivo di innalzare a 60 euro la spesa minima oltre cui scattano le multe per i commercianti che rifiutano l'uso del Pos. Meloni ha ribadito che ci possono essere cambiamenti su questo fronte, così come sul tema del superbonus

"Il Governo - ha spiegato - sta valutando la possibilità di non obbligare i commercianti ad accettare il pagamento elettronico per piccoli importi. La soglia dei 60 euro è indicativa, può essere anche più bassa, c’è un'interlocuzione in corso con l'Ue, perché è uno degli obiettivi del Pnrr, e vediamo come andrà a finire"
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Dal premier è arrivato un ulteriore affondo a chi l'attacca sul reddito di cittadinanza: "Ho sentito dire che noi facciamo cassa sui poveri: falso. Non credo che chi ha realizzato il Rdc intendesse assicurarlo dai 18 anni fino alla pensione di cittadinanza. Se non era questo l'obiettivo, forse devi considerare che qualcosa non ha funzionato”
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