Tetto contante, Monti: "Metodo di pagamento obsoleto, evasione problema serio"

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Secondo il senatore a vita fa bene la premier Giorgia Meloni a parlare di merito ma deve valere anche per il fisco. In un'intervista al Corriere della Sera l'ex premier afferma che l'evasione fiscale in Italia è più alta che in Germania 

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“Non credo che mettere soglie al contante sia un freno a consuetudini storiche. È tenere in vita una modalità obsoleta, proprio mentre le imprese sono chiamate a evolvere sempre di più verso la digitalizzazione”. A dirlo è l'ex premier Mario Monti che in un’intervista al Corriere della Sera critica la proposta della presidente Meloni di innalzare il tetto del contante fino a dieci mila euro. Il senatore a vita ricorda che anche l’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha ammesso di aver fatto un errore ad alzare la soglia del contante durante il governo a guida Pd in quanto si tratta di una misura che porta ad un aumento dell’evasione fiscale.  (GOVERNO MELONI - IL LIVEBLOG)

 

Monti: la propensione all’evasione è alta in Italia

 

“La propensione all’evasione in Italia è più alta che in Germania e la sanzione sociale verso gli evasori è minore in Italia che in Germania” dichiara al Cds il senatore a vita.  “Va fatta un’analisi delle probabilità che certe forme di illegalità prendano piede e occorre capire quali sono i possibili strumenti di contrasto” prosegue Monti. Poi è chiaro che un’economia fatta in gran parte di piccole imprese può dare luogo a certe forme di pagamenti in nero più facilmente. L’ultimo studio della Banca d’Italia in proposito, dell’ottobre 2021, è molto chiaro”, conclude l'ex premier. 

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