Renzi: "Non voteremo la fiducia al governo Meloni, ma faccio il tifo per l'Italia"

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Il leader di Italia viva ribadisce la posizione del Terzo Polo, ma fa il suo in bocca al lupo al nascente governo Meloni. "Siamo e saremo sempre all'opposizione, ma non rinunciamo a sostenere il nostro Paese"

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Nelle ore che precedono il conferimento dell'incarico per la formazione del governo a Giorgia Meloni, arriva anche il commento di Matteo Renzi sulla nascita del nuovo esecutivo. "Voteremo contro la fiducia, ovviamente", ha scritto il leader di Italia viva nella sua eNews." Questo non mi impedisce di fare - fin da adesso - un grande in bocca al lupo a Giorgia Meloni e ai ministri che sta scegliendo. Da italiano spero che siano all'altezza delle sfide di questo tempo complicato". "Noi", ha concluso Renzi, "siamo e saremo all'opposizione, ma facciamo e faremo sempre il tifo per l'Italia". 

Consultazioni lampo per il centrodestra

Le parole di Renzi arrivano a stretto giro dalle consultazioni lampo che hanno visto il centrodestra compatto a colloquio col presidente Mattarella per appena 11 minuti. Nel pomeriggio è attesa la convocazione della premier in pectore da parte del Quirinale, primo passo formale per la nascita del governo Meloni, sul quale ora è massima l'attesa per la definizione della squadra dei ministri.

Senator Matteo Renzi talks at meeting at Caffè della Versiliana, in Marina di Pietrasanta, Italia, on August 11, 2022.

(Photo by Stefano Dalle Luche / Pacific Press/Sipa USA)

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"Scandalo istituzionale da accordo Pd-M5s"

Renzi si è anche scagliato contro le altre forze di opposizione, che avrebbero, a suo dire, tagliato fuori il Terzo Polo dagli uffici di vicepresidenza. "L'accordo Pd-Cinque stelle ha prodotto uno scandalo istituzionale e un errore politico. Si sono presi tutti i posti spettanti alle istituzioni con una ingordigia che è pari alla miopia", ha scritto il leader di Iv nella sua eNews. "Cosa mi dicono? Eh, ma Matteo fa i viaggi all'estero. Si, è vero. Nell'ultimo mese sono stato invitato a Tokyo, Zurigo, Cipro, New York. Non è colpa mia se c'è chi nel mondo ritiene interessante ascoltare anche la mia voce. E per me è prezioso imparare dalle altre esperienze. Ma ho l'impressione che quando i miei avversari mi criticano per i viaggi all'estero non sia solo per invidia. Loro non si arrabbiano perché vado all'estero: loro si arrabbiano perché poi torno. E quando torno faccio politica, diversamente da chi fa tutti i giorni solo attacchi personali".

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