Renzi: “Patto Pd-M5S ha tolto posti all'opposizione in Parlamento”

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"Nelle democrazie parlamentari sono previsti ruoli di rappresentanza per le opposizioni. Pd e Cinque Stelle hanno stretto un patto tra loro per eliminare noi dal tavolo.  Non era mai accaduto nelle precedenti legislature che una forza politica fosse totalmente cancellata dagli uffici di presidenza. Mai successo!”. Lo ha scritto sui social il leader di Italia Viva

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“Quello che è successo ieri andrebbe studiato nei manuali di strategia parlamentare come esempio di incapacità di fare politica. Nelle democrazie parlamentari sono previsti ruoli di rappresentanza per le opposizioni. Pd e Cinque Stelle hanno stretto un patto tra loro per eliminare noi dal tavolo.  Non era mai accaduto nelle precedenti legislature che una forza politica fosse totalmente cancellata dagli uffici di presidenza. Mai successo!”. Così, in un lungo post su Facebook, si è espresso il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

Ecco dove “abitano i franchi tiratori”

“Eliminando noi dal voto in Aula i posti per le opposizioni paradossalmente sono scesi, passando da 14 a 12: Fratelli d’Italia ha avuto due segretari d’aula in più perché noi e il gruppo delle autonomie siamo stati costretti dall’arroganza Pd-Grillina a stare fuori dall’Aula. Come in campagna elettorale il Pd è stato dunque il miglior alleato della Meloni”, ha argomentato ancora Renzi, dopo che proprio nella giornata di ieri sono stati scelti i vicepresidenti delle Camere: a Montecitorio Fabio Rampelli (FdI), Giorgio Mulè (Fi), Anna Ascani (Pd) e Sergio Costa (M5s). Al Senato Maurizio Gasparri di Fi, Gianmarco Centinaio della Lega, Anna Rossomando del Pd e Mariolina Castellone di M5s. “Rimanevano 12 posti in ballo, anziché 14. Il Pd con 107 parlamentari ha ottenuto 5 posti; i Cinque Stelle con 80 Parlamentari hanno preso ben 7 posti: grazie ad alcuni franchi tiratori dem e cinque stelle, la follia di questo Pd ha regalato ai grillini due posti in più. Due candidati del Pd, casualmente entrambi emiliani, sono stati bocciati dai franchi tiratori dem e grillini. Si chiama fuoco amico. E poi c’è ancora qualcuno che si domanda dove abitano i franchi tiratori?”, ha proseguito ancora l’ex sindaco di Firenze.

Due temi specifici

Questo scenario, ha sottolineato ancora Renzi nel suo post, implica adesso la valutazione di due temi specifici. “Il primo è la mancanza di rappresentanza di una forza che ha preso comunque l’8% dei voti: è una ferita gravissima per una democrazia parlamentare. Gridano contro il pericolo autoritario degli avversari e poi fanno cappotto alle spalle delle altre opposizioni?”, ha spiegato. “La seconda è politica: il Pd con più voti regala più posti ai Cinque Stelle (e inconsapevolmente a Fratelli d’Italia) sacrificando persino due propri candidati pur di non fare l’accordo con noi. Mai visto un partito più masochista di chi dona il sangue agli avversari pur di attaccare noi tutti i giorni: prima o poi l’incantesimo svanirà e si renderanno conto di quello che stanno combinando. Ma non c’è nessuno al Nazareno che abbia il coraggio di dire che questa strategia è allucinante?”, si poi chiesto, provocatoriamente.

“Voglio fare politica anche senza un ruolo istituzionale”

Nel frattempo, ha poi concluso il leader di Italia Viva, “danno le veline ai giornali: Renzi fa polemica perché vuole fare il presidente del Copasir. Ovviamente io non ci penso nemmeno. Io voglio fare politica e so farla anche senza un ruolo istituzionale. Ma l’idea che mi attacchino sul personale - gli stessi che non hanno aperto bocca dopo la campagna vergognosa contro la mia famiglia e dopo l’assoluzione dei miei genitori - la dice lunga su come certa sinistra concepisca la politica solo come odio personale”.

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