Berlusconi, nuovo audio sull’Ucraina. Poi la nota: “FI non si discosta da Ue e Nato”

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Dopo un audio ottenuto in esclusiva da LaPresse, in cui si sente il leader di Forza Italia che durante la riunione dell’assemblea del partito alla Camera parla della situazione in Ucraina, arrivano le parole dell'ex premier: "In 28 anni di vita politica la scelta atlantica, l’europeismo, il riferimento costante all’Occidente come sistema di valori e di alleanze fra Paesi liberi e democratici sono stati alla base del mio impegno di leader politico e di uomo di governo"

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“La scelta atlantica e l’europeismo” sempre “alla base del mio impegno di leader politico e di uomo di governo”, le “frasi rubate registrate di nascosto” con “un metodo non solo sleale ma intimidatorio”, arrivando a parlare di “metodi di dossieraggio indegni di un Paese civile”: una nota di Silvio Berlusconi in serata prova a spengere le polemiche a seguito delle parole pronunciate durante la riunione dell’assemblea di Forza Italia alla Camera e registrate in un audio ottenuto in esclusiva da LaPresse: “Io non vedo come possano mettersi a un tavolo di mediazione Putin e Zelensky - dice il leader di Forza Italia - Perché non c’è nessun modo possibile. Zelensky, secondo me… lasciamo perdere, non posso dirlo…”. Poi aggiunge: “Quello che è un altro rischio, un altro pericolo che tutti noi abbiamo: oggi, purtroppo, nel mondo occidentale, non ci sono leader, non ci sono in Europa e negli Stati Uniti d’America. Non vi dico le cose che so ma leader veri non ce ne sono. Posso farvi sorridere? L’unico vero leader sono io…”. Più tardi, in una telefonata a La7 durante lo speciale di Enrico Mentana, ha detto che le sue parole “vanno inquadrate in un discorso più generale, era il racconto di una preoccupazione più generale riguardo al clima che si era ingenerato nel rapporto tra Russia, Europa e Occidente”. Intanto però si è scatenata la polemica politica, con il segretario del Pd Enrico Letta che ha parlato di "parole gravissime", mentre il leader del M5s Giuseppe Conte ha detto che "il ministero degli Esteri non può andare a Forza Italia". E la dura posizione di Giorgia Meloni, che ha sottolineato come "l'Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell'Europa e dell'Alleanza atlantica. Chi non fosse d'accordo con questo caposaldo non potrà far parte del governo, a costo di non fare il governo".

“Questa è la situazione della guerra in Ucraina”

“Sapete com’è avvenuta la cosa della Russia? Anche su questo vi prego, però, il massimo riserbo - dice ancora Berlusconi nell’audio - Promettete? (…) La cosa è andata così: nel 2014 a Minsk, in Bielorussia, si firma un accordo tra l’Ucraina e le due neocostituite repubbliche del Donbass per un accordo di pace senza che nessuno attaccasse l’altro. L’Ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche. Le due repubbliche subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice, a 5-6-7mila morti. Arriva Zelensky, triplica gli attacchi alle due repubbliche. I morti diventano (…). Disperate, le due repubbliche (…) mandano una delegazione a Mosca (…) e finalmente riescono a parlare con Putin. Dicono: ‘Vladimir non sappiamo che fare, difendici tu’”. “Lui - aggiunge il leader di FI - è contrario a qualsiasi iniziativa, resiste, subisce una pressione forte da tutta la Russia. E allora si decide a inventare una operazione speciale: le truppe dovevano entrare in Ucraina, in una settimana raggiungere Kiev, deporre il governo in carica, Zelensky eccetera, e mettere un governo già scelto dalla minoranza ucraina di persone per bene e di buon senso, un’altra settimana per tornare indietro. È entrato in Ucraina e si è trovato di fronte a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall’Occidente. E la guerra, invece di essere una operazione di due settimane, è diventata una guerra di duecento e rotti anni. Quindi, questa è la situazione della guerra in Ucraina”. “La guerra condotta in Ucraina è la strage dei soldati e dei cittadini ucraini - conclude Berlusconi - Se lui diceva ‘Non attacco più’, finiva tutto (…). Quindi se non c’è un intervento forte, questa guerra non finisce”.

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“Parole vanno inquadrate in un discorso più generale”

Dopo la diffusione dell’audio Silvio Berlusconi, in una telefonata La 7 durante lo speciale di Enrico Mentana, ha detto che le parole sul presidente ucraino Volodymir Zelensky e il conflitto in Ucraina pronunciate durante la riunione del gruppo di FI alla Camera “vanno inquadrate in un discorso più generale, era il racconto di una preoccupazione più generale riguardo al clima che si era ingenerato nel rapporto tra Russia, Europa e Occidente’”. Il direttore de La 7 ha ricevuto in diretta la telefonata dell'ex premier e ha citato le parole di Berlusconi: “Con il governo degli Stati Uniti che ha disatteso le premesse date da Donald Trump al rapporto multilaterale e con una situazione che è andata facendosi sempre meno favorevole, dopo 23 anni, dopo Pratica di Mare, e che ha un solo beneficiario che forse ha soffiato sul fuoco, cioè la Cina". "La preoccupazione generale di Berlusconi - ha continuato Mentana riferendo le parole del leader di FI - era che ci fosse la rottura tra Europa e Russia, che in qualche modo interrompeva una spirale già rallentata, con il fatto che la Cina potesse approfittare di tutto questo. Questa è la contestualizzazione dell'interessato e che era alla base delle sue parole", ha concluso Mentana.

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Berlusconi: “Audio rubato è indegno”

In serata, infine, è arrivata sul caso una nota di Silvio Berlusconi: “In 28 anni di vita politica la scelta atlantica, l’europeismo, il riferimento costante all’Occidente come sistema di valori e di alleanze fra Paesi liberi e democratici sono stati alla base del mio impegno di leader politico e di uomo di governo. Come ho spiegato al Congresso degli Stati Uniti, l’amicizia e la gratitudine verso quel Paese fanno parte dei valori ai quali fin da ragazzo sono stato educato da mio padre. Nessuno, sottolineo nessuno, può permettersi di mettere in discussione questo”. E poi aggiunge: “Tutto questo però non esisterebbe, se non vi fosse in Italia la pessima abitudine di trasformare la discussione politica in pettegolezzo, utilizzando frasi rubate registrate di nascosto, e appunti fotografati con il teleobiettivo, con un metodo non solo sleale ma intimidatorio. Un metodo soprattutto che porta a stravolgere e addirittura a rovesciare il mio pensiero, usando a piacimento brandelli di conversazioni, attribuendomi opinioni che stavo semplicemente riferendo, dando a frasi discorsive un significato del tutto diverso da quello reale. La colpa non è degli organi di informazione, ovviamente costretti a diffondere queste notizie, è di chi usa questi metodi di dossieraggio indegni di un Paese civile. Senza questo, non sarebbe necessario ribadire l’ovvio”

Berlusconi: “FI non si discosta da Ue e Nato”

La nota di Berlusconi prosegue: “La mia posizione personale e quella di Forza Italia non si discostano da quella del Governo Italiano, dell’Unione Europea, dell’Alleanza Atlantica né sulla crisi Ucraina, né sugli altri grandi temi della politica internazionale. Lo abbiamo dimostrato in decine di dichiarazioni ufficiali, di atti parlamentari, di voti alle Camere. Interrogarsi sulle cause del comportamento russo, come stavo facendo, ed auspicare una soluzione diplomatica il più rapida possibile, con l’intervento forte e congiunto degli Stati Uniti e della Repubblica cinese, non sono atti in contraddizione con la solidarietà occidentale e il sostegno al popolo ucraino. Del resto alla pace non si potrà giungere se i diritti dell’Ucraina non saranno adeguatamente tutelati”.

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Meloni: “Ue-Nato caposaldi, chi non è d'accordo fuori da governo”

Parole molto nette, prima della pubblicazione della nota di Silvio Berlusconi, erano arrivata dalla premier in pectore Giorgia Meloni: “Su una cosa sono stata, sono, e sarò sempre chiara. Intendo guidare un governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile. L'Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell'Europa e dell'Alleanza atlantica. Chi non fosse d'accordo con questo caposaldo non potrà far parte del governo, a costo di non fare il governo". La leader di Fratelli d'Italia ha poi aggiunto: "L'Italia con noi al governo non sarà mai l'anello debole dell'Occidente, la nazione inaffidabile tanto cara a molti nostri detrattori. Rilancerà la sua credibilità e difenderà così i suoi interessi. Su questo chiederò chiarezza a tutti i ministri di un eventuale governo. La prima regola di un governo politico che ha un forte mandato dagli italiani è rispettare il programma che i cittadini hanno votato".

Ronzulli: "Criminale fare uscire audio di Berlusconi"

"È spregiudicato, per non dire criminale, che qualcuno tra i 45 eletti alla Camera possa prestarsi a riferire parole del presidente, che andavano contestualizzate, ha detto la capogruppo FI al Senato, Licia Ronzullli.

Tajani: “Al summit Ppe per confermare filoatlantismo e sostegno a Kiev”

Pur non commentando direttamente la vicenda, il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani ha scritto su Twitter: "Domani sarò al Summit del PPE per confermare la posizione europeista, filo atlantica e di pieno sostegno all'Ucraina mia e di Forza Italia. In tutte le sedi istituzionali non è mai mancato il nostro voto a favore della libertà e contro l'invasione russa".

Salvini: “Stupore per infedele che ha diffuso audio privato”

Matteo Salvini, che oggi ha visto Berlusconi per “una visita amichevole e di cortesia, senza particolari nodi politici” - riferiscono fonti del centrodestra -, ha espresso al leader di FI stupore per "l'irresponsabile e infedele" fonte che ha fatto trapelare l’audio.

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Letta: "Parole gravissime, governo nasce tra ambiguità"

"Le dichiarazioni di Berlusconi sono gravissime, incompatibili con il posizionamento dell'Italia e dell'Europa - ha commentato il segretario del Pd Enrico Letta - Sono parole che pongono il nostro Paese fuori dalle scelte europee e occidentali e che minano alla base la credibilità del possibile nuovo esecutivo. Ogni governo che nasce in Europa oggi deve scegliere se stare con Putin o stare con l'Ucraina e con l'Unione Europa. Il governo Meloni sta nascendo sotto il segno della peggiore ambiguità".

Conte: "Ministero Esteri non può andare a Forza Italia"

"Alla luce delle ultime e più complete dichiarazioni del presidente Berlusconi sul conflitto russo-ucraino, si pone un problema per il nostro Paese. Non credo che possa essere accettato che Forza Italia esprima un ministro degli Esteri - è poi il commento del leader del M5S, Giuseppe Conte - È un problema serio per la credibilità e l'immagine del nostro Paese anche all'estero. Una questione politica seria che porremo con chiarezza presidente Mattarella nel corso delle consultazioni".

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