Si potrebbe partire, in assenza di intoppi, già il 17-18 ottobre. In quell'occasione il presidente della Repubblica, come di consueto, sentirà i gruppi parlamentari, che si saranno appena formati, e i nuovi presidenti delle Camere. Se l'indicazione sarà chiara, come appare oggi, è probabile un incarico diretto a Giorgia Meloni che poi si ripresenterà al Quirinale con la lista dei ministri
Il voto del 25 settembre ha disegnato una maggioranza ampia oltre che coesa sul nome del premier, che sarà - a meno di sorprese dell’ultima ora - quello di Giorgia Meloni. Ma da adesso in avanti, quali sono le tappe da seguire? E quando inizieranno le consultazioni? Il Colle sta già elaborando i risultati delle elezioni e Sergio Mattarella si prepara ad entrare in scena per guidare la transizione dal vecchio al nuovo esecutivo (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE SULLE ELEZIONI - TOTOMINISTRI).
Le consultazioni
Le consultazioni potrebbero iniziare, in assenza di intoppi, già il 17-18 ottobre. In quell'occasione il presidente della Repubblica, come di consueto, sentirà i gruppi parlamentari, che si saranno appena formati, e i nuovi presidenti delle Camere. Se l'indicazione sarà chiara, come appare oggi, è probabile un incarico diretto a Giorgia Meloni che poi si ripresenterà al Quirinale con la lista dei ministri. Se la data fosse proprio quella del 17 ottobre, potrebbe apparire lontana. Ma va ricordato che è vincolata agli adempimenti necessari per insediare il nuovo Parlamento, il giorno 13 ottobre, formare i gruppi delle varie forze politiche, eleggere i capigruppo e gli stessi presidenti di Montecitorio e Palazzo Madama. Tutti questi tasselli devono essere messi in ordine prima delle consultazioni e quindi per questo non ci si aspetta che inizino prima del 17.
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Le tappe successive
Con un risultato delle urne chiaro, come in questo caso, le consultazioni dovrebbero essere veloci e si dovrebbero concludere con l'incarico al nuovo presidente del Consiglio, solitamente entro poche ore dalla conclusione. Una volta che il presidente della Repubblica conferisce l'incarico al presidente del Consiglio, questi solitamente accetta con riserva e conduce sue 'consultazioni' con i partiti disposti a sostenere il suo esecutivo. Si comincia a formare un programma e a stilare una lista di ministri. Se il risultato è netto di solito in uno o due giorni anche queste 'consultazioni' si concludono. Il giorno dopo o anche poche ore dopo lo scioglimento della riserva, il presidente del Consiglio e i ministri giurano al Quirinale nelle mani del presidente della Repubblica. Il nuovo governo di centrodestra potrebbe quindi già giurare negli ultimi giorni di ottobre.