Code separate di uomini e donne ai seggi: protesta di Cathy La Torre

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L'avvocata e attivista per i diritti della comunità Lgbt ha protestato sui social contro la divisione tra generi che "viola privacy e riservatezza delle persone trans così costrette a fare un coming out davanti a tutti". Insultata al seggio, ha querelato lo scrutatore

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"C’è il registro delle liste elettorali rosa per le donne e azzurro per gli uomini! E poi c’è una legge del 1947, mai abrogata, che stabilisce che nelle liste elettorali la donna sia identificata anche con il cognome del marito". Inizia così il post di denuncia dell'avvocata e attivista per i diritti della comunità Lgbt Cathy La Torre che oggi al seggio dove si è recata per votare a Bologna ha chiesto di mettere a verbale la divisione della fila in uomini e donne e per questo viene "insultata" da uno scrutatore. Preannunciando di aver querelato uno degli scrutatori. "Uno scrutatore mi ha insultata e diffamata davanti a tutti - scrive Cathy La Torre nel post - Entro, chiedo di poter verbalizzare che la divisione in file fra maschi e femmine viola privacy e riservatezza delle persone trans così costrette a fare un coming out davanti a tutti". Il seggio è il numero 16 di Bologna. "La presidente mi dice che lo chiedo ogni anno ma non cambia mai nulla, io rispondo che se sono a votare è perché credo ancora che serva e così la penso per ogni singola battaglia", prosegue.

L'intervento delle forze dell'ordine e la querela

"L'insistenza" di La Torre avrebbe così portato uno scrutatore a richiedere l'intervento delle forze dell'ordine, come dalla stessa avvocata raccontato. "Non contento", aggiunge, "mi diffama chiamandomi ad altissima voce pazza". La Torre ha così deciso di procedere con la querela. "Che a un seggio si abusi così di potere e legge è un fatto che non possiamo accettare - commenta - Le file uomini e donne sono lesive della privacy di chi sta facendo una transizione di genere e io non sono pazza se chiedo di metterlo a verbale". Al post su Facebook, l'avvocata ha anche aggiunto la foto del verbale scritto a mano, nel quale sottolinea "preciso che non ho impedito alcuna operazione elettorale o di voto, ma mi sono limitata a chiedere la verbalizzazione durante la mia osservazione come previsto dalla vigente legge elettorale".    

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