Elezioni, Lupi a Sky TG24: “Centrodestra europeista e atlantista. Draghi? Non farà nonno”

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Il presidente di Noi con l’Italia e leader di Noi Moderati ospite di Casa Italia, il programma condotto da Fabio Vitale e dedicato al voto del 25 settembre. Sul premier: “È una figura istituzionale importante, che ancora potrà essere utile all’Italia e alle istituzioni europee e mondiali”. Ma ha aggiunto: “Non è Superman”. Sulla crisi energetica: “Intervenire subito, è più grave di quella del Covid, Europa dia una mano”. Sullo scostamento di bilancio: “Extrema ratio”. Sulle urne: “Auspico ci sia maggioranza chiara”

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Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia e capo politico di Noi Moderati, è stato l'ospite della puntata di Casa Italia, il programma di Sky TG24 - che va in onda dal lunedì al venerdì alle 20.30 - condotto da Fabio Vitale e dedicato al voto del 25 settembre per il rinnovo del Parlamento (VERSO IL VOTO: LO SPECIALE DI SKY TG24 - TUTTI I VIDEO - LE NEWS IN DIRETTA - IL TEST PER CAPIRE CHI VOTARE - TROVA IL TUO COLLEGIO). Presenti anche Christian Rocca e Alessandro Giuli. Tanti i temi trattati. Sul premier Mario Draghi, Lupi ha detto: “Sono convinto che non farà il nonno”. Ma ha aggiunto: “Non è Superman, non abbiamo bisogno di super eroi, abbiamo bisogno di persone competenti, concrete e serie”. Ha poi ribadito che il centrodestra è la sua storia politica e che il “centrodestra italiano è sempre stato europeista e atlantista”. Sulla crisi energetica: “Bisogna intervenire subito, è più grave di quella del Covid e bisogna che l’Europa ci dia una mano. Se ci sarà da fare lo scostamento di bilancio lo vedremo, al momento è una extrema ratio”. Sulle elezioni, ha aggiunto: “Auspico che dopo dieci anni ci sia una maggioranza chiara”.

Lupi su Draghi: “Sono convinto che non farà il nonno”

“Le manca Draghi?”, è stata la prima domanda fatta a Lupi. “È ancora presidente del Consiglio e si sta occupando di una serie di cose – ha risposto –. Sono comunque convinto, e gliel’ho anche detto, che Mario Draghi non farà il nonno. È una figura istituzionale importante, che ancora potrà essere utile all’Italia e credo alle istituzioni europee e mondiali. Ma l’Italia ha la sua forza nella democrazia, i governo sono eletti dai cittadini ed è quello che stiamo chiedendo in questa ultima settimana di campagna elettorale: che qualunque governo sarà scelto dai cittadini italiani, l’ha detto Draghi ma sono convinto anch’io, avrà la forza e l’autorevolezza per guidarci a costruire l’Italia e l’Europa del futuro”. “Mario Draghi – ha aggiunto Lupi – non è Superman, non abbiamo bisogno di super eroi, abbiamo bisogno di persone competenti, concrete e serie che si mettono a disposizione del Paese. Draghi è stato una di queste. Se voleva continuare a fare il presidente del Consiglio aveva una sola strada nelle democrazie ed è quella di candidarsi. Ha detto con chiarezza che era un servizio istituzionale che faceva. Mi sembra che continuare a tirarlo per la giacca, dire di votare sé perché così c’è l’ingovernabilità e alla fine ritorna Draghi, mi sembra di una debolezza enorme per la politica. Io voglio che gli italiani votino Noi moderati e votino per il centrodestra e ci diano la forza di governare”.

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“Centrodestra è sempre stato europeista e atlantista”

In un altro passaggio dell’intervista, Lupi - rispondendo anche a Matteo Renzi, che in mattinata si chiedeva come fa un europeista come lui a stare con i sovranisti - ha sottolineato: “Noi governiamo col centrodestra da trent’anni. È la nostra, è la mia, storia politica. Apparteniamo alla famiglia del Partito popolare europeo. Il centrodestra italiano è sempre stato europeista, occidentale, atlantista. Il problema della politica estera mi sembra sia un punto di riferimento che non viene messo in discussione in Italia dal centrodestra. Si tratta poi di declinare queste azioni in proposte concrete”. E alla domanda se il futuro guarda a Bruxelles o a Budapest, Lupi ha risposto: “Guarda a Bruxelles”.

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“Scostamento di bilancio è extrema ratio”

Un altro tema trattato è stato lo scostamento di bilancio. “Bisogna intervenire subito – ha detto Lupi sulla crisi energetica –. Secondo me è una crisi più grave di quella del Covid e quindi bisogna che l’Europa insieme ci dia una mano e l’affrontiamo prendendo per esempio dai fondi europei. Poi l’extragettito. Poi se ci sarà da fare scostamento lo vedremo, al momento è una extrema ratio. La proposta che stiamo facendo è questa: facciamo una norma che non costa niente in cui si dice che per i prossimi sei mesi in ogni caso l’erogazione della luce e del gas non vengono tagliate a tutte quelle famiglie che hanno sempre pagato la bolletta ma che magari adesso non la possono pagare. E si può compensare, visto che le aziende sono le stesse degli extra-profitti, o si può fare una rateizzazione. Io credo che queste siano le cose che ti dimostrano che c’è un’idea di centrodestra attento all’oggi, ma che si proietta sul futuro”.

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“Auspico che dopo dieci anni ci sia una maggioranza chiara”

Riguardo alle prossime elezioni, Lupi ha detto: “Auspico che dopo dieci anni ci sia una maggioranza chiara, che dia un governo con una maggioranza - spero quella di centrodestra - e un’opposizione, che fa benissimo alla democrazia, per tutti gli altri. In questo modo si sa chi deve governare e chi deve stare all’opposizione”. Poi ha aggiunto: “Quello che mi chiedono durante la campagna elettorale è di capire come affrontiamo l’immediato, ma anche quale prospettiva futura. Continuiamo a non parlare dei giovani, ma sono il futuro del nostro Paese. Quelli che ho incontrato non vogliono e non mi chiedono il voto a 16 anni o la dote a 18. Vogliono una scuola che valorizzi le loro competenze, che sia alleata e non alternata al lavoro. Vogliono che sia data a loro, come è stata data alla mia generazione, l’opportunità che se meriti - indipendentemente dal tuo ceto sociale - possano avere l’ascensore sociale. Vogliono avere la possibilità di costruirsi il loro futuro e di avere una casa”. A proposito di casa, sul Superbonus ha attaccato: “Misura sociale sbagliata, si è ristrutturato l’1% del patrimonio immobiliare e abbiamo i giovani che oggi per comprarsi una casa devono fare 35 anni di mutuo”. 

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