La presidente di Fratelli d’Italia ha rilasciato una lunga intervista al direttore dell’Adnkronos nell’ambito della festa nazionale della Confederazione Aepi. Sugli alleati dice: “Mi sento assolutamente ottimista. Ci può essere adesso qualche piccola polemica, ma siamo in campagna elettorale, è normale. Sulle grandi materie siamo tutti d'accordo, è quello che fa la differenza tra noi e il campo avverso”. Tanti i temi toccati, da reddito di cittadinanza alla crisi energetica
"Per quanto riguarda Salvini e Berlusconi mi sento assolutamente ottimista, credo assolutamente che non ci saranno problemi". Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, intervistata alla festa nazionale della Confederazione Aepi dal direttore dell'Adnkronos Gian Marco Chiocci, ha parlato di tanti temi, dalla compattezza del suo schieramento alla crisi energetica, dalla guerra in Ucraina alla proposte per i giovani in Italia (VERSO IL VOTO: LO SPECIALE DI SKY TG24 - TUTTI I VIDEO - LE NEWS IN DIRETTA - IL TEST PER CAPIRE CHI VOTARE - TROVA IL TUO COLLEGIO).
Meloni: “Fiducia in Berlusconi e Salvini”
Con gli alleati del centrodestra, spiega Meloni, “ci può essere adesso qualche piccola polemica, ma siamo in campagna elettorale, è normale che ciascun partito cerchi di segnalare la sua diversità anche rispetto agli alleati, in una cornice però nella quale sappiamo che sulle grandi materie siamo tutti d'accordo, che è quello che fa la differenza tra noi e il campo avverso”. Sia Berlusconi che Salvini, aggiunge, “sono persone che la politica la conoscono bene, che amano questa nazione. Credo si rendano conto che se ci fosse un governo di centrodestra noi avremmo una situazione molto complessa da gestire e anche pochi amici per gestirla, quindi non credo che ci si potrebbe dedicare a scaramucce tra di noi. Su questo sono lucida io e sono certa siano lucidi anche loro”.
Meloni: “Il governo sarà politico se vinciamo noi”
"Ovviamente - continua Meloni - se al governo ci arriviamo noi, l’esecutivo sarà politico, non fosse altro perché c'è una maggioranza chiara, un programma chiaro, una visione chiara. Ci sarà un presidente del Consiglio speriamo espressione della politica, ci saranno ministri politici. Poi io voglio il meglio per questa nazione, noi siamo in una fase in cui non possiamo permetterci di immaginare una squadra di governo debole. Abbiamo una situazione nella quale dobbiamo produrre il meglio che questa nazione offra, per cui se ci saranno competenze, persone che magari hanno fatto un percorso meno politico del nostro ma che sono le migliori per realizzare quella visione politica, non ho problemi e non mi faccio preclusioni di alcun genere”.
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Meloni: “Credo in democrazia dell’alternanza”
"Fratelli d'Italia e il centrodestra hanno una classe dirigente perfettamente adeguata”, dice Meloni. “Credo che in alcuni casi si possono sicuramente valutare personalità nel campo dei conservatori che non sono state elette. Questo lo valuteremo in un secondo momento sulla base dei risultati elettorali”. Poi la leader di FdI aggiunge: "Credo in una normale democrazia dell'alternanza", con "i governi arcobaleno saltano i programmi di tutti i partiti, non c'è modo di metterli in pratica, è un modo per turlupinare il voto degli italiani”. "Sono dieci anni che dico ‘mai con il Pd’, mi fanno molto sorridere queste ricostruzioni per cui Fratelli d'Italia starebbe lavorando in segreto ad un governo con il Pd. Qui si parte dal presupposto che comunque vadano le elezioni il Pd deve governare, lo vogliamo mettere in Costituzione che il Pd deve stare al governo?”. E ancora: "Un giorno sono draghiana, il giorno dopo sono fascista. Sono ricostruzioni fantasiose, tutti sanno chi siamo. Semplicemente Fratelli d'Italia e la sottoscritta sono molto diversi da come sono stati raccontati e da come vengono etichettati ogni giorno”.
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Meloni: prima cosa è mettere un tetto al prezzo del gas
"La ragione per la quale il prezzo del gas sale non è che la Russia l'ha aumentato. Ovviamente la Russia ci gioca, ma la ragione è che ci sono grandi player nella borsa di Amsterdam che decidono di far salire il prezzo”, afferma la leader di FdI Giorgia Meloni. ”Il tema - aggiunge - non è quindi continuare a trovare risorse da dare alla speculazione, non è trovare altre risorse da farsi fregare. Qui c'è chi sta facendo soldi a palate senza una ragione. Quindi la prima cosa è riuscire a mettere un tetto al prezzo del gas. Questa è una misura che può fare l'Europa ma anche l'Italia, se l'Europa è lenta".
Ucraina, Meloni: parole Draghi? Centrodestra compatto
"Non so a chi Draghi faccia riferimento, però io guardo i fatti e per quello che riguarda il centrodestra è sempre stato compatto non solo nel condannare, ma nel votare i provvedimenti che erano necessari a sostenere l’Ucraina”, dice Giorgia Meloni, secondo cui "il problema è del centrosinistra, dove il Pd ha fatto un accordo con Fratoianni. Se si va sul sito di Sinistra italiana e si legge il loro programma si vedrà che c'è scritto che bisogna fermare immediatamente l'invio di armi in Ucraina. Quando ho chiesto questa cosa a Enrico Letta lui ha risposto che con loro hanno fatto un'alleanza elettorale, ma non ci fanno un governo, che è quasi peggio la toppa del buco”.
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Meloni sul reddito di cittadinanza
Sul reddito di cittadinanza, Giorgia Meloni dice: "Il Movimento 5 stelle sta facendo una campagna quasi esclusivamente" su questo tema, "l'unica questione sulla quale ha mantenuto la parola, facendo anche terrorismo psicologico sui partiti, come Fratelli d'Italia, che dicono che è una misura sbagliata. Io sarò al Sud e racconterò la verità, cioè che mentre il reddito di cittadinanza, per chi può lavorare, è una misura che lascia le persone nella loro difficoltà a dipendere dalla politica anche per il voto, io penso che bisogna fare una cosa diversa: mantenere il sistema di assistenza dignitoso per chi non è in condizione di lavorare. Ma per chi è in condizione di lavorare tra i 18 e i 60 anni la vera sfida è trovare lavoro. E spiegherò al Mezzogiorno d'Italia come questo si può fare”. "Se io oggi a un ragazzo di 23 anni gli do il reddito di cittadinanza - ha aggiunto la leader di FdI - per quanti anni glielo posso dare? Quando a 26 anni glielo tolgo quel ragazzo è più ricco o più povero? È più povero, perché ha perso tre anni. Io voglio libertà per il Sud, non voglio un Sud che dipenda dalla politica dove poi si va a chiedere il voto altrimenti ti tolgono tutto, voglio un Sud che quando tra cinque anni, se vado al governo, gli vado a chieder il voto, se non mi vogliono votare non cambia niente, perché le occasioni per loro le ho costruite lo stesso”.
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Le minacce
Rispetto alle minacce firmate anche Brigate Rosse "io storicamente non ho paura di niente, però sono francamente abbastanza innervosita, basita, di fronte alla irresponsabilità della classe dirigente di sinistra in questa campagna elettorale”, dice Meloni. “Sono scioccata dal fatto che, mentre io per esempio sono stata linciata per mesi per aver alzato troppo la voce durante un comizio, qualche giorno fa il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, abbia detto durante un convegno, mentre Letta lo applaudiva convinto, che noi, indipendentemente da come finiranno le elezioni, dobbiamo sputare sangue, che la Puglia sarà la Stalingrado d’Italia”. "Quando ho chiesto a Enrico Letta di prendere le distanze da queste parole - ha aggiunto la leader di FdI - ha ritenuto di non farlo, quando è stato chiesto a Michele Emiliano, forse ha esagerato, ha detto di no. Si immagina cosa sarebbe accaduto se io avessi usato un'espressione del genere? Se gli italiani lo vorranno sta per finire l'Italia nella quale la sinistra ha più diritti degli altri; la stagione nella quale se sei di sinistra, se ha la tessera del Pd pensi di avere più occasioni degli altri”."Io voglio un'Italia nella quale tutti abbiano le stesse occasioni e gli stessi diritti e sono convinta che il nervosismo della sinistra dipenda esattamente da questo, dall'ipotesi che stia finendo il loro sistema di potere, per cui non sono preoccupata da quello che accadrà nei prossimi giorni, ma sono sicuramente abbastanza dispiaciuta - ha concluso - del fatto che la sinistra italiana abbia scelto in questa campagna elettorale di diventare un partito estremista”.