Elezioni, Renzi: “Chi scelgo tra Letta e Meloni? Draghi”

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Il leader di Italia viva attacca gli avversari su Twitter: "Non hanno altri argomenti e dunque ci provano con il voto utile. Ma con quattro schieramenti in campo l'unico #VotoUtile consiste nel mandare persone competenti in Parlamento". E rincara: "Vivono di ipocrisia"

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Prosegue la campagna elettorale in vista del voto del 25 settembre. Il leader di Italia viva, Matteo Renzi, su Twitter attacca gli avversari: "Non hanno altri argomenti e dunque ci provano con il voto utile. Ma con quattro schieramenti in campo l'unico #VotoUtile consiste nel mandare persone competenti in Parlamento". Poi l'ex premier torna a chiedere un confronto tra tutti i leader degli schieramenti. (LO SPECIALE DI SKY TG24: VERSO IL VOTO - TUTTI I VIDEO - CASA ITALIA: LE INTERVISTE AI LEADER POLITICI - NUMERI-LA SFIDA AL VOTO - TROVA IL TUO PARTITO: IL QUIZ DI SKY TG24 - TROVA IL TUO COLLEGIO - LE NEWS LIVE).

"Tanta ipocrisia da Salvini, Meloni e Conte"

Poi, nella sua e-news, attacca: "Questa campagna elettorale vede i nostri avversari vivere di ipocrisia. Meloni e Salvini hanno fatto fuori Draghi e chiedono oggi a Draghi di risolvere lui i problemi, perché loro sanno di non essere capaci" . "Conte è incredibile - aggiunge il leader di Iv - Vi ho mostrato la settimana scorsa il video incredibile sul voto clientelare per il reddito di cittadinanza. Qui c'è un altro video, in cui ripete che i cittadini grazie a lui possono gratuitamente rifare casa e poco importa se questo costa decine di miliardi ai nostri figli e permette truffe milionarie. E ieri Conte è riuscito a dire di essere orgoglioso per le vittorie ucraine, dopo aver proposto da tempo di non armare Kiev. Mai vista tanta ipocrisia tutta insieme. Della campagna elettorale di Letta e Di Maio meglio non parlare proprio".

“In un Paese civile necessario un confronto a 4"

"In un Paese civile è necessario un confronto a quattro e non solo Letta e Meloni, ma perché non lo fanno? Perché la Meloni ama alla follia che sia Enrico Letta a essere l'unico interlocutore, perché Enrico Letta è il migliore amico di Giorgia Meloni. Le sta facendo la campagna elettorale tutti i giorni”, ha detto Matteo Renzi a Telelombardia, commentando il faccia faccia Letta-Meloni previsto per oggi. "Insomma: Letta e Meloni si vogliono bene e il buon Calenda ha deciso di fare una contro diretta: si collegherà per rispondere alle domande che non gli vogliono fare. Però la verità è che ci sono quattro schieramenti: c'è il Movimento 5 Stelle, c'è la lista nostra con Calenda e Italia sul serio, c'è la Destra con Salvini e Meloni e c'è la Sinistra con Di Maio e Letta. Se volete votare Letta, votate Di Maio; se volete votare Salvini, votate Meloni; ma se invece volete votare persone serie ci siamo noi.

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“Chi scelgo tra Letta e Meloni? Draghi”

“Chi scelgo tra Enrico Letta e Giorgia Meloni? Scelgo Mario Draghi”, ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a Como. L'ex presidente del Consiglio ha ribadito come il voto ad Italia Viva ed Azione sia il vero voto utile. "Noi siamo con Draghi, anche adesso, quando si tratta di far fronte alle tante, gravi emergenze. Non stiamo con i Cinquestelle, con chi ha messo in atto il vergognoso blocco al Decreto aiuti, senza il quale salta il banco per imprese e famiglie. Noi continuiamo a servire il Paese a differenza di chi ha mandato a casa Draghi e che ora gli chiede di risolvere i problemi".

“Ministero frontalieri? Parliamo di cose serie”

"Parliamo di cose serie. Salvini è l'86esimo ministero che promette. C'è un numero massimo di membri del governo da nominare per legge”, ha aggiunto ancora. "La legge morale poi impone a un politico di fare proposte praticabili, ma Salvini ha detto tutto e il contrario di tutto, dal reddito di cittadinanza al Jobs act. Sui temi dei frontalieri servono soluzioni concrete e precise, i problemi si risolvono in modo bipartisan".

“Nessun dubbio sullo ius scholae”

"Voglio che le università italiane siano le più attrattive al mondo, torniamo ad accogliere talenti da tutti i Paesi”, ha poi detto il leader di Italia Viva a Lecco. "In Italia c'è una cultura dell'invidia, per cui se hai talento dicono 'mah chissà che c'è sotto', in America dicono 'wow che bravo'. Il nostro Paese deve essere un luogo di attrazione per talenti e studenti ed è chiaro che chi studia in Italia è italiano. Non c'è dubbio sullo ius scholae".

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