
Nel pomeriggio si esaminerà l'ammontare dei fondi per arginare il caro energia. Sarebbe stato individuato un extragettito fiscale. Ma solo dopo che il Parlamento avrà autorizzato l'uso delle maggiori entrate per gli aiuti (con ogni probabilità la prossima settimana), potrà essere varato il decreto

Il governo lavora al nuovo decreto aiuti. Si va verso una riunione del Cdm alle 15 di oggi 8 settembre “per decidere le risorse” ed esaminare l'ammontare dei fondi, come hanno spiegato fonti di Palazzo Chigi. Occorrerà poi il via libera da parte del Parlamento e, solo successivamente, si terrà un nuovo Consiglio dei ministri “per il varo del decreto". Ma quali sono le cifre e i temi principali sul tavolo?
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Per ora la dote possibile resta fissata a 10 miliardi ma con il nuovo "tesoretto fiscale" dovrebbe salire fino a 13. Nessuno scostamento in deficit, precisano fonti di Palazzo Chigi: la revisione dei saldi di finanza pubblica si fa con le risorse esistenti. Intanto, è caos al Senato sul dl aiuti bis: la maggioranza - con i partiti in piena campagna elettorale - non trova l'intesa sugli emendamenti e la seduta dell'Aula slitta alla prossima settimana. Un atteggiamento che irrita i piani alti del governo: "Così si rischia di bloccare gli aiuti a famiglie e imprese"
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Al centro del provvedimento - assicurano varie fonti di governo - c'è la salvaguardia del tessuto produttivo, con la proroga per l'ultimo trimestre dei crediti di imposta, misura che potrebbe assorbire buona parte dei fondi disponibili. Poi, si lavora anche su una possibile rateizzazione delle bollette

Oltre alla proroga dei crediti d'imposta per l'ultimo trimestre ci sono diverse ipotesi al vaglio: un intervento diretto alle pmi in crisi di liquidità; quote di energia a buon mercato (provenienti dalle rinnovabili) riservati a settori industriali cruciali; rateizzazione delle bollette e rafforzamento del bonus sociale per le famiglie a basso reddito. Sembra in salita la Cig scontata per i settori più in difficoltà

La cassa integrazione 'scontata', ovvero una Cig a costi più contenuti del normale per due mesi per i settori più esposti al caro energia, non dovrebbe quindi trovare spazio "anche se questo non significa - spiegano alcune fonti - che l'idea sia definitivamente tramontata". Per realizzarla, si dovrà comunque attendere fine settembre, "una volta certificate tutte le entrate"

Si lavora, poi, all'attuazione della misura - inserita nel dl bollette di marzo - che prevede che il Gse acquisti il gas per poi poterlo rivendere alle imprese energivore ad un prezzo 'calmierato' con contratti di lungo periodo. Si potrebbe rivedere la norma sugli extraprofitti, delimitando con più precisione, ad esempio, le operazioni straordinarie e infragruppo coinvolte. Obiettivo: rendere la tassa meglio esigibile e meno soggetta a ricorsi. In ambienti politici c'è anche chi ipotizza un aumento della percentuale tassata fino al 50%, ma i tecnici frenano

Su un binario parallelo viaggia il decreto aiuti bis al Senato, dove la maggioranza, alle prese con gli emendamenti, non riesce a sciogliere i nodi del superbonus, dello smart working e del docente esperto. Saltata l'ipotesi del ritiro degli emendamenti per scongiurare la decadenza del provvedimento (vi si oppongono M5s e Ac), si proverà a concedere ai gruppi una o due proposte di modifica ciascuno