Il leader del Pd lancia quello che definisce un "allarme per la democrazia italiana" sottolineando come manchino 17 giorni per cambiare la storia del Paese ed evitare che diventi realtà. Il Rosatellum? "Può dare scenario da incubo" aggiunge, scatenando la reazione di Giorgia Meloni. "Non a caso è una legge elettorale scritta dal Pd". Che poi dice: "Bicamerale? Può essere soluzione". Ancora il segretario dem: "Con il 43% dei voti la destra potrebbe arrivare al 70% dei seggi". Conte: su Trump infagato
Renzi: "Grazie Letta, tue proposte sono assist a noi"
"Abbiamo 19 giorni per essere la sorpresa delle elezioni. E abbiamo Letta che ci fa una regalo al giorno, vuole aumentare le tasse, abbraccia Di Maio, vuole abolire la ricchezza, il jobs act. Letta non va attaccato ma va ringraziato, perché sta facendo una campagna elettorale che nessun comunicatore avrebbe potuto pensare così efficace, facendoci assist ogni giorno". Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, a Radio Leopolda.
Salvini: "Il Pnnr è da aggiornare"
"Il Pnnr è da aggiornare. Alcune cose vanno attuate subito, come i 300 milioni per piantare 6 milioni di alberi nelle aree metropolitane, quello non ha subito aumenti di materie prime. Ma se la scuola ieri costava 10 e oggi costa 30 non posso fare finta di niente, per serietà devi riaggiornare i conti". Lo ha detto Matteo Salvini a radio Capital.
Gelmini: "Nessuno avrà i numeri per governare"
Mariastella Gelmini è certa. "Se né la destra né la sinistra avranno i numeri per governare da soli, si aprirà la strada per chiedere un nuovo impegno al premier uscente". L'esponente di Azione, intervistata dal Messaggero, afferma: "Noi siamo disponibili a qualsiasi alleanza che presupponga che a Palazzo Chigi ci sia Mario Draghi". Tra Fratelli d'Italia e Partito democratico come possibili alleati non esprime preferenze. "Meglio un governo di pacificazione che metta insieme le forze responsabili di questo Paese e assicuri la piena attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza", dice. Al forum di Cernobbio il leader di Azione è stato il più applaudito. "Il successo di Carlo Calenda deriva a mio avviso da due fattori - analizza Gelmini -: dalla serietà delle nostre proposte, che guardano al mondo della produzione e del lavoro, e dalla difesa del governo Draghi". Ma "non ci accontentiamo del consenso di quella platea". Per le famiglie, annuncia, "proponiamo una mensilità in più totalmente defiscalizzata". Renzi e Calenda in passato si sono più volte scontrati. "I caratteri forti non sono un problema - assicura Gelmini -. Appena finita questa campagna elettorale, metteremo mano alla costruzione di una nuova casa politica".
Salvini: "Con Meloni al governo niente liti, abbiamo 5 anni di lavoro da fare"
Divisioni con la Meloni al governo? "No, assolutamente, abbiamo 5 anni impegnativi. Poi abbiamo origini e culture diverse ma è un impegno, non vedo l'ora arrivi il 25 settembre in cui per 5 anni saremo giudicati dal nostro lavoro". Lo ha detto Matteo Salvini a radio Capital.
Renzi: "Il Jobs act ha creato posti di lavoro"
Difende a spada tratta il Jobs act dagli attacchi del Partito democratico il leader di Italia viva Matteo Renzi che, quando era presidente del Consiglio e segretario dem, fece approvare la riforma del lavoro. "Il Jobs Act ha creato oltre un milione di posti di lavoro, di cui 700mila a tempo indeterminato - scrive Renzi in un intervento sul Qn -. Rinnegarlo significa rinnegare la cultura del lavoro che ha da sempre caratterizzato l'identità riformista del partito democratico". "L'aspetto incredibile di tutto questo - prosegue nella sua accusa - è che chi aveva fatto il Jobs Act era stato il Pd stesso". Il Pd, sostiene Renzi, "sta smentendo se stesso in un rovesciamento delle parti surreale". "Disconoscere il Jobs act", secondo l'ex premier, significa sconfessare "il Pd stesso". "Se cancellano con un colpo di spugna il riformismo che investe sul lavoro, abbracciando la cultura del reddito di cittadinanza - dichiara l'esponente del Terzo polo -, diventano semplicemente una copia del M5s". E ricorda che "all'epoca del governo gialloverde, quando fu portato in aula il reddito di cittadinanza, il Pd fece ostruzionismo". "Se però questa è la strada intrapresa da Enrico Letta, a questo punto possono anche decidere - conclude Renzi - di cambiare nome e passare da democratici a grillini".
Tajani: "Un ministero per gli italiani all'estero"
Dice di volersi occupare anche degli italiani che vivono all' estero, il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani. "Vogliamo dare vita a un ministero per gli Italiani all'estero, dedicato ai nostri connazionali che hanno lasciato il Paese", spiega al Messaggero. Il programma degli azzurri "prevede anche agevolazioni per chi dovesse decidere di rientrare", "il riacquisto della cittadinanza eventualmente persa, e facilitazioni sull'Imu". L'ex presidente del Parlamento europeo ribadisce di non ambire a fare il ministro degli Esteri. "Non sono candidato a niente, se non al mio seggio con FI. Non aspiro a cariche". Ma dopo il 25 settembre, precisa, sarà ancora vicepresidente del Partito popolare europeo. Tajani assicura che il Ppe non teme lo sbilanciamento a destra di un eventuale governo con Giorgia Meloni e Matteo Salvini. "In Spagna il socialista Pedro Sanchez governa con Podemos, che è ben più estremista di Lega e FdI", fa notare. Per FI "le sanzioni sono giuste e devono rimanere". Ma per uscire da questa situazione, secondo Tajani, serve "un nuovo Recovery fund europeo per la politica energetica". "È ora di una nuova solidarietà europea", rimarca. Sul Pnrr "niente stravolgimenti - assicura -, ma se la nostra casa crolla, dobbiamo rimettere insieme le macerie, prima di poter costruire altro". Matteo Renzi si dice certo che alla fine il Terzo polo supererà Forza Italia. "Renzi è un illusionista", replica Tajani. "Quello al Terzo polo è un voto inutile: non avranno alcuno spazio, con la prossima maggioranza di centrodestra. E non saranno neanche alla guida all'opposizione".
Letta, oggi discorso a candidati. Pd, ce la giochiamo
"Stamani alle 9.00 farò un discorso a tutti i nostri candidati", annuncia il segretario del Pd Enrico Letta su Twitter. Dal Nazareno spiegano che si trattera' di un discorso per suonare la carica ai seicento candidati sostenuti dal Partito Democratico: "Ce la possiamo giocare, territorio per territorio", aggiungono dal Pd.
Energia, Salvini: "Governo sblocchi 30 mld per fermare aumenti"
"Andiamo avanti con le sanzioni alla Russia ma l'Europa intervenga proteggendo operai, imprese e artigiani. L'Italia non può stare ferma, il governo deve mettere subito sul tavolo almeno 30 mld per limitare gli aumenti delle bollette". Lo ha detto a Radio Capital Matteo Salvini, segretario della Lega, ribadendo la necessità di approvare uno scostamento di bilancio. "Preferisco 30 mld a debito che non metterne 100 per pagare un milione di cassaintegrati tra un mese", ha aggiunto sottolineando il suo stupore: "La Lega - ha affermato - su questo punto è sola".
Elezioni 2022, il programma dei partiti sul Reddito di cittadinanza
Il tema è uno de più dibattuti in questa campagna elettorale. C’è chi, come il centrodestra, lo vuole sostituire. Altri, invece, come Pd e Terzo Polo, sono per una grande revisione. Mentre il M5s, che del provvedimento ha fatto il suo cavallo di battaglia, pensa a un rafforzamento della misura. (IL PROGRAMMA)
Tremonti: "Il Pnrr va rivisto in alcune parti"
"Il Pnrr e' stato scritto in un'altra epoca. Non prevedeva l'inflazione, che adesso c'è e prevedeva un sistema di investimenti sulla base di priorità che adesso non sono più le stesse. E' ovvio che in alcune parti debba essere rivisto. Mi permetto di far notare che il Pnrr è finanziato per via degli eurobond che avevo proposto nel 2003". Lo dice l'ex ministro Giulio Tremonti, candidato con FdI alle elezioni del 25 settembre, in un'intervista al 'Corriere della Sera'.
Di Maio: "Lo Stato deve pagare l'80% della bolletta"
"Proponiamo che lo Stato paghi l'80% delle bollette delle famiglie del ceto medio e in povertà e quelle di tutte le imprese, dal piccolo bar alla grande azienda, fino alla fine dell'anno. Abbiamo quantificato che per la parte delle imprese servono 13,5 miliardi e li possiamo ottenere dalle maggiori risorse che lo Stato incassa, ad esempio, da Iva e accise derivanti dall'inflazione". Lo dice il ministro Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico, in un'intervista al Quotidiano Nazionale.
Dal Pnrr alle pensioni e al caro bollette: i temi di cui dovrà occuparsi il nuovo governo
L’esecutivo che entrerà in carica dopo le elezioni del 25 settembre avrà un’agenda serrata nei prossimi mesi per una serie di scadenze e per affrontare necessità urgenti del Paese. Dalla questione energetica all’aumento dell’inflazione, dalla lotta al Covid alla questione Pnrr. Ecco i tavoli su cui dovrà lavorare il prossimo governo. L'APPROFONDIMENTO
“Numeri - La sfida del voto”, le sanzioni alla Russia stanno funzionando? VIDEO
I problemi con le forniture di gas all'Europa attraverso il Nord Stream continueranno fino alla revoca delle sanzioni alla Russia, che impediscono la manutenzione dei macchinari del gasdotto. Così oggi il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha risposto a chi gli chiedeva se la questione dello stop dipenda completamente dalle sanzioni e se le forniture riprenderanno solo se queste saranno rimosse o attenuate: "Certamente - ha replicato -, sono proprio le sanzioni che impediscono la manutenzione delle unità". E sono proprio le sanzioni, il loro effetto sull’economia russa e l’opinione degli italiani sulle misure i temi principali al centro della sesta puntata di “Numeri – La sfida del voto”, nuovo format di Sky TG24 dedicato alle imminenti elezioni politiche, in onda dal lunedì al venerdì dalle 18.30 alle 19:00. (LEGGI L'ARTICOLO)
Salvini a Sky TG24: “Bollette triplicate, serve scudo Ue. Sanzioni non stanno funzionando”
“La Lega ha sempre appoggiato tutti gli interventi a favore dell’Ucraina, comprese le sanzioni“, ma “chiedo che non siano milioni di italiani a pagarne il prezzo: l’Europa deve sostenere lavoratori, pensionati e imprese”. Così Matteo Salvini è intervenuto a Casa Italia, il programma di Sky TG24 condotto da Fabio Vitale e dedicato all’imminente voto per il rinnovo del Parlamento, previsto il 25 settembre. In studio anche i giornalisti Agnese Pini e Ferruccio De Bortoli. Tanti i temi trattati durante l’intervista, dalla posizione internazionale dell’Italia che “non cambierà se noi vinceremo le elezioni”, alle sanzioni alla Russia che “finora non hanno funzionato, i sanzionati guadagnano di più mentre i sanzionatori ci perdono”, fino al caro bollette per cui “vorrei mettere 30 miliardi di euro a debito subito”. (LEGGI L'ARTICOLO)
TROVAPARTITO: FAI IL QUIZ
Rispondi alle domande del quiz per scoprire tra i partiti la proposta più vicina alle tue idee in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. PER CHI VOTARE