
Elezioni 2022, il programma dei partiti sul Reddito di cittadinanza
Il tema è uno de più dibattuti in questa campagna elettorale. C’è chi, come il centrodestra, lo vuole sostituire. Altri, invece, come Pd e Terzo Polo, sono per una grande revisione. Mentre il M5s, che del provvedimento ha fatto il suo cavallo di battaglia, pensa a un rafforzamento della misura

Il tema del Reddito di cittadinanza è uno dei più dibattuti in questa campagna elettorale. C’è chi, come il centrodestra, lo vuole sostituire. Altri, invece, come Pd e Terzo Polo, sono per una grande revisione. Mentre il M5s, che del provvedimento ha fatto il suo cavallo di battaglia, pensa a un rafforzamento. Ecco quali sono le posizioni dei diversi schieramenti sulla misura che, nel 2021, è costata allo Stato 8,8 miliardi di euro
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Nel centrodestra, nel programma condiviso della coalizione, per il Rdc si parla di “sostituzione”, anche se le posizioni dei partiti su alcuni punti poi differiscono. La Lega vuole mantenere il Reddito per chi non può lavorare, assegnando invece a coloro che possono lavorare un ammortizzatore sociale e dei corsi di formazione. Forza Italia invece si concentra sul ridurre la platea per destinare 4 miliardi di euro alle pensioni. Giorgia Meloni parla di “abolizione” e intanto propone uno strumento a tutela di over60, disabili e famiglie
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Il Partito Democratico propone invece di aumentare gli importi alle famiglie numerose, eliminare i disincentivi al lavoro e ridurre il requisito minimo di 10 anni di residenza in Italia. Propone poi di migliorare la situazione salariale dei lavoratori con un altro meccanismo: l’integrazione pubblica alla retribuzione (in-work benefit) in favore dei lavoratori e delle lavoratrici a basso reddito, come proposto dalla Commissione sul lavoro povero
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Nel programma del Terzo Polo si chiede lo stop al sussidio dopo un primo rifiuto di un’offerta congrua, un limite di due anni per trovare lavoro a cui segue la riduzione di un terzo e la presa in carico dai servizi sociali comunali. Un’altra richiesta è che le agenzie private possano accedere ai dati dei Centri per l’impiego e li affianchino nella ricerca di lavoro e di usare Its e scuole di formazione per riqualificare i percettori
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E il M5s, che proprio del Rdc aveva fatto il suo più grande cavallo di battaglia? Ora parla di “rafforzamento” della misura, specificando che intende puntare su “misure per rendere più efficiente il sistema delle politiche attive. Monitoraggio delle misure antifrode”. Giuseppe Conte intanto attacca: “Vogliono toglierlo. È una vergogna. Continueremo a lavorare per migliorarlo perché è una riforma complessa. Ma, secondo l’Istat, con questa misura abbiamo salvato dalla povertà un milione di cittadini”

E ancora, dice Conte: "Abolire oggi un sistema di protezione sociale, rispetto a questa emergenza sociale e economica è una follia. Modificarlo? Non andiamo a rincorrere episodi di frode, ci sono è ovvio, come per l'invalidità. Ma è una riforma necessaria ancor più in queste situazioni. Per due terzi sono minori, persone con disabilità, pensionati, inabili al lavoro. Un terzo solo sono gli occupabili"