
Dal Pnrr alle pensioni e al caro bollette: i temi di cui dovrà occuparsi il nuovo governo
L’esecutivo che entrerà in carica dopo le elezioni del 25 settembre avrà un’agenda serrata nei prossimi mesi per una serie di scadenze e per affrontare necessità urgenti del Paese. Dalla questione energetica all’aumento dell’inflazione, dalla lotta al Covid alla questione Pnrr. Ecco i tavoli su cui dovrà lavorare il prossimo governo

Le elezioni politiche del 25 settembre daranno all’Italia un Parlamento ridisegnato e di conseguenza presidente del Consiglio e governo nuovi. I tempi tecnici per l’iter post-voto allungheranno ancora il momento in cui l’esecutivo entrante sarà effettivamente nei pieni poteri. E l’agenda di scadenze e tavoli urgenti, nei prossimi mesi, è già molto fitta. Dalla riforma pensioni al tema energetico, dal Pnrr alla lotta al Covid: ecco i tavoli su cui dovrà lavorare il prossimo governo
GUARDA IL VIDEO: Le decisioni che attendono il prossimo governoPNRR - A breve ci sono le prossime scadenze legate al Pnrr con l’Italia che deve raggiungere gli obiettivi della seconda tranche dei fondi europei, in modo da poter ricevere la terza. Alcuni partiti hanno lanciato l’ipotesi di ridiscutere in parte gli accordi del piano. Inoltre, entro il 31 dicembre, il Parlamento deve approvare la legge di Bilancio. Il nuovo governo traccerà la strada, anche da un punto di vista finanziario, scegliendo se ricorrere a uno scostamento di bilancio o meno
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LA NADEF - La Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza lasciato da Draghi e Franco dovrà essere integrato dal suo successore. Uno dei primi compiti del nuovo esecutivo sarà indicare obiettivi programmatici essenziali per la prossima legge di Bilancio. La crescita del Pil per il 2023 sarà quasi sicuramente inferiore alle attese, riducendo le risorse a disposizione per le misure proposte in campagna elettorale (dalla flat tax al reddito di cittadinanza)
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CARO BOLLETTE - Il decreto Aiuti ter sarà uno dei lasciti del governo uscente. Ma il provvedimento di sostegno a famiglie e imprese per contenere gli effetti degli aumenti energetici potrebbe non bastare. E alle porte dell’inverno, chi sarà a Palazzo Chigi dovrà probabilmente intervenire di nuovo. Tra le proposte in materia, c’è quella di Giorgia Meloni, che confermerebbe i meccanismi attuali con la tassazione degli extraprofitti. A questo aggiungerebbe le “utenze di sussistenza”, un livello minimo garantito di energia elettrica e gas ai soggetti più in difficoltà
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INDIPENDENZA ENERGETICA - In attesa della decisione a livello europeo sul “price cap”, i partiti sono divisi su come affrontare la crisi energetica. Il centrodestra è compatto sul chiedere un tetto Ue al prezzo del gas ma contrario a una misura simile a livello nazionale. Il Pd spinge per una maggiore indipendenza energetica, con la creazione di nuovi impianti (possibilmente di fonti rinnovabili). Il Movimento 5 Stelle ribadisce l’opposizione a trivellazioni e inceneritori. L’opzione del nucleare pulito, molto cara a Salvini, non viene esclusa neanche da Letta
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PENSIONI - A fine anno terminerà l’esperienza di Quota 102 e senza una misura in materia nel 2023 tornerebbe in vigore la legge Fornero. Tutti i partiti hanno visioni molto diverse su come superare lo scoglio. La Lega (ma anche sindacati e SI-Verdi) propongono Quota 41. FdI è orientata a una flessibilità in uscita con ricambio generazionale. Pd e Terzo polo vorrebbero uno schema con possibilità di pensione a 63 anni di ma vincolata al metodo contributivo

COVID - Da questo mese arriveranno i nuovi vaccini “aggiornati” per contrastare le ultime varianti del coronavirus. Nelle prossime settimane quindi la campagna vaccinale sarà intensificata. Sul tema della lotta al Covid, il centrodestra è orientato a una strategia di maggiore permissività, togliendo ulteriori obblighi e regole. Centrosinistra e Terzo polo invece vorrebbero proseguire con la linea della cautela, sulla traccia del governo uscente

LE RISORSE FINANZIARIE - La copertura economica di queste misure sarà uno dei temi fondamentali. Perché se l’esecutivo Draghi ha più volte ribadito la sua contrarietà a nuovi scostamenti di bilancio, bisognerà capire come si comporterà il governo entrante. Le varie forze politiche si sono espresse in modi diversi in materia