Salvini a Sky TG24: “Bollette triplicate, serve scudo Ue. Sanzioni non stanno funzionando”

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Il leader della Lega, ospite di Casa Italia, ha garantito che in caso di vittoria del centrodestra “la posizione internazionale dell’Italia non cambierà”. Sul caro energia ha proposto di “mettere 30 miliardi di euro a debito subito” per sostenere cittadini e imprese

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“La Lega ha sempre appoggiato tutti gli interventi a favore dell’Ucraina, comprese le sanzioni“, ma “chiedo che non siano milioni di italiani a pagarne il prezzo: l’Europa deve sostenere lavoratori, pensionati e imprese”. Così Matteo Salvini è intervenuto a Casa Italia, il programma condotto da Fabio Vitale  e dedicato all’imminente voto per il rinnovo del Parlamento, previsto il 25 settembre. In studio anche i giornalisti Agnese Pini e Ferruccio De Bortoli. (LO SPECIALE DI SKY TG24: VERSO IL VOTO - TUTTE LE NEWS SULLE ELEZIONI IN DIRETTA - TUTTI I VIDEO). Tanti i temi trattati durante l’intervista, dalla posizione internazionale dell’Italia che “non cambierà se noi vinceremo le elezioni”, alle sanzioni alla Russia che “finora non hanno funzionato, i sanzionati guadagnano di più mentre i sanzionatori ci perdono”, fino al caro bollette per cui “vorrei mettere 30 miliardi di euro a debito subito” (IDEE PER L'ITALIA, LE RISPOSTE DI SALVINI).

Salvini: "Sempre appoggiate sanzioni"

“La Lega ha sempre appoggiato ogni intervento a favore dell’Ucraina, comprese le sanzioni”, ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini. “Sono passati sei mesi dall’inizio della guerra e delle sanzioni che dovevano fermare Putin e la Russia, lascio giudicare l’utilità di questo strumento. Andiamo avanti con le sanzioni, ma l’Europa deve proteggere lavoratori, pensionati e imprese che stanno pagando gli aumenti di luce e gas. Le bollette sono triplicate, serve uno scudo europeo. Continuare a sostenere tutte le iniziative per fermare la guerra, ma non ci devono andare di mezzo gli italiani”. Salvini ha aggiunto che "la Cisl parla di rischio di 1 milione di disoccupati. Se non arrivano soldi freschi i nostri comuni non avranno risorse per far stare al caldo gli anziani nelle case di riposo".

“Se vinciamo noi, posizione internazionale Italia non cambia”

“Se noi vinciamo le elezioni non cambia la posizione internazionale dell’Italia, la Nato rimane uno scudo di cui faremo parte”, ha specificato Salvini. “Io sono stato in varie città, dove persone che vogliono lavorare e creare lavoro hanno bollette della luce triplicate. O interviene il governo italiano subito, come fatto da quelli francese e tedesco, o interviene l’Europa con uno scudo come fatto per il Covid”. “Chiedo che non siano milioni di italiani a pagare il prezzo delle sanzioni”, ha aggiunto ancora Salvini, interrogato a riguardo. “Mi sembra palese che le sanzioni finora non stiano funzionando” per fermare la guerra.

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“Sulle bollette vorrei 30 miliardi a debito subito”

Sulle differenze di vedute con Giorgia Meloni, “ripeto ancora che non cambieremo alleanze e resteremo allineati alle decisioni internazionali. I primi sei mesi di sanzioni non hanno fatto male al sanzionato, ma a noi: gli italiani non devono rimetterci. Sull’intervento immediato non sono d’accordo con la prudenza di Draghi e Meloni: di fronte a un milione di posti di lavoro a rischio, io preferisco da buon padre di famiglia o da presidente del consiglio il 26 settembre, se gli italiani vorranno e il Mattarella dovesse dare l'incarico al sottoscritto, mettere 30 miliardi contanti a debito adesso,  piuttosto che perdere tre mesi, un milione di posti di lavoro e mettere 100 miliardi per pagare disoccupati e cassintegrati. La felicità delle persone viene prima degli equilibri di bilancio”.

“Reddito di cittadinanza solo per chi non può lavorare”

Sulle possibili divisione nella colazione “la forza del centrodestra è che c’è un programma comune”, ha risposto Salvini. “Sul reddito di cittadinanza c’è l’impegno a lasciarlo come assistenza doverosa a chi non può lavorare, mentre chi lo prende rifiutando offerte di lavoro lo perde. Poi” nella coalizione “ci sono sfumature diverse”. Ad esempio “Nordio ha proposto di reintrodurre l’immunità parlamentare, secondo me le priorità sulla riforma della giustizia sono altre”. Però “sui cardini, come taglio delle tasse e lavoro”, l’accordo c’è. E sulla proposta di riforma costituzionale, ha aggiunto: “L'Italia è un Paese straordinario, unito, lungo, con identità bellissime da valorizzare. Una repubblica presidenziale accompagnata da una repubblica federale porterebbero l'Italia nel futuro, nel merito, nell'efficienza, nella competizione in positivo”. Infine, sull'idea di modificare il Pnrr: "Va aggiornato, i progetti che prima costavano 10 ora costano 20. Non occorre un genio per capire che qualcosa va modificato".

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“Prossimi mesi saranno complicati”

“Saranno un ottobre, un novembre e un dicembre complicati”, ha ammesso Salvini. “Io se fossi Draghi bloccherei ora l’invio delle cartelle esattoriali. Con la situazione attuale, far arrivare entro il 31 dicembre 50 milioni di cartelle non aiuta il Paese. Io vorrei affrontare le emergenze, poi ci divideremo” sugli altri temi. “L’emergenza oggi è bloccare le bollette di luce e gas, tutta l’Europa lo sta facendo e manchiamo soltanto noi”. Sul ministero a Milano, “è qualcosa che chiedono le aziende, università, imprese. Milano e la Lombardia sono la capitale dell’innovazione. Portare la rappresentanza lì non significa portare via niente a nessuno, ma costruire qualcosa di nuovo e bello che dia voce alle startup e al meglio che a Milano ha sede”. 

“Fesseria video contro rom, non si risolve così”

"Ha sbagliato, ha fatto una fesseria, perché i problemi si risolvono con le ordinanze, le leggi, le forze dell'ordine. Il problema dei campi rom non lo risolvi con un video e prendendotela con una persona”, ha aggiunto Salvini sul video del consigliere di quartiere del suo partito a Firenze. "Se lo poteva risparmiare. Io da ministro Interni campi rom li sgombravo facendo rispettare la legge”. All’invito di Ferruccio De Bortoli che lo sollecitava a essere più severo, ha replicato: “Come mi auguro sia severo Letta con i candidati antisemiti di cui ha riempito le liste del Pd".

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