
Elezioni 2022, come funziona il voto degli italiani all'estero: cosa c’è da sapere
Anche i cittadini italiani iscritti all’Aire e nelle liste elettorali possono votare per le Politiche per i candidati della circoscrizione Estero, che è suddivisa in quattro ripartizioni: ricevono in automatico per posta al proprio indirizzo di residenza il plico elettorale con la scheda di voto e possono esprimere la propria preferenza entro il 22 settembre. In alcuni casi, possono votare fuori dal nostro Paese anche alcune categorie che si trovano all’estero temporaneamente

Anche i cittadini italiani che sono residenti all’estero possono votare per le elezioni politiche del prossimo 25 settembre. A prevederlo è l’articolo 48 della Costituzione, che istituisce una circoscrizione Estero e stabilisce quali sono i requisiti e le modalità per l’esercizio del diritto di voto dei nostri connazionali fuori dall’Italia
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Gli italiani iscritti all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero) che potranno votare fuori dall’Italia per i candidati della circoscrizione Estero attraverso una procedura speciale sono circa 5 milioni e mezzo. In alcuni casi, possono votare fuori dal nostro Paese anche alcune categorie che si trovano all’estero temporaneamente
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Come spiega il sito del governo, “gli elettori italiani che si trovino temporaneamente all'estero per motivi di lavoro, studio o cure mediche per un periodo di almeno 3 mesi nel quale ricade la data delle prossime elezioni politiche del 25 settembre possono votare per corrispondenza nella circoscrizione Estero”. C’è una condizione: entro il 24 agosto dovevano inviare al comune di iscrizione nelle liste elettorali una comunicazione in cui dichiaravano di scegliere questa opzione
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I cittadini italiani residenti all’estero, iscritti nelle specifiche liste elettorali, possono votare per corrispondenza: ricevono in automatico per posta al proprio indirizzo di residenza il plico elettorale con la scheda di voto e possono esprimere la propria preferenza entro il 22 settembre. Se dell’ultima consultazione elettorale si è cambiata residenza, bisogna comunicarlo al proprio Consolato di riferimento
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Se entro l’11 settembre il plico non è ancora arrivato, si può chiedere il duplicato all’ufficio consolare di riferimento. Il plico con la scheda votata deve arrivare al Consolato del Paese di residenza entro le 16 locali del 22 settembre. Poi le schede vengono inviate in Italia. Lo spoglio delle schede provenienti dalle circoscrizioni Estero sarà a Castelnuovo di Porto (Roma), nel Centro Polifunzionale della Protezione Civile
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Quella per corrispondenza è la modalità ordinaria di voto, ma il cittadino italiano residente all’estero può anche optare per votare in Italia, presso le sezioni elettorali del comune nelle cui liste elettorali è iscritto, per i candidati che si presentano nelle circoscrizioni e regioni del territorio nazionale: in questo caso, però, doveva fare richiesta entro il decimo giorno successivo alla indizione delle votazioni (quindi entro lo scorso 31 luglio)
Elezioni, 5 milioni di “fuorisede”: le agevolazioni e gli sconti previsti per il votoLa riforma per la riduzione del numero dei parlamentari incide anche sui cittadini italiani all’estero: il numero dei membri del Parlamento è stato diminuito da 630 a 400 seggi alla Camera e da 315 a 200 seggi al Senato, così la rappresentanza degli italiani all’estero è stata ridotta da 12 a 8 alla Camera e da 6 a 4 al Senato

Come detto, hanno diritto di voto i cittadini iscritti all’Aire e nelle liste elettorali. Possono votare per i candidati della circoscrizione Estero, che è suddivisa in quattro ripartizioni: Europa, compresi i territori asiatici della federazione russa e della Turchia; America meridionale; America settentrionale e centrale; Africa, Asia, Oceania e Antartide

Non possono votare per corrispondenza gli elettori italiani residenti in Stati con i quali il governo italiano non ha potuto concludere accordi per garantire che il diritto di voto si svolga in condizioni di eguaglianza, di libertà e di segretezza, oppure in Stati la cui situazione politica o sociale non garantisce, anche temporaneamente, l’esercizio del diritto di voto secondo tali condizioni. In questi casi, vengono adottate le misure organizzative per dare la possibilità ai cittadini italiani residenti in tali Stati di votare in Italia
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È prevista l’attribuzione di almeno un seggio a ogni ripartizione elettorale sia per la Camera sia per il Senato. I seggi rimanenti vengono attribuiti in base al numero degli iscritti Aire (4 alla Camera e 1 al Senato per l’Europa, 2 alla Camera e 1 al Senato per l’America meridionale, 4 alla Camera e 1 al Senato per l’America settentrionale e centrale, 1 alla Camera e 1 al Senato per Africa, Asia, Oceania e Antartide) e sono assegnati alle liste con il sistema proporzionale con voto di preferenza su base circoscrizionale