
Elezioni, le scadenze per il nuovo governo: dalla manovra al Pnrr
Nadef, Draft Budgetary Plan ma anche 55 nuovi interventi del Pnrr e la questione della delega fiscale. Ecco tutti gli appuntamenti autunnali su cui si dovrà adoperare il nuovo governo che sarà eletto il 25 settembre prossimo

Flat tax, pace fiscale, pensioni e ancora scuola e dote ai diciottenni. I programmi dei partiti si stanno delineando su alcuni punti cardine, ma il nuovo governo, eletto il 25 settembre prossimo, non avrà troppo tempo per metterli in pratica
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Secondo l’agenda, infatti, gli appuntamenti autunnali saranno piuttosto ravvicinati. Anche se sarà l'attuale esecutivo a mettere a punto la Nadef, seppur in maniera parziale, spetterà al prossimo redigere quanto più velocemente possibile la manovra, delineando i nuovi obiettivi di finanza pubblica
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Non dovrà arrestarsi, inoltre, il lavoro sul Pnrr, pena la perdita della terza tranche di fondi Ue composta da 21,8 miliardi

La Nota di aggiornamento al Def (Nadef), che racchiude le previsioni macroeconomiche definendo gli spazi per la manovra, dovrà essere presentata alle Camere entro il 27 settembre

Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, ha spiegato che sarà questo governo a presentare il documento, ma solo con il quadro tendenziale a legislazione vigente, cioè senza le previsioni programmatiche di crescita, di deficit e di debito per il prossimo anno

Il nuovo governo dovrà, invece, fissare le asticelle nel momento in cui presenterà la legge di bilancio con gli interventi di politica economica previsti per il 2023

Il 15 ottobre è il termine fissato per presentare a Bruxelles il Draft Budgetary Plan (DBP), ovvero lo schema di massima della manovra. Il ddl di bilancio, di solito, viene approvato contestualmente, ma negli ultimi anni il testo definitivo è stato definito nei giorni successivi. Tra i dossier più sentiti, quello delle pensioni per evitare il ritorno alla legge Fornero

Entro la fine dell'anno, poi, il governo dovrà completare 55 nuovi interventi del Pnrr: 39 target e 16 obiettivi. Tra queste sono previste misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati, l'avvio delle procedure di assunzione per i tribunali civili e penali e ancora l'entrata in vigore di tutti i decreti attuativi del ddl concorrenza e l’attuazione di un piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso

La delega fiscale, però, non rientra negli obiettivi del Pnrr pur restando uno dei punti fondamentali dell'agenda Draghi. Dopo lunghe vicissitudini, è stata approvata alla Camera ma bloccata al Senato
Non è stata completata nemmeno la riforma del Codice degli appalti mentre il dl aiuti bis dovrebbe invece passare l'iter parlamentare senza problemi ed essere approvato a settembre. Considerando, infine, il fronte puramente finanziario, servirà sciogliere il nodo Mps con l'uscita dello Stato dal capitale della banca
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