Elezioni comunali, i risultati a Parma: sarà ballottaggio Guerra-Vignali

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Domenica 12 giugno gli abitanti della città emiliana sono andati alle urne per eleggere sindaco e consiglieri comunali. Erano dieci i candidati che si sono presentati per la carica di primo cittadino e per succedere a Federico Pizzarotti. Con tutte e 204 le sezioni scrutinate, il candidato del centrosinistra è primo col 44,18% ma dovrà affrontare il secondo turno con il nome sostenuto dal centrodestra (senza FdI)

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Non basta il primo turno delle elezioni comunali per conoscere il nuovo sindaco di Parma: sarà ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Michele Guerra e quello del centrodestra (ma senza FdI) Pietro Vignali. Dopo la tornata di domenica 12 giugno, quindi, si tornerà alle urne domenica 26 giugno. Quando sono state scrutinate tutte e 204 le sezioni, Guerra si attesta 44,18% dei voti e Vignali al 21,25% (CHI ERANO I CANDIDATI - LO SPECIALE - I RISULTATI A PARMA).

Domenica 12 giugno i cittadini di oltre 900 comuni italiani, tra cui la città emiliana, sono andati alle urne per eleggere sindaci e consiglieri comunali. Le urne sono state chiuse alle ore 23 e si è proceduto prima con lo scrutinio dei referendum. Mentre quello per le Amministrative è iniziato alle 14 di oggi. L'affluenza definitiva a Parma, per le Comunali, si è attestata al 51,77% (TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE SULLA TORNATA ELETTORALE - COME FUNZIONA IL VOTO DISGIUNTO - COME FUNZIONANO LE PREFERENZE).

Le reazioni di Guerra e Vignali

"Siamo molto soddisfatti, ma questo successo dimostra che abbiamo lavorato molto bene e lo abbiamo fatto con una coalizione ampia che ha trovato il favore dei cittadini", ha commentato Michele Guerra. Pietro Vignali, parlando del sostegno ricevuto da Lega e Forza Italia ma non da Fratelli d'Italia, ha spiegato: “Essere andati divisi come centrodestra non ha aiutato, ma intanto andiamo al ballottaggio e cerchiamo di far emergere ancora di più la diversa visione della città che abbiamo ".

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Chi erano i candidati a Parma

In questa tornata elettorale erano 10 i candidati in corsa per la carica di primo cittadino. Dopo due mandati di amministrazione di Federico Pizzarotti, sulla scheda non c'era il Movimento 5 Stelle. Il centrosinistra si è compattato sul nome di Michele Guerra, assessore uscente alla Cultura. Il centrodestra si è invece spaccato. Lega e Forza Italia hanno sostenuto l'ex sindaco Pietro Vignali, già primo cittadino della città ducale dal 2007 al 2011. Fratelli d’Italia invece ha candidato Priamo Bocchi. Civiltà Parmigiana, sigla storica della politica cittadina ha presentato come candidato Dario Costi, sostenuto anche da Azione. Il movimento 3V ha candidato Luca Galardi. Sostenuto da L’altra Parma c’era Marco Adorni: tra le liste che lo hanno appoggiato anche “Io Apro Rinascimento”, il movimento politico di Vittorio Sgarbi. Potere al Popolo e Rifondazione - Partito comunista italiano si erano presentate con Andrea Bui, mentre Giampaolo Lavagetto era in lizza con Per Parma 2032. Europa Verde aveva poi candidato Enrico Ottolini, mentre Gaetano Vilnò era il candidato di Noi siamo davvero.

A view of Garibaldi Square (Piazza Garibaldi) and Emilia Street (Via Emilia) in Parma, Italy, 16 February 2018. Italian Culture Minister Dario Franceschini announced Friday that Parma will be the Italian capital of culture in 2020. A jury said the northern city was "a virtuous and extremely high-quality example of local culturally based planning". ANSA/ELISABETTA BARACCHI

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