
Balneari, via libera del Cdm alla riforma delle concessioni: ecco cosa prevede
Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, ha approvato all'unanimità gli emendamenti al ddl concorrenza che introducono la riforma. I punti cardine: una forte spinta agli investimenti futuri collegati al miglioramento del servizio, con contenimento dei prezzi e un freno al "caro-ombrellone". Le spiagge dal 2024 saranno aggiudicate con gara. Assobalneari: "Ci danno in pasto all'Europa"

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'unanimità agli emendamenti al ddl concorrenza che introducono la riforma delle concessioni balneari. Al centro la tutela degli investimenti fatti e di chi deve il suo reddito prevalentemente alla gestione di uno stabilimento balneare. E ancora, forte spinta agli investimenti futuri collegati al miglioramento del servizio, con contenimento dei prezzi e un freno al "caro-ombrellone"
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GARE DAL 2024 - Ci sarà una proroga fino alla fine del 2023 e le gare per le nuove assegnazioni partiranno dal 2024. Inoltre le concessioni rilasciate secondo procedure selettive (avviso pubblico di evidenza pubblica) e nel rispetto delle regole Ue, resteranno efficaci fino alla scadenza fissata, quindi anche oltre il 2023
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I VARCHI PER L'ACCESSO AL MARE - Inoltre, emerge che, nei bandi di gara per le nuove concessioni balneari, uno dei requisiti sarà quello di garantire a tutti l'accesso al mare. Una disposizione già prevista per legge ma oggetto di violazioni. Tra le regole per le gare andrà quindi prevista "la costante presenza di varchi per il libero e gratuito accesso e transito", si legge nella bozza

STABILITÀ OCCUPAZIONALE - Inoltre occorrerà prevedere "clausole sociali volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato nell'attività del concessionario uscente". Il governo, una volta approvate le norme all'interno del ddl sulla concorrenza, avrà "6 mesi" per adottare i decreti delegati con le nuove regole per le gare

LE GARE - Le gare per le concessioni dovranno rispettare "i principi di imparzialità, non discriminazione, parità di trattamento, massima partecipazione, trasparenza e adeguata pubblicità", si legge nella bozza. Andranno definiti "presupposti e i casi per l'eventuale frazionamento in piccoli lotti" e individuato un "numero massimo di concessioni" di cui si può essere titolari per "favorire l'accesso delle microimprese e delle piccole imprese", oltre agli "enti del terzo settore". Il termine per ricevere le domande non dovrà essere "inferiore a 30 giorni"

INVESTIMENTI - Una novità sostanziale riguarda il fatto che gli investimenti dovranno essere programmati e dichiarati

Andrà quindi specificato come si intende migliorare il servizio offerto ai clienti ma anche il modo in cui si vuole remunerare l’investimento, cioè quali saranno le tariffe di ciascuna offerta

"Con questo atteggiamento non è l'Europa che ci dice di fare qualcosa, ma è il governo italiano che ci sta mandando in pasto all'Europa e sta aprendo le porte agli investitori stranieri". Questo il commento sulle prime anticipazioni delle misure varate in Consiglio dei ministri fatto da Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria