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Sergio Mattarella bis, rieletto presidente della Repubblica

Politica
©IPA/Fotogramma

Aveva escluso più volte un suo secondo mandato, aveva anche traslocato dal Colle. Invece è stato rieletto: è la seconda volta nella storia dell'Italia repubblicana che viene riconfermato il presidente della Repubblica in carica. Tutti i partiti gli hanno chiesto di restare, tranne Fratelli d'Italia. Ecco la sua biografia e perché la politica ha voluto che restasse al Quirinale

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Sergio Mattarella è di nuovo presidente della Repubblica, eletto all'ottavo scrutinio. Aveva detto che non sarebbe tornato al Quirinale, aveva anche fatto le valigie. Ma le richieste e gli appelli dei partiti non si sono mai fermati (LO SPECIALE DI SKY TG24 - GLI AGGIORNAMENTI LIVE - IL GIURAMENTO). Anzi: nel sesto giorno di votazione per quello che avrebbe dovuto sostituirlo come presidente della Repubblica, tutti - tranne Fratelli d'Italia - sono tornati a chiedergli di restare al Colle. Impossibile trovare un altro nome che mettesse d'accordo tutte le aree politiche. Ecco chi è il capo dello Stato (LA FOTOSTORIA - L'EDITORIALE DI GIUSEPPE DE BELLIS).

Le origini

Sergio Mattarella è nato a Palermo il 23 luglio 1941. È il quarto figlio di Maria Buccellato e Bernando Mattarella, membro dell'Assemblea Costituente, storico esponente della Democrazia Cristiana e più volte ministro tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Anche il fratello Piersanti era un politico: è stato assassinato il 6 gennaio 1980 da Cosa Nostra, mentre era presidente della Regione Sicilia. Marisa Chiazzese, moglie di Mattarella, è deceduta nel 2012. Con lei ha avuto tre figli: Laura (che nel settennato ha svolto le funzioni tipiche della consorte del Presidente), Francesco e Bernardo Giorgio.

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L'attività politica

Mattarella diventa professore universitario, docente di Diritto parlamentare alla facoltà di Giurisprudenza dell'università di Palermo. Nel 1983 viene eletto in Parlamento alla Camera dei deputati: ci resterà ininterrottamente fino al 2008. Nel corso degli anni ricopre più volte incarichi di governo: è ministro per i Rapporti con il Parlamento dal luglio 1987 al luglio 1989; ministro dell'Istruzione dal luglio 1989 al luglio 1990; vicepresidente del Consiglio dall'ottobre 1998 al dicembre 1999; ministro della Difesa dal dicembre 1999 al giugno 2001.

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Il Mattarellum

L'evento politico più significativo è del 1993: è lui infatti il relatore della legge elettorale che introduce una forte componente maggioritaria nell'elezione di deputati e senatori, sull'onda dei referendum dello stesso anno e dello scandalo di Mani Pulite. La legge, divenuta famosa come "Mattarellum", è stata utilizzata per le votazioni del 1994, del 1996 e del 2001.

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Giudice costituzionale e Capo dello Stato

Lasciata la Camera nel 2008, il 5 ottobre 2011 viene eletto giudice della Corte costituzionale dal Parlamento in seduta comune. Il 31 gennaio 2015 viene eletto presidente della Repubblica al quarto scrutinio, con i voti di 665 dei 1.009 grandi elettori. Si insedia il 3 febbraio seguente, diventando il 12° Capo dello Stato e il primo siciliano a ricoprire la carica.

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I primi sette anni al Colle

I sette anni di Mattarella al Quirinale non sono stati facili. A partire dai primi, segnati dalla crisi migratoria che continuava a investire l'Italia e dal fallimento del referendum costituzionale proposto da Matteo Renzi. Ha visto nascere e morire due tra i governi più discussi delle ultime legislature, usciti da elezioni politiche senza veri vincitori: il Conte I e il Conte II. È poi arrivata la pandemia da coronavirus: i lockdown, i colori delle Regioni, i vaccini e i no vax, il Green pass e i no Green pass. In mezzo, un altro governo, quello di Mario Draghi. È proprio sull'asse tra Mattarella e il premier che i partiti hanno spinto per convincere il capo dello Stato a rimanere a Roma: entrambi figure istituzionali, apprezzati dagli italiani, dall'Unione europea e dalla comunità internazionale, insieme si fanno garanti della stabilità del Paese.

 

Italy's President Sergio Mattarella addresses journalists after a meeting with Italy's prime ministerial candidate Giuseppe Conte on May 27, 2018 at the Quirinale presidential palace in Rome. Italy's prime ministerial candidate Giuseppe Conte gave up his mandate to form a government after talks with the president over his cabinet collapsed. - "I have given up my mandate to form the government of change. I thank the president of the republic for having given me the mandate on May 23. I thank the two political forces Luigi Di Miao for the Five Star and Matteo Salvini from the League for having put me up as a candidate," said Conte to reporters after leaving a failed summit with president Sergio Mattarella today. (Photo by Vincenzo PINTO / AFP) (Photo by VINCENZO PINTO/AFP via Getty Images)

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La seconda proclamazione

Alle 20:52 del 29 gennaio 2022 il presidente della Camera Roberto Fico ha proclamato Sergio Mattarella come presidente della Repubblica eletto con 759 voti. È il secondo presidente più votato della storia della Repubblica. Non supera il record registrato da Pertini, che fu eletto con 832 voti nel 1978. Dopo la proclamazione in Aula è partito un lunghissimo applauso.

Re-elected Italian President, Sergio Mattarella, talks on the occasion of the communication of the outcome of the vote for his election of the President of the Republic at the Quirinale Palace in Rome, Italy, 29 January 2022. Sergio Mattarella was re-elected on the eighth ballot of MPs, Senators and regional representatives after seven inconclusive votes forced political parties to beg the outgoing head of state to rethink his retirement plans. The vote counters signalled to the 1,009 grand electors that the 80-year-old leftwing Christian, former minister and ex-Constitutional justice had reached the magic 505 vote mark, sparking a loud round of applause that lasted over four minutes. Mattarella got 759 votes out of a total of 983 voters, compared to the 665 or 65.9% he garnered in his first election in 2015. Mattarella said after being informed of his re-election that "the difficult days spent in the course of the grave health, economic and social emergency summon a sense of responsibility", in his first remarks after his re-election.
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