Quirinale: chi è Paolo Maddalena, candidato dagli ex M5S e Alternativa c’è

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Ex vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, magistrato della Corte dei Conti e docente di diritto, il nome proposto dai fuoriusciti o espulsi dal MoVimento ha già detto che non correrà per la carica di capo dello Stato. C’è ancora chi continua a ritenerlo una delle figure più adatte al Colle, come il Partito della Rifondazione Comunista. Dalle idee sulla necessità di una “moneta parallela” all’Euro alle critiche al governo Draghi: ecco chi è Paolo Maddalena

Ex vice presidente emerito della Corte Costituzionale e magistrato, Paolo Maddalena è il nome che i parlamentari fuoriusciti o espulsi dal MoVimento Cinque Stelle, ora nel gruppo Misto o in Alternativa c’è, hanno scelto di proporre come successore di Sergio Mattarella al Quirinale. Una candidatura che lo stesso Maddalena ha definito lusinghiera, ma che ha già rifiutato. “Non posso fare il Presidente della Repubblica, ho una discreta età e la mia vocazione è quella di fare il professore e di condividere gli studi approfonditi che ho fatto sulla nostra Costituzione”, ha dichiarato in una nota dopo la candidatura. C’è ancora però chi lo ritiene la scelta più adatta per il Colle. Così il Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea e gli stessi parlamentari che lo hanno candidato, come il senatore del Gruppo Misto Fabrizio Ortis, che lo definisce “una figura di reale garanzia per tutti” e dichiara che voterà per lui (LE DATE DELL'ELEZIONE - LE REGOLE ANTI COVID PER IL VOTO - TUTTE LE PRECEDENTI ELEZIONI - LO SPECIALE DI SKY TG24).

Chi è Paolo Maddalena

Maddalena è nato il 27 marzo 1936 a Napoli, dove studia e si laurea in Giurisprudenza. Dopo essere stato docente di diritto romano nella stessa facoltà dove si è formato, nel 1971 entra in magistratura. La prima toga che indossa è quella della Corte dei Conti, dove - fino al 1995 - lavora presso la Procura generale. Diventa in seguito, sempre per la magistratura contabile, Procuratore generale della Regione Lazio. Nel 2002 entra alla Corte Costituzionale, tra le quote riservate ai giudici della Corte dei Conti, dove nel 2010 diventa vicepresidente. Esercita il mandato fino al 2011. Tre anni dopo viene chiamato dall’ex sindaco di Messina Renato Accorinti come esperto, a titolo gratuito, per le politiche di giurisdizione costituzionale per i beni comuni. Dal 2017 è presidente dell’associazione di promozione sociale “Attuare la costituzione”, che si autodefinisce “una forza popolare, apartitica e senza obiettivi elettorali”.

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La moneta parallela all’Euro

Il sito di “Attuare la costituzione” è anche uno dei canali di comunicazione usati da Maddalena. In un post dello scorso febbraio criticava il “sistema economico e produttivo di stampo keynesiano”, che si sarebbe trasformato “in un sistema economico patologico e predatorio di stampo neoliberista”. Il problema principale, secondo l’ex magistrato, è quello della moneta, creata “dalla mano dell’uomo, e, in pratica, dallo Stato o dalle banche”, tra cui la Bce, per quanto riguarda l’euro. Maddalena suggerisce - “per superare la crisi economica” - che lo Stato emetta “una moneta che non è presa a prestito dalle banche, ma è creata direttamente da parte dello Stato medesimo”. Auspicabile quindi, dice Maddalena, “emettere una moneta parallela”, che “è diventata una necessità inderogabile per l’Italia”. 

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Alitalia, ITA Airways e le critiche alle politiche del governo Draghi

Poco tempo fa, Maddalena si era schierato contro le decisioni prese dal governo riguardo alla trasformazione di Alitalia in ITA Airways, questione su cui, secondo l’ex magistrato, “la violazione della Costituzione da parte del governo Draghi è arrivata a un punto di assoluta insostenibilità”. Per Maddalena il punto critico è stato “il licenziamento e la conseguente perdita di ogni possibilità di assicurare a sé e alla propria famiglia una vita libera e dignitosa da parte di circa 10mila dipendenti Alitalia”. Molto attivo sul suo profilo Twitter, Maddalena ha spesso criticato sia il presidente del Consiglio Mario Draghi sia l’operato del suo governo, soprattutto in tema di dossier economici. “Con la Legge di Bilancio 2022 cade l’oscurantismo più tetro sull’economia italiana”, scriveva dopo l’approvazione dell’ultima Manovra finanziaria. E ancora: “Ciò che maggiormente sconcerta è che nessuno si rende conto che Draghi è convinto fautore delle privatizzazioni, cioè della sottrazione a tutto il Popolo dei beni e servizi costituenti il demanio inalienabile della Nazione secondo la vigente Costituzione”, pubblicava in un altro tweet lo scorso dicembre.

L’interesse per l’ambiente, dal diritto all’attivismo

Oltre al diritto romano, alla legislazione pubblica contabile e al diritto costituzionale, Maddalena durante la sua carriera, come magistrato e come docente, si è occupato di diritto ambientale, che dal 1991 al 1998 lo ha portato in cattedra all’Università di Viterbo. Nel 2016 appoggia pubblicamente il movimento No Cav, in opposizione alla costruzione di cave per estrarre marmo di Carrara dalle Alpi Apuane.

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