D’Alema pronto al rientro tra i dem: “Pd guarito”. La replica di Letta: "Nessuna malattia"
PoliticaDurante il brindisi di fine anno via Zoom di Articolo Uno, l'ex leader del Ds ha di fatto aperto la strada al ritorno nel Partito democratico: "La principale ragione per andarcene era una malattia terribile che è guarita da sola". Ma le sue parole hanno scatenato “profonda irritazione” da quanto filtra dal Nazareno. Il segretario Pd: “Nessuna malattia e guarigione, solo passione”. Renzi: "Se i dem pensano che il renzismo sia la malattia e D’Alema sia la cura sono contento per loro e faccio molti fervidi auguri”
Massimo D’Alema è pronto a rientrare nel Pd. Una scelta di fatto annunciata in un brindisi di fine anno di Articolo Uno via Zoom. Nel suo discorso, D'Alema ha definito il percorso di confronto delle Agorà organizzate da Enrico Letta "il modo migliore per arrivare ad una ricomposizione che appare necessaria" fra i dem e Articolo Uno, di cui fanno parte i "fuoriusciti" dal Pd quando a guidarlo c'era Matteo Renzi, quindi anche Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza. Alla stagione al Nazareno dell'allora rottamatore, D'Alema ha riservato parole molto dure: "La principale ragione per andarcene era una malattia terribile che è guarita da sola, ma che c’era”. Le parole di D'Alema hanno però suscitato "profonda irritazione” al Nazareno. Anche il segretario dem Enrico Letta ha replicato con un tweet dal tono polemico, in cui scrive: “Nessuna malattia e guarigione, solo passione”.
Le parole di D’Alema su Draghi e sul Colle
D'Alema ha lanciato frecciate anche al presidente del Consiglio, Mario Draghi: "L'idea che il premier si auto-elegge Capo dello Stato e nomina al suo posto un alto funzionario del Ministero dell'Economia mi pare non adeguata per un grande Paese democratico come l'Italia, con tutto il rispetto per le persone". E poi: "Non mi impressiona che abbiamo al governo Draghi, che è una condizione di necessità, ma il tipo di campagna culturale che accompagna questa operazione, sulla necessità di sospendere la democrazia e di affidarsi a un potere altro che altro non è se non il potere della grande finanza internazionale". Quindi, per D'Alema la scelta del nuovo Presidente della Repubblica deve essere l'occasione per "un ritorno in campo della politica", con "una soluzione di compromesso che, inevitabilmente, non potrà non coinvolgere un ampio campo".
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Letta: nessuna malattia e guarigione, solo passione
Le parole dell’ex leader Ds, che avevano l’obiettivo di un riavvicinamento ai dem, hanno finito per provocare malumori nel Pd. E proprio il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, ha voluto replicare su Twitter: "Il Pd da quando è nato, 14 anni fa, è l'unica grande casa dei democratici e progressisti italiani. Sono orgoglioso di esserne il segretario pro tempore e di portare avanti questa storia nell'interesse dell'Italia. Nessuna malattia e quindi nessuna guarigione. Solo passione e impegno”. Diversi esponenti dem hanno usato toni ancora più duri. Il senatore Andrea Marcucci dice: "D'Alema rientra nel Pd e parla di malattie? Lui è un esperto, avendone vissute e provocate molte fin dai tempi del Pci-Pds. Il Pd deve essere più ambizioso”.
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La replica di Renzi
Anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva, è intervenuto: “Se i Dem di oggi pensano che il renzismo sia la malattia e D’Alema sia la cura sono contento per loro e faccio molti fervidi auguri. È il motivo per cui non sono più nel Pd: io credo nel riformismo, loro nel dalemismo”, ha detto intervistato dal Messaggero. "Trovo davvero offensivo e sbagliato definire gli avversari politici come malattie", ha scritto il Filippo Sensi, che fu portavoce di Renzi a Palazzo Chigi: "Di una persona, di un gruppo dirigente, di una stagione e di una comunità non direi mai malattia", ha aggiunto. Duro anche il presidente di Iv, Ettore Rosato: "D'Alema annuncia che intende rientrare nel Pd ormai guarito dalla malattia. Tra questo rientro e l'alleanza strategica con Conte, Bonafede e Toninelli sono contento che il nostro futuro sia altrove".