In un'intervista al Corriere della Sera il ministro del Turismo critica la stretta entrata in vigore oggi, che prevede l'obbligo di tampone oltre al green pass per i vaccinati e la quarantena di 5 giorni per i non vaccinati in arrivo da altri paesi dell'Ue. "Una mazzata - dice - arrivata senza preavviso"
La stretta sugli ingressi dagli altri paesi dell’Ue decisa con l’ordinanza del ministro Speranza è arrivata “troppo in fretta e con nessun preavviso”. La pensa così il ministro del Turismo Massimo Garavaglia che, un'intervista al Corriere della Sera, ribadisce la "totale fiducia" nel premier Draghi, ma critica la stretta ai viaggi e in particolare il poco dibattito che l'ha preceduta.
"Una mazzata inaspettata per il settore"
"E' una mazzata inaspettata, purtroppo non se ne è parlato a sufficienza e sarebbe stato meglio discuterne più approfonditamente", attacca Garavaglia. Il problema per il ministro è "l'assoluta impossibilità da parte degli operatori del settore di programmare l'attività". Una misura che, "introdotta dall'oggi al domani, crea enormi problemi a chi doveva mettersi in viaggio", prosegue l'esponente della Lega.
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Bonus vacanze, 280 milioni residuali
Ciò che serve per il ministro "non è una comunicazione martellante, bensì la capacità di trasferire messaggi corretti". Sul Bonus vacanza non ancora interamente utilizzato, "risulta ci siano ancora circa 280 milioni" residuali e Garavaglia ritiene "che almeno 100 milioni siano necessari per integrare le risorse già esistenti".