Il presidente del Consiglio ha chiuso l’ultimo giorno di riunione dell’Anci a Parma. Quasi 50 i miliardi a comuni e città metropolitane per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con interventi che vanno dalla rigenerazione urbana – in particolare nel Sud Italia- all’edilizia scolastica e ai trasporti. Il premier ha ringraziato le amministrazioni comunali per il lavoro svolto durante l’emergenza legata al Covid-19: “Avete agito con senso civico”
"Sindaci, sarete al centro della stagione che abbiamo davanti: una straordinaria occasione di riforme e investimenti, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il successo del Piano è nelle vostre mani, come nelle nostre. C'è bisogno di cooperazione tra tutti i livelli dell'amministrazione, nella fase di pianificazione degli investimenti e in quella di attuazione. Questo sforzo deve coinvolgere tutti: Comuni, Regioni, Ministeri". Così il presidente del Consiglio Mario Draghi in chiusura dell’assemblea dell’Anci a Parma, che ha ricordato come il governo, adesso che si è arrivati alla fase di piena attuazione del Pnrr, abbia già in programma per le prossime settimane una serie di incontri con i rappresentanti dei Comuni.
“Una nuova fase per i Comuni italiani”
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“Oggi si apre una nuova fase per l'Italia e per i suoi quasi 8.000 Comuni. Un'occasione di sviluppo, progettazione, idee, che dobbiamo essere pronti a cogliere per i nostri cittadini e per le generazioni future”, ha detto il premier, che ha elencato le misure per la politica locale inserite dal governo nella bozza della legge di Bilancio. Grazie agli stanziamenti previsti dal Pnrr, ha ricordato Draghi, sono quasi 50 i miliardi di euro che “Comuni e Città Metropolitane dovranno amministrare”, per attuare progetti che vanno “dalla transizione digitale a quella ecologica; dagli investimenti nella cultura all'edilizia pubblica; dagli asili nido al sostegno agli anziani più vulnerabili”.
I fondi del Pnrr
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Il presidente del Consiglio ha parlato di 158 progetti di rigenerazione urbana in tutta Italia, per un totale di 2,8 miliardi di euro. Con la manovra, ha detto Draghi, vengono stanziati 1,4 miliardi di euro fino al 2029 per “la messa in sicurezza di ponti e viadotti”. Vengono poi destinati 2 miliardi di euro, fino al 2030, “per consentire alle Province e alle Città Metropolitane di svolgere le loro funzioni fondamentali”, puntando soprattutto ad aiutare “i piccoli comuni in difficoltà economica”. Istituito un apposito Fondo per “sostenere e valorizzare i territori montani”, con una dotazione di 200 milioni di euro.
Le scuole
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Centrale il tema della scuola. Ai sindaci riuniti Draghi ha detto che i fondi per la manutenzione degli edifici scolastici vengono aumentati di 2,7 miliardi fino al 2036. Nello specifico, ha spiegato il premier, oltre all’edilizia il governo si impegna per “rafforzare l'offerta formativa, anche per venire incontro alle esigenze delle giovani famiglie”. Entro la fine dell’anno verranno avviati “bandi per la costruzione di nuove mense e palestre nelle scuole, a cui destiniamo 1,3 miliardi”. Nel frattempo, l’esecutivo lancerà “un concorso di progetto per realizzare 195 scuole innovative su tutto il territorio” ed impiegherà 4,6 miliardi di euro per il Piano per gli asili nido e le scuole dell'infanzia, “con l'obiettivo ambizioso di creare 228 mila nuovi posti”.
Il Sud Italia
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Il 40% dei 2,8 miliardi stanziati per i progetti di rigenerazione urbana “è destinato a interventi nel Mezzogiorno”, ha detto Draghi. Tra gli obiettivi principali, ci sono la riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica e il miglioramento delle qualità delle abitazioni, insieme all’intento di “rendere i quartieri delle città più inclusivi”. Seicento milioni di euro sono già stati suddivisi tra le Regioni per rinnovare le flotte degli autobus locali, 700 sono stati assegnati ai soggetti gestori regionali "per rendere più funzionali le stazioni ferroviarie nel Mezzogiorno e riqualificare le aree in cui si trovano”. Nel complesso, sono stati già ripartiti tra gli enti territoriali 21,6 miliardi per interventi infrastrutturali.
L’attuazione del Piano
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Per aiutare le amministrazioni locali nell’attuazione del Pnrr, Draghi ha detto che il governo mette “a disposizione delle amministrazioni vari strumenti: dall'assistenza tecnica sul territorio alla possibilità di reclutare personale. Almeno mille esperti aiuteranno gli enti territoriali ad attuare il Pnrr. Verranno distribuiti nelle varie aree del Paese, per semplificare i processi e rafforzare la capacità progettuale delle amministrazioni”. Sul punto, ha ricordato il premier, verrà accolto il suggerimento a semplificare le procedure proposto dal presidente dell’Anci Antonio Decaro. Il governo, ha detto infine Draghi, “ha semplificato le procedure di affidamento dei contratti pubblici per aumentare la rapidità e l'efficacia di intervento”, accorciando i tempi di realizzazione e “coniugando, quando possibile, la fase progettuale con quella esecutiva".
La gestione della pandemia
Draghi nel suo intervento ha sottolineato l’importanza che i sindaci hanno avuto nella gestione della pandemia da coronavirus: “Avete applicato le restrizioni con rigore e incoraggiato i cittadini a resistere e perseverare nei momenti più difficili. Avete aiutato tanti che avevano perso il lavoro o sospeso le proprie attività e che si sono trovati ad affrontare la povertà, molti per la prima volta. Avete tenuto unite le vostre comunità con determinazione e con coraggio, anche quando la crisi sanitaria ha reso più difficile e oneroso erogare i servizi ai cittadini. Avete agito con l'operosità, il pragmatismo e il senso civico che vi distinguono, quanto la fascia tricolore”.