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Nadef, Superbonus verso la proroga fino al 2023. Crescita 2021 al 6% e deficit al 9,5%
Il governo dovrebbe inserire l'impegno a proseguire con l'incentivo alle ristrutturazioni green nella Nota di aggiornamento al Def e poi il rinvio vero e proprio in manovra. Tra il 2022 e il 2024 ci sarebbero margini per 1 punto di Pil l'anno (circa 18 miliardi) per nuovi interventi. Non è stato affrontato il dossier della delega fiscale. Cnel: rischio concreto di una ripresa diseguale tra le diverse aree del Paese
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È terminata dopo circa un'ora la riunione a Palazzo Chigi del presidente del Consiglio Mario Draghi con i ministri sulla Nadef, la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza. Si tratta del primo confronto formale del premier con la sua maggioranza sul fisco e su tutte le altre scelte da fare in vista della legge di bilancio, di cui la nota di aggiornamento al Def rappresenta la cornice. Ecco i punti salienti emersi dal vertice di governo
GUARDA IL VIDEO: Recovery: su attuazione avanti Ministero PA, ancora fermo il Turismo
PROROGA SUPERBONUS AL 2023 - Si va verso una proroga al 2023 del Superbonus: il governo, secondo quanto si apprende, dovrebbe inserire l'impegno a proseguire con l'incentivo alle ristrutturazioni green nella Nota di aggiornamento al Def (Nadef). La proroga dovrebbe poi essere inserita in manovra
Turismo, superbonus in arrivo: dal Recovery 1,9 miliardi
SPESA PER 18 MILIARDI L'ANNO- Tra il 2022 e il 2024 ci sarebbero margini per 1 punto di Pil l'anno per nuovi interventi, circa 18 miliardi ogni 12 mesi: è questa, secondo quanto si apprende, una delle ipotesi emerse dalla cabina di regia. La Nadef, secondo quanto viene riferito, dovrebbe essere molto stringata, con la nuova cornice macroeconomica. Le scelte sulle misure sarebbero invece rinviate alla legge di bilancio
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CRESCITA PIL AL 6%, DEFICIT AL 9,5% -Crescita del Pil nel 2021 al 6%, con un deficit che, per l'anno in corso, si attesterebbe al 9.5%. Sono queste le stime che, a quanto si apprende da fonti di governo, sono emerse nel corso della cabina di regia a Palazzo Chigi
Dalla crescita il governo può trovare i soldi per tagliare le tasse
TEMA FISCALE NON AFFRONTATO - La cabina di regia non ha affrontato il dossier della delega fiscale che non arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri in programma mercoledì 29 settembre alle 9,30 proprio per il varo della Nadef. È quanto si apprende sempre da fonti di governo
Fisco, dal 730 precompilato al bollo auto: le scadenze di settembre
I PARTECIPANTI AL VERTICE - Oltre al premier Draghi, alla cabina di regia per discutere della Nota di aggiornamento al Def hanno preso parte i ministri Daniele Franco, Erika Stefani, Stefano Patuanelli, Roberto Speranza, Dario Franceschini, Elena Bonetti, Maria Stella Gelmini
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GUERRA: "CONTINUA L'AZIONE DI SOSTEGNO" - Il governo "è determinato a continuare l'azione di sostegno all'economia". Lo ha assicurato la sottosegretaria all'Economia, Maria Cecilia Guerra parlando della Nadef a ClassCnbc. Nelle politiche di bilancio, ha spiegato, c'è uno spazio in più per sostenere l'economia, anche perché "non siamo nelle condizioni né di dovere né di potere eseguire politiche di rientro restrittive che sarebbero disastrose”
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CNEL: "RISCHIO RIPRESA DISEGUALE" - "L'entità della riduzione del deficit è cospicua ma appare subordinata a una ripresa robusta e duratura e alla conclusione delle misure restrittive varate per contrastare la pandemia". Ad affermarlo è Tiziano Treu, presidente del Cnel, anticipando i contenuti di un parere sulla congiuntura economica, in vista della Nadef. Sul fronte delle criticità, il Cnel sottolinea il rischio concreto di una ripresa diseguale tra le diverse aree del Paese, non solo fra Nord e Sud ma anche all'interno dello stesso Mezzogiorno