Live In Firenze, Enrico Letta: “Siamo per Draghi premier fino al 2023”

Politica

Il segretario del Pd è intervenuto in collegamento da Berlino. Tanti i temi trattati, dalle proteste dei sindacati al ddl Zan, fino ai rapporti con le altre forze politiche

Enrico Letta, segretario del Partito democratico, è uno degli ospiti intervenuti a Live In Firenze (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE). Collegato da Berlino, il leader dem ha toccato diversi punti nell’intervista con Fabio Vitale, dalle proteste del mondo del lavoro (“bisogna ascoltare le richieste dei sindacati”) alla tenuta del governo (“Noi siamo per Draghi fino al 2023”).

Ddl Zan, Letta: “I numeri in Parlamento ci sono”

Il segretario Pd ha parlato del ddl Zan, spiegando che “i numeri in Parlamento ci sono, quello è il luogo della trasparenza e lì ognuno si assumerà la sua responsabilità". In particolare rispondendo a una domanda sul messaggio che il leader leghista Matteo Salvini ha detto di avergli mandato per proporgli un confronto, Letta ha spiegato: "Ho visto che mi ha mandato un messaggio. Prima ha avuto modo di raccontare a tutti i media che mi mandava un messaggio e poi ha raccontato che l'ha mandato, un modo non molto riservato di parlare e di discutere. Ovviamente io risponderò perché non mi sottraggo mai al confronto, sono assolutamente pronto al confronto ma sul tema in questione dobbiamo essere molto seri e franchi: fino adesso la Lega ha fatto solo atti e tenuto comportamenti finalizzati non al cambiamento o al miglioramento del ddl Zan, ma tutti per affossare e cancellare il ddl Zan". Dopo aver ribadito la necessità di un confronto direttamente in Aula, al Senato, ha concluso: "Non ho nessuna voglia di fare polemica, di temi delicati ce ne sono già tanti e complessi".

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Letta: Draghi al Quirinale? Chi lo dice fa giochi politici 

"In questo momento dobbiamo occuparsi della riforma della giustizia, del fisco, delle semplificazioni, di spendere i soldi del Recovery, dei lavoratori e del blocco dei licenziamenti e non metterci a fare giochi politici", ha detto Letta rispondendo a una domanda sull'ipotesi di una candidatura di Mario Draghi al Quirinale. "Tutti coloro che oggi dicono 'Draghi al Colle subito', lo fanno per giochi politici, e non perché sono dei fan di Draghi. Lei ha citato la Meloni che è fuori dal governo, figuriamoci qual è il gioco che fa su questa vicenda". E ha concluso: Il governo lavori fino alla fine della legislatura e noi ci impegniamo ad aiutarlo, del Quirinale pariamo il giorno dopo Natale".

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Letta: "Sette governi in 10 anni segno di una democrazia malata”

Letta ha spiegato che “la priorità è che questo governo duri altri due anni, cioè fino alla fine della legislatura. Sette governi in 10 anni, che abbiamo avuto, è il segno di una democrazia malata. Il nostro interesse è avere un governo forte in Europa e che usi bene i fondi” destinati al Paese dal Recovery fund.

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Letta: "Rapporti con Renzi buoni, lo dimostrano le primarie”

Letta ha parlato anche dei rapporti con Renzi. “Sono buoni, abbiamo fatto tutti insieme le primarie. Sono state un’occasione non solo per scegliere i candidati, ma anche perché hanno visto protagoniste personalità importanti di altri partiti, come nel caso di Bologna dove Isabella Conti, proposta da Renzi, ha fatto una bella corsa”.

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M5s, Letta: non credo che tensioni mettano in crisi governo

"Non credo che ci sia e ci debbano essere fatti di politica che mettano in difficoltà il governo", ha proseguito Letta. "La nostra tesi e la posizione del Pd è che, per il bene dell'Italia, questo governo deve completare la sua legislatura fino alla sua fine naturale perché a livello europeo questo governo è visto come una garanzia per l'Italia". Il segretario del Pd, rispondendo a una domanda sulle eventuali ricadute dello scontro in atto nel M5s sulla tenuta del governo, ha precisato: "Io guardo alla vicenda con molto rispetto, è una vicenda complessa come guardo con rispetto ai dibattiti nel centrodestra. Anche noi li abbiamo avuti e li abbiamo".

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