Conte: "Proporrò riforma costituzionale che rafforzi il sistema Paese"

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L'ex premier interviene sul suo futuro ruolo da leader del Movimento 5 stelle: "Continuerò a lavorare per il bene degli italiani sotto un'altra veste". Sul M5s: "Altro che sgretolato, soprenderà". E sulla fine del suo esecutivo: "Non appoggiare Draghi sarebbe stato un volgere spalle agli italiani"

"Tra le prime cose che farò se mi insedierò come leader io proporrò agli altri leader di ragionare su una riforma costituzionale che possa rafforzare il nostro sistema. Non è possibile che il sistema Italia sia affidato al singolo personalismo". Lo ha detto l'ex premier e leader in pectore del M5s, Giuseppe Conte, ospite di Giovanni Floris a diMartedì su La7. Se proporrò il presidenzialismo? "Non me lo faccia anticipare", ha replicato. "Io sono totalmente immerso nella politica almeno da tre anni a questa parte”, ha poi aggiunto Conte. “Prima la seguivo come osservatore. Continuerò, anche nel nuovo incarico, a lavorare per il bene degli italiani, sotto un'altra veste, con un altro ruolo". E ha aggiunto: "L'obiettivo è realizzare un grande processo riformatore e rendere agli italiani la vita più equa".

“Altro che sgretolato, il Movimento 2.0 sorprenderà”

"Guidare una nuova forza politica, rifondarla è sfida complessa. Ho molto entusiasmo e vedrete che quello che descrivete come una forza politica spaccata vi sorprenderà". Si tratta di una forza sgretolata? "No assolutamente", ribadisce l'ex presidente del Consiglio. "In questi mesi ho lavorato con loro, ho fatto tantissime riunioni con tutti, c'è tantissimo entusiasmo e stanno arrivando tantissime aspettative, che sono chiare, di persone interessate al cambiamento", ha aggiunto. Litigi? "Nel M5S ci sono sempre stati vivaci discussione, a volte anche con qualche tratto di ingenuità. In altre forze politiche ci sono lotte di potere, quelle non sono sonore". E sul doppio mandato l'ex premier ha spiegato che "non sarà nel nuovo Statuto. È un Codice Etico, subito dopo l'approvazione dello Statuto lavoreremo a riformulare quanto necessario per Codice etico e regolamenti. Affronteremo questo argomento".

"Con Di Battista confronto, tenteremo di coinvolgerlo"

Il nuovo M5S "non sarà un partito moderato, parleremo all'elettorato moderato che è molto diverso. Voi ci ritroverete molto radicali, ad esempio, nel perseguire un processo riformatore per un futuro equo e sostenibile. Qui saremo intransigenti, radicali", ha detto ancora Conte.  "Sarà un Movimento molto rinnovato ma non perderemo la vena ecologica. Merito di Beppe Grillo e della sua visione", ha spiegato l'ex premier che, su Alessandro Di Battista ha sottolineato: "È partito per la Colombia, quando ritornerà ragioneremo insieme. Se penso di poterlo coinvolgere? Assolutamente sì".

“Premier eletto non previsto, se sarò votato sarò leader del M5s”

Quanto alla sua esperienza dal presidente del Consiglio e di leader in pectore di M5s, Conte ha spiegato: "La Costituzione non prevede che il primo ministro sia nominato dal popolo e spesso è accaduto così, per tantissimi predecessori. Sarete interessati, in proposito, alla proposta che farò. Essere preso dalla società civile non penso sia un disdoro. Quanto a M5s non sono stato 'incoronato', passerò da un'assemblea degli iscritti che voteranno on line per esprimere consenso o dissenso".

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“Non appoggiare Draghi sarebbe stato un volgere le spalle a italiani”

A proposito della fine del suo esecutivo, Conte ha detto: "La democrazia parlamentare funziona così. Se c'è una forza che durante la pandemia fa venire meno il proprio appoggio, ci sta anche questo, anche se molti italiani forse sono rimasti un po' disorientati da questa iniziativa", ha affermato. "Uno stallo per circa due mesi ha fatto molto male agli italiani, ha acuito le sofferenze. È chiaro" che ha predisposto "le condizioni per un governo di unità nazionale. Non rispondere a questo appello anche da parte di M5s - ha aggiunto l'ex presidente del Consiglio - sarebbe stato un volgere le spalle agli italiani. Ed è per questo che anche io mi sono predisposto a fare partire questo governo, fermo restando che rimangono quelle che sono le responsabilità", ha detto ancora.

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"Non sono mai stato sereno"

"A me i complotti non interessano. La questione è, hai voti, vai avanti. Altrimenti è meglio lasciare spazio ad altri soluzioni", ha spiegato Conte, che sulla fiducia riposta in Matteo Renzi ha poi detto: "Io non sono mai stato sereno, un premier in piena pandemia non può esserlo. Se poi lui ha avuto sin dall'inizio un'agenda personale e partitica diversa da quella del sostegno al governo, fatti suoi". Poi sull'operazione "Responsabili": "Se una forza politica, con il 2% vuole fare cadere il tuo governo e tu hai la responsabilità davanti agli italiani, cosa fai? Vai in Parlamento e chiedi se qualcuno ritiene che in questa situazione, non potendo andare a votare, si debba andare avanti", ha detto Conte, sottolineando che "non c'era solo Ciampolillo, ma anche Liliana Segre".

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"Vaccini? Con Arcuri attacchi strumentali ma eravamo già primi in Ue"

"Draghi ha un'importante missione, un'importante investitura" che prevede "di completare il piano vaccinale" e il Pnrr, ha detto Conte difendendo l'operato del suo governo e del commissario Arcuri. "Adesso - ha spiegato - le aziende farmaceutiche stanno mettendo a disposizione i vaccini. Ora si può completare piano vaccinale: stiamo correndo. Con Arcuri ho subìto moltissimi attacchi strumentali ma eravamo già primi in Europa anche allora: adesso stiamo correndo perché sono tantissimi i vaccini a disposizione".

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