M5S, Di Battista: “Rischia solo di trasformarsi in un partito di potere”

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L’ex pentastellato al Corriere della Sera: “A chi mi dice di tornare, rispondo che mi siederei al tavolo solo se uscissero dal governo”. E sull’ipotesi di fondare un proprio partito dice: “Non ci ho ancora pensato”. Conte? “Una persona perbene e molto preparata. Gli riconosco un’attenzione a famiglie e imprese durante la fase pandemica che non vedo con il governo Draghi"

Il Movimento 5 Stelle “rischia solo di trasformarsi in un partito di potere" se “non torna a fare battaglie politiche”. A dirlo è l’ex pentastellato Alessandro Di Battista che, in un’intervista al Corriere della Sera, rimarca la sua posizione: “A chi mi dice di tornare nel M5s, rispondo che mi siederei al tavolo solo se uscissero dal governo".

“Un mio partito? Non ci ho ancora pensato”

Parlando dell’esecutivo guidato da Mario Draghi, Di Battista dice: "È molto difficile che questo governo dell'assembramento possa fornire le risposte che le persone cercano”. “Io ho fatto politica e non soltanto ho combattuto la casta - ha aggiunto - Penso sia giusto portare alla luce alcuni temi e credo che la battaglia per la sobrietà della politica tornerà di moda nei prossimi mesi". Ma sull’ipotesi di fondare un suo partito risponde: "Non ci ho ancora pensato". 

Alessandro Di Battista, Five Stars Movement (M5S) deputy, attends the presentation of the movement's parliamentary candidates for the upcoming March general elections in Rome, Italy on January 29, 2018. (Photo by Giuseppe Ciccia / Pacific Press/Sipa USA)

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“Conte più attento di Draghi a famiglie e imprese”

Interpellato poi sull’ex presidente del Consiglio e attuale guida del M5s Giuseppe Conte, Di Battista racconta: "L'ho conosciuto, mi pare una persona perbene e molto preparata. Gli ho chiesto più volte maggiore coraggio sul tema della revoca delle concessioni ai Benetton, ma allo stesso tempo gli riconosco un’attenzione a famiglie e imprese durante la fase pandemica che non vedo con il governo Draghi".

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“Se Raggi me lo chiedesse la sosterrei”

Parlando infine della corsa per le elezioni comunali e delle voci sui candidati più accreditati nel centrodestra, Di Battista attacca: "Leggo di candidati come Bertolaso, Gasparri e Albertini, sembra di essere tornati negli anni ‘90, solo che allora almeno c'era qualche idea". E su un suo eventuale ritorno in prima linea a sostegno della sindaca uscente e ricandidata a Roma Virginia Raggi: "Al di là dei palchi, qualora Virginia me lo chiedesse io la sosterrei in prima linea".

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