Il leader della Lega: "Se i numeri portano in zona rossa, si chiude. Se ad aprile portano una regione in zona gialla. lì si apre". Sul Recovery plan: "Chi ci ha preceduto ha dormito"
"Sulle aperture noi sosteniamo la linea Draghi: quindi se i dati scientifici portano in zona rossa, si chiude. Se ad aprile i dati portano una regione in zona gialla lì si apre. Non ci possono essere i dati scientifici e a senso unico: quando va male scatta, sennò aspetti. È inaccettabile". Così il leader della Lega, Matteo Salvini in una conferenza stampa sui progetti della Lega al sud. E in vista dei decreti in discussione dal governo, ha aggiunto: "Conto che il Consiglio dei ministri prenda atto di quello che la scienza dice". "A meno che ci sia qualcuno che per ideologia vede solo rosso", ha concluso annunciando: "Sono pronto a confrontarmi con Speranza". (COVID, AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE).
“Recovery plan è priorità, chi ci ha preceduto ha dormito”
Poi Salvini si è soffermato sul Recovery Plan. “Noi stiamo lavorando sull'uso dei 190 miliardi – ha sottolineato - quella è la priorità. Probabilmente chi ci ha preceduto ha dormito, visto che mi dicono che alcuni dossier siano stati riscritti, evidentemente passava il tempo a fare le parole crociate o risiko. I nostri parlamentari sono impegnati giorno e notte perché mancano 30 giorni alla consegna del piano". Per il capo del Carroccio "alcune opere come Bagnoli, il porto di Gioia Tauro o il sistema ferroviario e autostradale siciliano, che è inesistente, o la continuità territoriale con le isole, troveranno spazio anche grazie alla Lega con l'uso dei fondi europei che passeranno dal Parlamento per la definizione finale. È un percorso che durerà qualche anno".
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Salvini: “Presidenza Copasir? Non mi occupo di poltrone”
Salvini ha anche risposto a una domanda sulla presidenza del Copasir, attualmente guidata dalla Lega e che per legge spetta alle opposizioni (quindi a Fratelli d'Italia). "Mi occupo di salute – sottolineato - non di poltrone. Lascio che di quello se ne occupino altri". Il leader della Lega ha accennato anche alle reazioni politiche in vista dell'incontro previsto domani con il premier ungherese Viktor Orban e quello polacco, Mateusz Morawiecki, in vista di un accordo per una nuova destra europea: "A Budapest incontrerò due primi ministri per parlare di cose serie e sono contento di avere l'onore di essere ricevuto da loro, pur non essendo un premier. Le beghe politiche le lascio a qualche giornalista fantasioso".
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L'attacco sui migranti: “Focus su italiani di rientro e non su barconi”
Salvini ha anche affrontato il tema del radicamento della Lega al Sud. "Mi sono fatto dare i dati delle ultime adesioni e mai c'è stata un'adesione così forte come all'inizio del 2021, peraltro anno disgraziato nonostante Covid, paura e chiusure. C'è una grande voglia di Lega in particolare al sud". Poi ha spiegato: "Ci sono due modi di affrontare le questioni del Sud: una di una certa classe politica abituata al piagnisteo e ad andare con il cappello in mano cercando assistenze, benevolenze e preferenze. L'altro è puntare su sviluppo, giovani e immigrazione di ritorno”. Il segretario leghista ha poi affermato: “L'unica immigrazione a cui stiamo lavorando con estrema energia è per riportare in patria i tanti italiani che dal sud sono andati in altri regioni o Paesi e vogliono riportare a casa la loro esperienza. Pensiamo all'immigrazione positiva dei figli del sud che vogliono tornare in Italia, piuttosto che a quella dei barchini e barconi".