Covid, la conferenza stampa di Draghi: "Riapertura scuole fino a prima media"

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Il premier dopo l'incontro con l'esecutivo: "Riapertura della scuola fino alla prima media, tutte le altre restrizioni restano ferme". Sui vaccini: "Pronti a provvedimenti per operatori sanitari che non si vaccinano". Per le feste di Pasqua tutta Italia sarà rossa, poi un nuovo decreto per il periodo successivo. Il dl con le nuove misure dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri nei primi giorni della prossima settimana

Mario Draghi ha incontrato i ministri per la Cabina di regia sul prossimo decreto ministeriale. Il presidente del Consiglio ha poi riferito sulle nuove misure in arrivo in una conferenza stampa nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. Il premier ha annunciato la "riapertura della scuola fino alla prima media" anche in zona rossa: "Tutte le altre restrizioni, a parte quelle sulle scuole, restano ferme", ha spiegato Draghi. Per quanto riguarda l'economia, "si pensa che lo scostamento di bilancio debba essere alla data della presentazione del Def, quindi a metà aprile", ha detto il premier. "Non annunciamo i numeri per vedere l'effetto che fa, si vede quali e quanti sono i bisogni e da questo emerge lo scostamento necessario" (COVID, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). Novità anche per l'assegno unico: "Partirà l'1 luglio e sarà di 250 euro al mese con maggiorazione per i disabili".

"Sui vaccini il criterio dell'età deve essere prioritario"

Sulla campagna vaccinale Draghi ha ribadito che “bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età, ho anche detto che il criterio dell'età deve tornare a essere prioritario. Perché si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultraottantenni che poi sono i nonni che stanno con i nipoti". Intanto ha spiegato: "Io non sono stato vaccinato. Mi vaccinerò con AstraZeneca spero la settimana prossima: ho fatto la prenotazione e sto aspettando che mi rispondano".

Scuole aperte fino alla prima media in zona rossa

Il premier Draghi ha confermato l'apertura di asili nido, elementari e prima media anche in zona rossa dopo Pasqua. "Il ministro Bianchi sta lavorando perché avvenga in modo ordinato", ha spiegato il presidente del Consiglio. "La volontà complessiva era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media". Sui motivi della decisione, Draghi ha detto che "le evidenze scientifiche mostrano che le scuole sono un punto di contagio molto limitato solo in presenza delle altre restrizioni (VIDEO). Ciò che è fonte di contagio è tutto ciò che avviene attorno alla scuola, quindi più si alza l'attività scolastica più aumentano le possibilità di contagio".

Draghi a Regioni: scuola deve rimanere aperta 

"Le scelte dei governatori dovranno essere riconsiderate alla luce dell'affermazione del governo che la scuola in presenza è obiettivo primario della politica del governo”, ha detto Draghi. "In alcuni casi sarà possibile effettuare il test" per gli studenti "ma parlare di azione globale mi sembra eccessivo".

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Ipotesi Italia solo arancione e rossa fino al 30 aprile

Niente zone gialle fino al 30 aprile. Draghi non ne ha parlato in conferenza ma circola questa ipotesi che prevede solo zone arancioni e rosse. Le misure dovrebbero essere in vigore fino a fine mese. A parte la novità sulla scuola, per il resto sono state confermate tutte le restrizioni.

Pasqua in zona rossa, poi otto regioni e una provincia

Quel che già si sa è che dal sabato di Pasqua fino a Pasquetta tutta l'Italia tornerà in zona rossa, e che otto regioni e una provincia dovrebbero restare in rosso anche dopo Pasqua. Il decreto legge con le nuove misure dopo le feste dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri nei primi giorni della prossima settimana, forse martedì.

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Vaccino, "non minaccio misure, risposta Regioni positiva"

Tornando al tema dei vaccini, Draghi ha annunciato che "ci sarà un incontro la prossima settimana tra le Regioni e il governo centrale, ci sarò anche io", ha detto. "Bisogna lavorare tutti insieme, inutile mettere divieti o minacciare misure. Il criterio di fondo è l'età. Si va avanti così e si va avanti bene". La risposta delle Regioni alle parole pronunciate in Parlamento sui vaccini è stata "ampiamente positiva". Intanto, "l'obiettivo del mezzo milione di dosi in aprile comincia a vedersi con più probabilità". 

"In arrivo provvedimento su operatori sanitari che non si vaccinano"

Sull'argomento vaccini "il governo intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati", ha spiegato Draghi. "La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo, ci sarà un decreto" (VIDEO). Inoltre, sullo stop all'export fuori dall'Unione europea dei vaccini, Draghi ha sottolineato che il criterio sarà quello della "proporzionalità e della reciprocità", e che "noi per primi" nell'Ue "abbiamo proposto" il tema.

Draghi: "Proporzionalità-reciprocità nello stop all'export di vaccini"

Rispondendo a una domanda sullo stop all'export dall'Unione europea dei vaccini, Draghi ha sottolineato (VIDEO) che "il criterio enunciato dalla commissione è in parte una modifica del criterio precedente. Prima l'unico requisito per lo stop all'export di un certo vaccino era il non rispetto del contratto da parte di una società. Ieri la commissione ha allargato il criterio introducendo le parole proporzionalità e reciprocità. Conta anche cosa fa il Paese verso cui un vaccino è diretto, ovvero se consente o meno le esportazioni. La proporzionalità e un criterio più sottile, riguarda la spedizione di vaccini verso un Paese che ha una percentuale già alta di vaccinati".  

epa09097095 A handout photo made available by the Chigi Palace Press Office shows Italian Prime Minister Mario Draghi taking part in the European Council meeting via videoconference, in Rome, Italy, 25 March 2021.  EPA/Chigi Palace Press Office/ Filippo Atilli / HANDOUT  HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

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Draghi: 3-4 mesi per siero prodotto in Italia

Draghi ha anche detto che ci dovrebbero volere "3-4 mesi da ora" per i vaccini prodotti in Italia, anche se di case farmaceutiche straniere. Draghi ricorda l'accordo tra la Thermo Fisher per la produzione di Pfizer-Biontech e sottolinea che "ci sono altri accordi per la produzione di vaccini in Italia".

Draghi: "Biden ha portato aria fresca in rapporti Ue-Usa"

"L'intervento di Biden" durante il Consiglio europeo "è stato molto importante, ha veramente portato aria nuova, fresca nei rapporti Stati Uniti-Ue", ha poi affermato Draghi sul presidente americano. "Biden ha riaffermato che il pilastro della politica estera americana è l'Ue. Un tempo si diceva gli Usa guardano all'est, all'Asia, era in posizione equidistante. Oggi no, c'è un solo alleato fondamentale ed è l'Ue".

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