Approvato il Decreto Sostegni, Draghi: "Più soldi a tutti, più velocemente possibile"

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Arrivato il via libera al decreto che distribuirà i 32 miliardi di extradeficit autorizzati dal Parlamento. "Questo decreto è una risposta significativa molto consistente alle povertà, al bisogno che hanno le imprese e ai lavoratori. È una risposta parziale ma il massimo che abbiamo potuto fare all'interno di questo stanziamento", spiega il premier. Fondi anche a vaccini, scuola e filiere. Trovata intesa sulla questione dello stralcio delle cartelle. Ora "non si chiedono soldi, si danno", sottolinea il premier

TUTTE LE MISURE - GLI AIUTI PER IMPRESE E LAVORATORI

È arrivato il via libera al decreto Sostegni con i nuovi aiuti per imprese e privati in difficoltà a causa della pandemia di coronavirus. Il consiglio dei ministri che ha dato l'ok al testo era stato inizialmente convocato per le 15 a Palazzo Chigi, poi è slittato ed è iniziato solo verso le 18.30.  “I capisaldi sono sostegno alle imprese, sostegno al lavoro e lotta alla povertà. L’obiettivo è dare più soldi a tutti e più velocemente possibile. Una operazione da 32 miliardi che è ancora parziale e sarà corretta con un nuovo scostamento ad Aprile”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa. "I pagamenti inizieranno l'8 aprile, per chi avrà fatto domanda. Se tutto va come previsto oggi, 11 miliardi entreranno nell'economia nel mese di aprile", ha annunciato il premier. L'ulteriore "scostamento non è stato quantificato, dobbiamo vedere come vanno l'economia e la campagna vaccinale - ha spiegato Draghi -. Alla fine al tavolo c'è stata la condivisione di un testo del decreto molto complesso, una esperienza molto soddisfacente. L'intervento fatto oggi è un primo passo". Ora "è necessario accompagnare le imprese e i lavoratori nel percorso di uscita dalla pandemia, questo è un anno in cui non si chiedono soldi, si danno soldi, verrà il momento di guardare al debito ma non è questo il momento, di pensare al Patto di stabilità", ha poi ribadito.

Misure per imprese e lavoratori

Ci sono sostegni per le imprese in difficoltà economica e proroga Cassa integrazione, risorse per l'acquisto di vaccini e farmaci ma anche interventi in favore degli enti territoriali. "Sulle imprese c'è una parte destinata al ristoro o indennizzo delle imprese che operano nella montagna, molte poste di questo decreto sono indirizzate al turismo e c'è un provvedimento molto importante per gli autonomi per tutti i lavoratori inclusi i lavoratori del settore agricolo, con decontribuzione da due miliardi e mezzo, abbiamo aggiunto un miliardo e mezzo", ha spiegato Draghi. Il primo capitolo del decreto Sostegni è dedicato alle imprese e prevede come misura principale "il contributo a fondo perduto per le partite Iva, una platea potenziale di 5,7 milioni di soggetti. L'agenzia delle Entrate stima che saranno 3 milioni i soggetti che riceveranno fondi, in media per 3.700 euro”, ha sottolineato il ministro dell'Economia Daniele Franco. 

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"Condono molto limitato, aiuterà lotta evasione"

Lo 'stralcio' delle cartelle prevede un importo contenuto di 5.000 euro "che corrisponde ad un netto di circa 2.500 euro tra interessi e sanzioni varie". E questo "permette all'amministrazione di perseguire la lotta all'evasione anche in modo più efficiente", ha detto il premier definendo la norma un 'condono' che però sarà limitato ad una piccola platea, sotto un certo reddito "e forse con minore disponibilità economica. Avrà impatti molto molto limitati". "E' chiaro che sulle cartelle lo Stato non ha più funzionato, uno Stato che ha permesso l'accumulo di milioni e milioni di cartelle che non si possono esigere: bisogna cambiare qualcosa". Non usa giri di parole il premier Mario Draghi per spiegare, in riferimento allo stralcio delle cartelle che è stato deciso, che nel decreto Sostegni ci sarà anche "una parte che prevede una modifica della riscossione, una piccola riforma della riscossione, del controllo e dello scarico" delle cartelle. "Senza - spiega - in un paio di anni avremmo avuto ancora milioni di cartelle da dover esigere". "E' difficilmente comprensibile che ci siano milioni e milioni di euro stanziati per lavori, con una lista che oramai abbia superato i 100 progetti e che ancora non si riesca a partire. Indubbiamente sono necessarie semplificazioni non credo cancellare il codice appalti", ha poi commentato.

"Mes? Con questi tassi interesse non è priorità"

"Durante le consultazioni preliminari mi è stato chiesto da molti partiti cosa pensassi del Mes, ho risposto che occorre anche in questo essere pragmatici: al momento il livello dei tassi di interessi è tale che prendere il Mes non è prioritario", ha sostenuto il presidente del Consiglio. In più "è essenzialmente investito nella sanità, quando avremo un piano sanità condiviso dal parlamento e dall'opinione pubblica allora ci chiederemo se vale la pena, prenderlo senza avere un piano può significare buttare via i soldi". "Verrà il momento di guardare al debito pubblico ma non è questo, in un'economia sostanzialmente in recessione - ha osservato Draghi -. Non è questo il momento di pensarci. Le regole del patto di stabilità verranno discusse ed è difficile che restino uguali: in Germania è stata avanzata una richiesta di debito, in Spagna e Francia anche".

Massimo Galli

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"500mila vaccini al giorno ad aprile"

"La campagna delle vaccinazioni ha subito un rallentamento ma non è stato disastroso. La disponibilità in futuro a vaccinarsi possiamo stimarlo nei prossimi giorni , pensiamo ad esempio alla vicenda Astrazeneca, credo che alla fine sarà la razionalità degli italiani a decidere. L'obiettivo è di arrivare a 500 mila dosi a metà aprile, siamo arrivati ora a 165 mila, a giugno contiamo di aumentare ancora". Lo afferma il premier Mario Draghi spiegando che si sta andando verso la massima capillarità dei siti vaccinali che si "conta di aumentare ancora". "Bisogna essere pratici, si cerca di stare insieme ma qui si tratta della salute, se il coordinamento europeo funziona bisogna seguirlo, se non funziona bisogna andare per conto proprio", ha poi aggiunto. "Per quel che mi riguarda la scuola sarà la prima a riaprire quando la situazione dei contagi lo permetterà. Sarà la prima attività a essere riaperta, riprendendo perlomeno la frequenza scolastica fino alla prima media". "Le Regioni vanno in ordine sparso e questo non va bene", ha quindi ammonito, parlando della campagna vaccinale contro il Covid in Italia: "Noi andiamo forte a livello nazionale ma le Regioni sono molto difformi, alcune arrivano al 25% e altre al 5%: sono difformi nei criteri e nella capacità di somministrare i vaccini".

"Sputnik? Pragmaticamente serve coordinamento Ue"

"Si tratta di affrontare una economia in stato emergenziale, il tempo delle grandi scelte economiche appartiene alla normalità e spero che arrivi presto ma ora non c'eè Il mancato rispetto degli accordi va punito e il coordinamento europeo è la prima strada da cercare sui vaccini . Se l'Ue prosegue su Sputnik bene sennò si procederà in un altro modo", ha affermato Draghi in conferenza stampa. "Con pragmatismo si deve cercare il coordinamento europeo, se non si riesce a mantenerlo si possono vedere altre strade", ha ancora detto facendo riferimento alle parole di Angela Merkel.

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Franco: "5 miliardi per vaccini e salute"

Il terzo pilastro del Decreto Sostegni prevede "quasi 5 miliardi su salute e sicurezza. La posta principale è per l'acquisto di vaccini e farmaci (2,8 miliardi), poi ci sono i fondi utilizzati per la logistica. C'è un intervento per creare un fondo per la produzione di vaccini in Italia una linea di azione dello sviluppo economico". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco parlando in Conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri. Per il lavoro e il contrasto alla povertà, altro pilastro, il decreto Sostegni prevede una spesa di 8 miliardi.

Orlando: "Misure importanti contro povertà"

Nel decreto Sostegni "ci sono misure di grande importanza per quanto attiene il lavoro e anche di grande significato per la povertà che è la questione che ci preoccupa e ci deve vedere più attenti nel corso dei prossimi mesi". Lo dice il ministro del Lavoro Andrea Orlando al termine del Cdm. Orlando ha confermato che è stato rifinanziato il Reddito di cittadinanza per un miliardo ed è stato rinnovato il Rem per tre mesi, visto che "purtroppo le persone con i requisiti sono in aumento".

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Aiuti a imprese-autonomi con calo 30%

I contributi a fondo perduto del nuovo decreto Sostegni arrivano alle imprese e ai titolari di partita Iva con fatturato fino a 10 milioni e con perdite del 30% nell'ammontare medio mensile del 2020 rispetto all'anno precedente. Le imprese potranno scegliere tra bonifico e credito d'imposta: gli aiuti saranno di minimo 1000 euro per le persone fisiche (2000 per le persone giuridiche) e massimo 150mila euro. Sono previste 5 fasce di ricavi con percentuali dei 'sostegni' differenziata che dal 60% per le più piccole al 20% per le più grandi.

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200 milioni ad attività in crisi, anche wedding

Previsti anche fondi per alcune filiere più colpite dalla crisi: un fondo da 200 milioni "da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite dall'emergenza Covid, incluse le imprese esercenti attività commerciali e ristorazione nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati". I fondi saranno distribuiti dalle Regioni. Previsti anche 200 milioni in più per il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura. 100 milioni andranno a coprire la cancellazione di fiere e congressi e altri 150 per le fiere internazionali.

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300 milioni a scuola

Il dl sostegni prevede 300 milioni per sostenere le istituzioni scolastiche nella gestione dell'emergenza sanitaria, sia per l'acquisto di strumenti e della predisposizione di servizi per la sicurezza di studenti e personale, sia nello sviluppo di attività per potenziare l'offerta formativa, il recupero della socialità, il consolidamento degli apprendimenti. Sono risorse che saranno gestite dal Ministero dell'Istruzione. "Il governo - dice il ministro Patrizio Bianchi - ha riconosciuto, dentro un provvedimento che mette in campo interventi dello Stato a favore della ripresa del Paese, l'importanza strategica della scuola".

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