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Crisi di governo, news. Incontro Conte-Mattarella. Passa lo scostamento di bilancio

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Terminato dopo 40 minuti il colloquio interlocutorio con il Presidente della Repubblica. Le forze che appoggiano Conte dettano la linea per i prossimi giorni. Ok da Camera e Senato alle coperture economiche per il dl Ristori. Nelle prossime ore incontro tra il centrodestra e il Capo dello Stato. Il segretario del Pd Zingaretti: "Ora è il momento di voltare pagina, rafforzare la forza parlamentare del governo"

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Polverini aderirà a Centro democratico di Tabacci

La deputata Renata Polverini, fuori da Forza Italia dopo il voto di fiducia al governo Conte, aderirà a Centro democratico di Bruno Tabacci. L'adesione alla componente del gruppo Misto non è ancora stata ufficializzata ma l'intenzione di Polverini è di seguire quella strada, viene riferito.
- di Redazione Sky TG24

Nencini: trattato per ministero? Mi viene da ridere

"Sul mio voto al Senato leggo interpretazioni sbagliate, sul voto sul filo di lana addirittura arzigogoli senza nessun fondamento. Voglio ringraziare tutti coloro, e sono tanti, che mi sono stati vicino in giornate davvero complicate, anche chi ha espresso opinioni diverse". Cosi' il senatore Riccardo Nencini, su Facebook. "Il ritardo - sostiene - è dipeso dal fatto che la segreteria del partito è durata diverse ore con strascichi altrettanto lunghi. La mia posizione era nota: astensione benevola in attesa di capire se le aperture del presidente Conte all'area socialista fossero davvero fondate. Leggo ricostruzioni fantasiose circa il voto in ritardo. Nencini ha trattato per un ministero. Mi viene da ridere. Proprio perché, per il protrarsi del dopo segreteria del partito, ho votato per ultimo, quando i voti a favore erano solo 154, il mio voto sarebbe servito a ben poco". 
- di Redazione Sky TG24

Gasparri: chi ha galleggiato ha fatto brutta fine

"Ieri hanno festeggiato lo scampato pericolo delle elezioni, si sono fatti i selfie per la 'festa dello stipendio': sono la super casta". Lo ha dichiarato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri intervenendo su Radio Crc. " I grillini - ha aggiunto - volevano aprire il Parlamento come una scatola di tonno e invece la stanno chiudendo dall'interno. Stanno accettando qualsiasi compromesso pur di non perdere la poltrona. L'unico obiettivo e' prendere lo stipendio". Rispetto agli scenari di Governo il senatore forzista ha affermato: "C'e' una precarietà totale, non ha maggioranza assoluta al Senato. Non penso possa andare avanti se pensiamo alle Commissioni o ai provvedimenti singoli. Siamo senza Governo. Berlusconi fu costretto a dimettersi su una misura meno importante con 309 voti di maggioranza e dopo quel voto fece un passo indietro. Conte è finito, potrà ammetterlo o meno. E' un incapace con un atteggiamento turpe: i morti di Covid meritano ben altro". "Chi ha praticato a destra o a sinistra il galleggiamento ha poi fatto una brutta fine" ha concluso.
- di Redazione Sky TG24

Casini: 'Conte faccia sforzo verso Renzi'

"Io ho citato una famosa frase di Moro ai gruppi parlamentari della Dc, cioè meglio sbagliare assieme che avere ragione da soli. Ora il conflitto tra Conte e Renzi è stato aspro, i toni sono stati a volte oltremisura, da parte di entrambi. Il tema e' questo, vogliamo restare imprigionati in questa contesa tra i due o cercare di andare oltre. Lo stesso Conte, che ha l'onere di recuperare il governo, si adoperi in uno sforzo supplementare. Io me lo auguro per la coalizione e per non fare un favore al sovranismo di Salvini e Meloni". Cosi' l'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini sul Messaggero, dove viene ricordato come abbia chiesto a Conte e Renzi di recuperare un 'filo comune per andare avanti assieme'. 
- di Redazione Sky TG24

Nencini: votato in ritardo perché lunga riunione Psi

"Leggo ricostruzioni fantasiose circa il voto in ritardo. Nencini ha trattato per un ministero. Mi viene da ridere. Proprio perché, per il protrarsi del dopo segreteria del partito, ho votato per ultimo, quando i voti a favore erano solo 154, il mio voto sarebbe servito a ben poco". Cosi' su Facebook Riccardo Nencini, senatore Psi, che ieri ha
votato 'in extremis' la fiducia al governo. "Sul mio voto al Senato leggo interpretazioni sbagliate, sul voto sul filo di lana addirittura arzigogoli senza nessun fondamento", aggiunge, "il ritardo e' dipeso dal fatto che la segreteria del partito è durata diverse". 
- di Redazione Sky TG24

Pizzarotti: crisi inspiegabile; non in nostro nome

"E' una crisi nata inspiegabilmente che possiamo definire cosi': non in nostro nome, non nell'interesse degli italiani": lo scrive il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, su Fb. Secondo l'ex M5S "c'e' un Paese reale che da un anno lotta con il coltello tra i denti per superare la crisi pandemica ed economica, penso il peggiore dei cataclismi di
questo millennio. Con loro ci sono i sindaci, che si barcamenano tra Dpcm, risposte ad emergenze sociali, crisi di lavoro e chiusure di imprese, bar, luoghi di cultura, teatri, musei, palestre e scuole. Tutte queste persone chiedono conto a noi sindaci, non a Roma". Poi oltre al Paese reale "oltre agli italiani e ai loro sindaci, c'e' la politica di
Palazzo:maggioranza e opposizione che litigano da settimane senza un reale perché". Il messaggio ai politici nazionali è netto: "datevi una mossa, immergetevi nel Paese reale, fatevi un bagno di realtà. Noi - conclude Pizzarotti - siamo pronti da mesi per lavorare alla ricostruzione dell'Italia e delle città. Datevi una mossa, perché state mostrando il volto peggiore della politica". 
- di Redazione Sky TG24

Salvini dopo fiducia: "Ci rivolgeremo a Mattarella. Voto cosa migliore"

Il leader della Lega, insieme a Giorgia Meloni, chiede comunque le elezioni dopo il "sì" del senato a Conte. Intervenendo in dichiarazione di voto, Salvini aveva dichiarato: “Una volta quelli che cambiavano casacca venivano chiamati volgari poltronari. Mettere in discussione un governo che ha fallito su tutto non è un diritto ma un dovere di ogni cittadino”. E rivolto al presidente del Consiglio Conte: “Ha fatto bene a combattere per quota 100 e opzione donna. Se l'Europa ci chiede di abolirle deve dire di no”. Leggi di più
- di Redazione Sky TG24

Crisi di governo: cosa succede adesso

Dopo aver ottenuto il disco verde alla Camera, il Presidente del Consiglio ha incassato la fiducia anche al Senato con 156 voti favorevoli. I numeri per il governo a Palazzo Madama restano però molto stretti e non blindano la maggioranza assoluta a 161. Ecco come il presidente del Consiglio intende trovare nuovi rinforzi e quali sono i tempi. L'APPROFONDIMENTO
- di Redazione Sky TG24

L'appello di Franceschini: "Moderati ed europeisti si uniscano a noi"

Intervistato da Repubblica, il ministro ai Beni culturali commenta il voto al Senato con cui il premier ha incassato la fiducia: "Una crisi sarebbe stata un salto nel buio per l'Italia". Ma ricorda: quello di palazzo Madama va visto come "un punto di partenza". Ora l'obiettivo è "allargare la maggioranza a tutti i moderati che stanno con grande disagio in una alleanza a guida Salvini e Meloni, per sostenere una linea europeista e approvare una legge proporzionale che liberi il Paese da alleanze forzate". Leggi qui
- di Redazione Sky TG24

Chi sono i senatori "volenterosi" che hanno salvato Conte

Due fuoriusciti del M5s, due "ribelli" di Forza Italia, ma anche il socialista Tommaso Nencini e Tommaso Cerno, che lascia Italia Viva per rientrare nel Pd: ecco i cosiddetti responsabili che hanno deciso di votare sì alla fiducia al governo al Senato. L'approfondimento
- di Redazione Sky TG24

Ruffino (FI): sopravvive su spalle di Zingaretti

"Il voto del Senato è stato di una chiarezza spietata: il governo va avanti con un filo di gas residuo in attesa di uno show down soltanto rinviato. Il quadro politico emerso al termine di due giornate politiche surreali fotografa il segretario del Pd Nicola Zingaretti nel ruolo del Cireneo, di chi deve caricarsi la croce per tenere in piedi quello che in piedi non sta piu'. Il governo esce dal dibattito parlamentare piu' debole di come vi è entrato. E la debolezza numerica e' soltanto la manifestazione di una piu' grave debolezza politica. Al presidente della Repubblica non servono suggerimenti o consigli. Mattarella ha tutti gli strumenti per verificare che cosa è cambiato nel quadro politico e sa meglio di tutti se e quali determinazioni assumere". Lo dichiara in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia. 
- di Redazione Sky TG24

Ronzulli (FI): è vittoria di Pirro, non ha numeri

"Ieri il governo ha ottenuto una vittoria di Pirro. Ha raggiunto faticosamente solo la maggioranza semplice, nonostante i voti dei senatori a vita. Non hanno i numeri per governare e senza l'atteggiamento responsabile dell'opposizione non potrebbero approvare neanche lo scostamento di bilancio, necessario per rispondere alle esigenze degli italiani che sono sempre piu' in difficoltà". Lo dice Licia Ronzulli di Fi. "La maggioranza, dunque,- ha aggiunto - ha ben poco di cui bearsi, non sara' facile per loro andare avanti cosi', non e' immaginabile governare un Paese pallottoliere alla mano e il rischio e' che a rimetterci siano ancora una volta i cittadini. Di certo da Forza Italia non arriverà mai alcun sostegno a nessun governo di sinistra. Non saranno due defezioni a mettere in discussione il nostro essere convintamente all'opposizione".
- di Redazione Sky TG24

Mulé: appello a moderati e' disarmante

"Non esistono maggioranze psicologiche ma esistono maggioranze assolute senza le quali non si può governare un Paese. E il governo questa maggioranza assoluta non ce l'ha, chiederà difatti all'opposizione di votare lo scostamento di bilancio. In tre aggettivi quello che è successo ieri è stato "sfacciato, tragico, penoso" e se gia' di prima mattina un ministro come Franceschini invece di occuparsi dei settori colpiti dalla crisi lancia dalle pagine di  Repubblica l'ennesimo appello ai moderati davvero è disarmante. Lo chiariamo una volta per tutte: mai sosterremo il governo del reddito di cittadinanza, dei banchi a rotelle, del 'no' alle grandi opere, del fallimento di interi settori commerciali e produttivi, della patrimoniale, del blocco degli sfratti, del giustizialismo 'a' la carte'." Cosi' Giorgio Mule', deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, intervenendo ad Agora'.
- di Redazione Sky TG24

Faraone (Iv): riformismo con Razzi e Scilipoti 3.0?

"Conte continua a non fare politica e a non comprendere che sta portando il Paese nella palude. Una persona che ha intenzione di costruire quel progetto politico europeista e riformista a cui ha fatto riferimento nel suo intervento, avrebbe dovuto fare tutt'altro che rivolgersi agli Scilipoti e Razzi 3.0. Io mi sarei aspettato un'azione rivolta alla Bonino, o che chiamasse Calenda invece di farlo chiamare da Mastella. O che telefonasse a noi di IV per capire quali sono le cose che non sono andate fino ad ora, invece di pensarci in vendita. E' da mesi che combattiamo per cambiare il corso di un governo che si è dimostrato molto limitato quando serviva un rilancio. Ieri è esplosa una crisi che era gia' palese, mi dispiace che anche il PD non stia esercitando la sua funzione". Cosi' il capogruppo di Italia viva al Senato, Davide Faraone, a Omnibus. 
- di Redazione Sky TG24

Calenda: ieri macabra commedia e Renzi incomprensibile

"Quando tra qualche mese guarderemo a ciò che è accaduto in Parlamento e lo compareremo con la gravità della situazione del Paese capiremo che ieri è andata in scena una macabra commedia, una giornata di ordinaria follia che segue mesi di altrettanta follia". Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, ospite di 'Mattino5'. "Trovo incomprensibile il comportamento avuto ieri da Renzi: ha danneggiato un Governo che ha fatto nascere, considera Conte come il male assoluto ma alla fine si astiene", ha aggiunto l'ex ministro dello Sviluppo. Per Calenda "questa vicenda è un fallimento tanto per il Partito democratico quanto per Forza Italia perché entrambi dimenticano che in Europa liberali, socialisti e verdi, governano già insieme e tagliano le forze estremiste. All'Italia servirebbe un governo come quello che c'è a Bruxelles ma non sara' possibile perché saremo in balia delle onde di Renzi e di Ciampolillo, uno che prese la residenza su un albero...".  
- di Redazione Sky TG24

Bellanova: poca cosa i voti raccattati

"I voti presi da Conte? Mi paiono poca cosa. Pensare di aver vinto con 156 voti, alcuni dei quali raccattati con contrattazioni poco qualificabili e tre senatori a vita. Le sorti delle istituzioni mi sembrano poco solide". Cosi' l'ex ministro di Iv Teresa Bellanova a Radio Capital. "Non sento - afferma - di essere la responsabile della crisi, sono stata solo responsabile verso il Paese. Quando ho capito di non poter piu' svolgere il mio lavoro, mi sono dimessa. Sarei rimasta a fare tappezzeria. Fare il ministro porta onori e oneri, quando e' diventato solo un onore senza poter incidere ho capito che quello non era più il mio posto". Per l'ex ministro, "Conte si è molto affezionato al suo ruolo e alla sua centralità e ha tolto spazio al ruolo del Parlamento. Basta vedere quanti decreti e quanti Dpcm sono stati fatti. Non ci si può sostituire alle sedi parlamentari". 
- di Redazione Sky TG24

Lavoro: Landini, necessaria proroga blocco dei licenziamenti


Il blocco dei licenziamenti "va prorogato" oltre il 31 marzo, "è una necessita'" e bisogna procedere con la riforma "decisiva" degli ammortizzatori sociali: questi due temi su cui "dare immediatamente una risposta". Lo ha affermato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ospite di Agora' su Rai3. "Il blocco dei licenziamenti non è la soluzione di tutti i problemi, ma è necessario in questa fase - ha rimarcato -. Il problema oggi è anche quello di riformare gli ammortizzatori sociali andando verso un sistema universale, bisogna far partire gli investimenti e avviare subito il confronto di merito sul Recovery plan. Questo è un lavoro da fare da domani" con il governo, ha detto rimarcando la necessità di "coinvolgere le parti sociali".
- di Redazione Sky TG24

Fedriga: per centrodestra la prima scelta resta il voto

"La nostra prima scelta è il voto". Cosi' Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, a Radio 24. Spetterà poi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, verificare, in caso di consultazioni per un nuovo governo, "se esiste un'altra maggioranza parlamentare, altrimenti - secondo Fedriga - si va al voto". "Penso - ha aggiunto Fedriga riferendosi al centrodestra - che una maggioranza parlamentare, se ci fosse non passando per le urne, debba essere formata", composta "da gruppi politici in modo coordinato, coeso e con una linea politica comune in appoggio al governo". Secondo il governatore del Fvg, "non si possono andare a raccattare parlamentari da una parte all'altra con idee opposte. Dentro questa maggioranza c'è di tutto" e in ogni caso - ha concluso - "non c'e' maggioranza assoluta al Senato". 
- di Redazione Sky TG24

Polverini aderirà a Centro Democratico

Renata Polverini, la ex deputata di Forza Italia che ha votato per la fiducia al governo Conte, si accinge ad aderire a Centro democratico, la formazione di Bruno Tabacci. L'adesione alla componente del gruppo misto verrà comunicata a breve.
- di Redazione Sky TG24

Fedriga: "Crisi porta danni molto importanti per Paese"

Sembra che questa crisi porti un danno molto importante al Paese". Cosi' Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, a Radio 24. "Se qualcuno crede di poter governare un Paese in un momento di pandemia con i numeri di ieri del Senato mi sembra sia molto lontano dalla realtà - ha aggiunto il governatore -. Ieri non si sono raggiunti i 161 voti, ma dei 156 presi ci sono 3 senatori a vita, due usciti da Forza Italia e due arrivati all'ultimo, trascinati dentro l'aula, tra cui Ciampolillo che continua a dire di ogni colore contro M5s, Pd e Conte". Per Fedriga "la maggioranza non c'è, non è assoluta del M5s e Pd. Sono preoccupato soprattutto da cittadino. Se questo governo può fare delle scelte strategiche o no? Ho dubbi", ha concluso.
- di Daniele Troilo