Crisi governo, alla Camera passa la fiducia a Conte con 321 sì. Ora il voto al Senato

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L'esecutivo passa il primo scoglio a Montecitorio, 259 i "no". Nelle prossime ore la votazione a Palazzo Madama. Il presidente del Consiglio si appella alle forze europeiste. Poco prima di entrare a Montecitorio: "La situazione non è affatto semplice, speriamo di uscirne. Credo nei parlamentari e nel Paese". Pd e M5s chiudono all'ipotesi di riportare IV nella maggioranza. Renzi si dice pronto a discutere "con chiunque"

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Gasparri; "Da Fi sicuro nessun voto, i Sì saranno 153"

Al Senato domani Conte "non avrà la maggioranza assoluta, potrebbe arrivare a quota 153" voti a favore e nessun voto da Forza Italia: "ne sono sicurissimo". L'ha detto il senatore azzurro Maurizio Gasparri a Un Giorno da
Pecora su Rai Radio1 "Dai miei calcoli sono a quota 153: compresa la Cattaneo la maggioranza avrebbe 135 voti, poi si sono Martelli, Ciampolillo e Drago che sono incerti. Dal Misto io gliene attribuisco 17 e con Monti arriviamo a 152. Con la Segre siamo a 153. Dopodiché ai 153 Conte avrebbe agevolmente aggiunto il voto di Nencini, che si voleva portare altri 3 o 4 renziani. Con questi si arrivava ai famosi 157-158 voti.Ma cosa si è inventato Renzi? Ha detto mi astengo. L'ha detto quando ha visto che i suoi si sfilavano. Ormai al Senato l'astensione non è più equiparata a un voto contro, quindi si abbassa il numero dei votanti a circa 300", ha fatto notare Gasparri che rispetto ai senatori a vita dice: "Napolitano non credo che partecipi. Rubbia e Piano non vengono mai. Quindi i voti saranno 153 con Segre". 
- di Daniele Troilo

Ronzulli (FI): Conte parla di dignità ma racimola voti

"Il presidente del Consiglio ha avuto il coraggio di parlare di dignità e nobiltà della politica, mentre tenta in tutti i modi di racimolare i voti necessari a restare a Palazzo Chigi. Non c'è nulla di nobile e men che meno di dignitoso in questa sua affannosa ricerca, pallottoliere alla mano, in cui non mancano ammiccamenti, caduto nel vuoto, al centrodestra. Nell'intervento a Montecitorio ha elencato tutta una serie di interventi mai realizzati e ha lanciato regalie a chi gli voterà la fiducia. Più che un presidente del Consiglio sembrava un piazzista, d'altronde pur di restare al proprio posto, Conte si è appellato davvero a tutto e tutti, passando da espressione di un movimento originariamente anti casta a emblema delle prassi più becere della prima Repubblica". Così la vicecapogruppo FI al Senato Licia Ronzulli. 
- di Redazione Sky TG24

Bergamini (FI): patrimoniale? FI non lo permetterà

"Chiunque siano i responsabili e ovunque siano nascosti, sappiano che il nuovo governo Conte riproporrà la patrimoniale. Lo ha messo nero su bianco Fratoianni alla
Camera dei Deputati". Cosi' Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia. "A chi ha già perso molto con la crisi economica, con la patrimoniale toglieranno anche quel poco che rimane. Forza Italia con il presidente Berlusconi non lo permetterà. Difendere le proprietà e i risparmi degli italiani, soprattutto in una fase di grande emergenza come quella che stiamo vivendo, è un imperativo", conclude. 
- di Redazione Sky TG24

Zoffili (Lega): Conte dimentica immigrazione 

"Nonostante il fatto che, a causa della politica dei 'porti aperti' attuata dal suo governo, nell'ultimo anno sia più che triplicato il numero di immigrati irregolari sbarcati nel nostro Paese, l'ex avvocato del popolo nell'odierno discorso autocelebrativo alla Camera si è completamente scordato di affrontare il problema". Così Eugenio Zoffili, deputato della Lega e Presidente del Comitato Bicamerale di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol e di controllo e vigilanza in materia di immigrazione. "Nonostante, fin dal suo annuncio, la scellerata sostituzione dei Decreti Sicurezza di Matteo Salvini con il Decreto clandestini abbia spinto a un'impennata delle partenze dal Nordafrica rimettendo in moto il business dell'accoglienza, non ho sentito nessun accenno alla questione in quello che per il bene dell'Italia e degli italiani mi auguro sia l'ultimo discorso da Presidente del Consiglio di Giuseppe Conte. I cittadini sono sconcertati e preoccupati per regole che cambiano da un giorno all'altro, le aziende chiudono, gli imprenditori e i dipendenti sono disperati, i ristori sono in ritardo ma le tasse devono essere pagate, nonostante tutto ciò continuiamo a spendere milioni di euro per mantenere i migranti sulle navi quarantena o in strutture inadeguate dalle quali fuggono", conclude.
- di Redazione Sky TG24

Crisi di governo, leader categorie Cgil: non fermare il Paese

La crisi di governo non deve fermare il Paese. Lo sostengono i segretari generali delle categorie della Cgil, che hanno espresso il loro pensiero sulla piattaforma del sindacato Collettiva. "In piena emergenza pandemica la crisi di governo - afferma la leader della Fiom Francesca Re David - è totalmente estranea ai problemi reali delle persone e del Paese. E' opportuno che questo governo vada avanti, anche perché non sembrano esserci le condizioni per dare tempo e spazio ad altro. L'incertezza politica non dovrebbe bloccare il lavoro dei tanti tavoli tecnici sulle principali vertenze italiane, come l'ex Ilva ad esempio, mentre invece si rischia di seppellire definitivamente ogni speranza di confronto sul Recovery Fund". 
- di Redazione Sky TG24

Ronzulli (Forza Italia): nobiltà Conte? Cerca voti per sua poltrona

"Il Presidente del Consiglio ha avuto il coraggio di parlare di dignità e nobiltà della politica, mentre tenta in tutti i modi di racimolare i voti necessari a restare a Palazzo Chigi. Non c'è nulla di nobile e men che meno di dignitoso in questa sua affannosa ricerca, pallottoliere alla mano, in cui non mancano ammiccamenti, caduti nel vuoto, al centrodestra. Nell'intervento a Montecitorio ha elencato tutta una serie di interventi mai realizzati e ha lanciato regalie a chi gli voterà la fiducia. Più che un Presidente del Consiglio sembrava un piazzista, d'altronde pur di restare al proprio posto, Conte si è appellato davvero a tutto e tutti, passando da espressione di un movimento originariamente anti casta a emblema delle prassi più becere della prima Repubblica". Così, in una nota, la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli.
- di Redazione Sky TG24

Sili (Cambiamo!): no alla fiducia

"Nonostante il rispetto per le Istituzioni e per questo governo non possiamo chiudere gli occhi sui risultati davvero mediocri fin qui raggiunti: per questo annuncio che voteremo contro la fiducia". Lo dice nell'Aula della Camera Giorgio Sili di Cambiamo! nel dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio.
- di Redazione Sky TG24

Ceccanti: apertura europeista contro sovranisti

"Nel momento in cui, dopo la replica del Presidente del Consiglio, ciascuno di noi sarà chiamato a votare nella forma più solenne, quella prevista per le votazioni fiduciarie, passando sotto la tribuna e dichiarando la scelta ad alta voce, non sarà in questione un giudizio su singole politiche, sulla figura del Presidente del consiglio, su singoli partiti. Sarà la scelta tra due campi ben distinti e non conciliabili, l'area dell'apertura, dell'adesione convinta all'Unione europea, un'adesione che l'ha fatta anche cambiare in profondità, e quella della chiusura, della messa in discussione di un imprescindibile ancoraggio costituzionale". così Stefano Ceccanti del Pd. "Non basta il dissenso su singoli punti a giustificare una crisi incomprensibile perché sproporzionata. Per questo si tratta di dire ad alta voce un Sì convinto, contribuendo all'unico quorum che esiste, quello per il quale i Sì superino i no, mentre le astensioni non contano", conclude.
- di Redazione Sky TG24

Zoffili (Lega): discorso Conte autocelebrativo

"Nonostante il fatto che, a causa della politica dei 'porti aperti' attuata dal suo governo, nell'ultimo anno sia piu' che triplicato il numero di immigrati irregolari sbarcati nel nostro Paese, l'ex avvocato del popolo nell'odierno discorso autocelebrativo alla Camera si e' completamente scordato di affrontare il problema". Così Eugenio Zoffili, deputato della Lega e presidente del Comitato Bicamerale di
controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen. 
 
- di Redazione Sky TG24

D'Attis (Forza Italia): discorso Conte "groviera", pieno di buchi

"Un discorso groviera. Quello del Presidente del Consiglio nell'Aula di Montecitorio è stato un discorso pieno di buchi. Tra questi, forse quello più eclatante, ha riguardato i ristori per gli autonomi e commercianti. Categorie rese fragili dalle scelte di un governo timido e schizofrenico. Il bazooka promesso ha sparato a salve. Dei 400 miliardi di euro che dovevano essere 'sparati', ne sono stati distribuiti solo circa 130. Un'inerzia rispetto al reale fabbisogno della nostra economia che potrà 'riveder le stelle' solo con una coraggiosa e indispensabile rimodulazione delle politiche economiche, innanzitutto incentrate su un sostanzioso abbattimento delle tasse, che solo un governo competente, autorevole e di centrodestra sarà in grado di fare". Lo afferma, in una nota, il deputato di Forza Italia, Mauro D'Attis.
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Italia Viva verso astensione ma c'è chi propone No. Renzi: compatti

Iv va verso la conferma dell'astensione alla Camera ma qualcuno tra i deputati si sarebbe detto tentato dal No alle comunicazioni del premier. E' quanto emerge dalle fila di Iv, dopo il discorso di Giuseppe Conte in Aula. A quanto si apprende, il dibattito sarebbe emerso anche nella chat dei parlamentari renziani ma ad ora sarebbe prevalente - e dovrebbe essere confermata - la linea dell'astensione, mentre nessuno si sarebbe ad ora apertamente smarcato annunciando il Sì. Matteo Renzi sarebbe intervenuto nella chat, scrivendo: "Ragazzi, non reagire alle provocazioni: manteniamoci compatti". Alle 15 è prevista una riunione del gruppo.
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Alle 15:30 previsto Cdm per ok fiducia a Conte

Alle ore 15:30, a quanto si apprende, è previsto un Cdm "tecnico" per autorizzare la fiducia sulle comunicazioni del presidente Giuseppe Conte. La riunione si terrà a Montecitorio.
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Ceccanti (Pd): sì alla fiducia, è scelta campo europeista

"Nel momento in cui, dopo la replica del Presidente del Consiglio, ciascuno di noi sara' chiamato a votare nella forma più solenne, quella prevista per le votazioni fiduciarie, passando sotto la tribuna e dichiarando la scelta ad alta voce, non sara' in questione un giudizio su singole politiche, sulla figura del Presidente del consiglio, su singoli partiti". Lo dichiara il deputato Pd, Stefano Ceccanti. "Sarà la scelta tra due campi ben distinti e non conciliabili, l'area dell'apertura, dell'adesione convinta all'Unione europea, un'adesione che l'ha fatta anche cambiare in profondità, e quella della chiusura, della messa in discussione di un imprescindibile ancoraggio costituzionale. Non basta il dissenso su singoli punti a giustificare una crisi incomprensibile perché sproporzionata. Per questo si tratta di dire ad alta voce un Sì convinto, contribuendo all'unico quorum che esiste, quello per il quale i sì superino i no, mentre le astensioni non contano", aggiunge Ceccanti.
 
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Crimi (M5s): pieno sostegno a Conte,ora rinnovato patto governo

"Pieno sostegno al presidente Conte, l'Italia ha bisogno di una guida e di risposte ed è ciò che intendiamo continuare a fare, attraverso un rinnovato patto di governo. Non ci voltiamo indietro, andiamo oltre e torniamo a correre". Lo dichiara il capo politico M5S Vito Crimi.
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Lamberto Dini: Conte domani non avrà maggioranza

"Domani Conte non avrà la maggioranza, lui vuole rimanere per soddisfare la sua vanità, se avesse un po' di dignità, se i voti al Senato fossero meno di 155 dovrebbe presentare le sue dimissioni al Colle. Ha perso una parte della sua maggioranza, non può sostituirli con questi voltagabbana altrimenti avremmo un governo peggiore di quello attuale". Cosi' a 'Un Giorno da Pecora', su Rai Radio1, l'ex premier e più volte ministro Lamberto Dini. "Conte cerca di raccattare persone di idee diverse in cambio di posti di governo, e io questo non l'ho mai fatto. Questo governo è debole e non sta facendo il bene del Paese, dovrebbe accorgersene anche il presidente della Repubblica", ha concluso Dini. 
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Carfagna (Forza Italia): Conte divide Italia tra buoni e cattivi

"La scelta di Giuseppe Conte, in un momento così drammatico, di escludere ogni accenno autocritico dal suo intervento alla Camera lascia stupefatti: è ovvio a tutti che se la maggioranza è in crisi lo si deve anche al reiterato rifiuto del governo di dipanare i nodi che si aggrovigliano non da giorni ma da mesi. L'altro punto che evidenzia una scarsa comprensione della tragicità del momento che sta vivendo il Paese è il tentativo di dividerlo tra buoni e cattivi: buoni sono tutti coloro che sostengono il governo o che potrebbero farlo nelle imminenti votazioni, cattivi e antipatriottici tutti gli altri. Ci aspettavamo finalmente da questo governo e dal suo capo un discorso alto, di prospettiva, che indicasse una strada per andare oltre la semplice sopravvivenza di un esecutivo, abbiamo avuto invece un appello di basso profilo ai cosiddetti 'volenterosi' di turno. Magari questo governo ce la farà, di sicuro su queste basi è difficile che ce la facciano l'Italia e gli italiani". Lo dichiara Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.
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Scalfarotto (Iv): dimissioni difficili ma andavano date

"Buongiorno signor presidente, dimettersi da un incarico di governo è una delle esperienza più difficili, dolorose e complesse che possano capitare a una persona. Non si tratta di perdere le insegne del potere o di uno status, ma rinunciare all'onore più alto che può avere un cittadino". Questo l'incipt dell'intervento di Ivan Scalfarotto, deputato di Italia viva e sottosegretario agli Esteri che si è dimesso dal governo, nel dibattito in Aula dopo le comunicazioni del premier Conte. E ha aggiunto: "E' una decisione presa con grande sofferenza e meditazione e si riflette molto sul momento in cui si fa. Alcuni hanno detto che non era il momento per farlo. Io la penso in modo opposto: la nostra coscienza ci richiede di essere all'altezza del giuramento fatto e di servire in modo esclusivo la nazione".
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Scalfarotto (Italia Viva): senza di noi mancherà motorino riformista

"Noi le abbiamo chiesto un governo migliore e lei ha iniziato a lavorare per un governo peggiore, con un'altra maggioranza sarà più povero dal punto di vista aritmetico e politicamente, perché mancherà quel motorino riformista che siamo stati noi". Così Ivan Scalfarotto, deputato di Italia viva e sottosegretario agli Esteri che si è dimesso dal governo, intervenendo in Aula dopo le comunicazioni del premier Conte.
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De Falco, (Misto): domani potrei votare fiducia se...

"Il mio voto di domani? Aspetto di ascoltarlo al Senato". Gregorio De Falco non scopre del tutto le carte e, a Rai Radio1 per Un Giorno da Pecora, osserva, dopo il discorso alla Camera, che se domani Conte "unisse a questo discorso qualcosa che riguarda i tamponi e l'atteggiamento operativo di soccorso, rispetto alla sanità, verso gli italiani, lo valuterei con ancora maggiore attenzione". "Quello di oggi - annota il senatore ex M5s ora nel Misto - è stato un intervento politico. Personalmente avrei preferito
qualche considerazione in più verso l'avversario, Renzi. Insomma, De Falco domani voterebbe la fiducia "se ci sarà - dice ancora a chi lo intervista - un minimo cenno alla battaglia contro il virus, un po' di attenzione". 
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Leu: no alternativa a questa maggioranza

"Non ho condiviso alcune scelte di questo Governo, molte altre invece le difendo. Ma sono sempre più convinto che non c'è alternativa a questa maggioranza per affrontare le sfide che abbiamo davanti a noi. Per questo oggi voterò convintamente la fiducia". Lo scrive su Twitter il deputato di Leu Erasmo Palazzotto. 
 
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