Fisco, Meloni: “La detrazione per il coniuge a carico vada a quello che non lavora”

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Nel corso di un'intervista a Donna Moderna, la premier ha affrontato la questione della violenza di genere e della sicurezza delle donne nei luoghi pubblici. "Abbiamo raddoppiato le risorse, anche per i centri antiviolenza", ha precisato Meloni, secondo cui "c'è una incidenza maggiore, purtroppo, nei casi di violenza sessuale, da parte di persone immigrate” arrivate “illegalmente"

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“Io penso che le risorse della detrazione per il coniuge a carico non debbano andare al coniuge che lavora, ma al coniuge a carico”. A dirlo è stata la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso di un'intervista a Donna Moderna, parlando delle possibili azioni del governo per promuovere il lavoro delle donne. "Una cosa banale, che non cambia la vita di nessuno, però è un messaggio, un principio: non dipendere", ha proseguito la premier. Meloni ha poi affrontato anche il tema della violenza di genere, sottolineando che “abbiamo raddoppiato le risorse, anche per i centri antiviolenza, certo poi le risorse non bastano mai, ma cercheremo di fare sforzi ulteriori. Mi sembra oltretutto che siano soldi ben spesi, che consentono" ai centri "di essere più efficaci", anche di fronte alla constatazione che "molte più donne chiamano”.

Violenza sulle donne, Meloni: “Il governo ha cercato di dare segnali chiari”

"Gli strumenti quando ci sono e vengono conosciuti funzionano", ha aggiunto la presidente del Consiglio, ricordando la campagna di informazione messa in campo e che sta dando "i suoi risultati". "Speriamo di riuscire a fare sempre di più", al netto della situazione dei conti pubblici "che in Italia c'è, ma il governo ha cercato di dare segnali chiari" sulla battaglia anti-violenza. Per quanto riguarda la tempistica per rendere disponibili le risorse, "noi su questo possiamo fare soprattutto moral suasion, poi siamo soprattutto quelli che le risorse devono metterle" e "vediamo se si può lavorare per semplificare".

Meloni: “C'è maggiore incidenza degli immigrati negli stupri”

Nel corso dell'intervista, la premier Meloni ha parlato anche del tema della sicurezza delle donne nei luoghi pubblici, che "soprattutto nelle nostre città, è sempre più evidente". "Noi abbiamo dato dei segnali molto importanti” attraverso “le assunzioni nelle forze dell'ordine", con i reati "che servono per combattere l'insicurezza dilagante nelle nostre città". A questo si aggiunge, secondo Meloni, "il tema del contrasto all'immigrazione illegale di massa, una delle materie su cui il governo si spende di più". "Adesso verrò definita razzista, ma c'è una incidenza maggiore, purtroppo, nei casi di violenza sessuale, da parte di persone immigrate”, arrivate “illegalmente, perché quando non hai niente si produce una degenerazione che può portare da ogni parte", ha precisato la premier. "C'è un lavoro qui che è soprattutto securitario, la dimensione culturale c'entra di meno. Bisogna garantire la presenza delle forze dell'ordine, garantire che ci siano i reati, garantire che quando qualcuno commette un reato paghi per quel reato, che eè un altro tema che abbiamo in Italia", ha sottolineato ancora Meloni.

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