Morra: "Malattia Santelli era nota, Calabria ha i politici che merita". Scoppia polemica

Politica

Polemica attorno alle dichiarazioni del presidente della Commissione parlamentare antimafia, che a Radio Capital attacca sull'arresto di Tallini e rincara la dose sulla morte della presidente. Il centrodestra chiede le dimissioni, il M5S prende le distanze


Fulminea e bipartisan: sul presidente della commissione Antimafia Nicola Morra si abbatte una tempesta politica senza precedenti negli ultimi mesi. Le frasi del senatore M5S su Jole Santelli e sul voto dei calabresi innescano la rivolta del centrodestra, l'ira di Italia Viva, lo sdegno del Pd e perfino la presa di distanza del suo partito. La situzione della Calabria, che dopo la morte della presidente Jole Santelli attraversa una fase di caos totale in attesa delle elezioni rinviate a marzo, è quindi al centro di una nuova polemica. "Domenico Tallini è stato il più votato nel collegio di Catanzaro, se non il più votato in Calabria - ha detto Morra sull'arresto del presidente del Consiglio regionale -. È la dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita". 

 

"Santelli? Si sapeva che era malata"

Parole che colpiscono duramente una regione già alle prese con un commissariamento della Sanità complicatissimo, che ha portato a tre commissari diversi nel giro di pochi giorni.  "Il mio è un rimprovero", ha rincarato la dose Morra, che non si è fermato a Tallini: "Sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la presidente della Calabria, Jole Santelli, fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Santelli, politicamente c'era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev'essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perchè sei grande e grosso". 

 

Il centrodestra chiede le dimissioni di Morra

E sono proprio le parole su Jole Santelli ad aver suscitato lo sdegno del centrodestra. "Le parole del presidente della commissione parlamentare Antimafia, Morra, su Jole Santelli sono indegne. E rappresentano un'offesa per tutti i malati oncologici. Non gli restano che le dimissioni", ha detto il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani. Meno diplomatico Matteo Salvini: "Parole vomitevoli. Chiedo le immediate dimissioni di questo deficiente. Sbaglio?", ha attaccato il leader della Lega dedicando "un pensiero per la cara Jole Santelli".

 

Anche il M5s prende le distanze

Col passare delle ore, Morra perde anche il sostegno del M5S. Prima Luigi Gallo, poi Giorgio Trizzino, infine il capogruppo alla Camera Davide Crippa parlano di parole "inaccettabili". Su Twitter, l'hashtag #Morradimettiti è il trending topic del giorno. E, a metà pomeriggio, il M5S prende ufficialmente le distanze. "Le sue affermazioni non rispecchiano il nostro pensiero", si legge in una nota. 

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Morra, attacco sul nulla. Taglia-e-cuci non verità

Morra si è difeso definendo su Facebook "un taglia e cuci" quello subito e riprotando la fonte integrale. "Nel giorno in cui Domenico Tallini, di Forza Italia, viene arrestato per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso, per un business che la 'ndrangheta ha fatto nell'ambito della Sanità, infatti era stato messo nella lista degli impresentabili, guarda caso parte un attacco nei miei confronti, basato sul nulla", ha scritto Morra. "Ho parlato di dati di fatto. Se poi qualcuno vuole fare il taglia e cuci come fosse il vestito di Arlecchino faccia pure, ma non è informazione, non è giornalismo, non è verità".

Il Vice Presidente Conferenza Rettori Universita Italiane, Eugenio Gaudio, durante la conferenza dal titolo "Tecnologie del mare e linnovazione che parla italiano" presso la Farnesina, Roma, 27 giugno 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

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Le scuse di Morra

A distanza di qualche ora, però, Morra ha deciso di scusarsi: "Chiedo scusa alle persone che si sono sentite offese o colpite da parole che sono state volutamente tagliate e cucite per far intendere ciò che il sottoscritto non ha mai pensato. Io mi batto per una sanità pubblica universale che intervenga per chi è piu' debole e chi è

piu' debole e' il malato. Io rifiuto qualunque accusa di insensibilità". "Da parte mia c'è sempre stato il massimo rispetto per chi vive la condizione della malattia. Io ho semplicemente ricordato come l'elettorato debba essere pienamente responsabile delle proprie scelte - ha aggiunto - Perché ciò che avvenga è necessaria un'informazione totale". 

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