Sanità Calabria, Gaudio si dimette da commissario: "Motivi personali"

Cronaca
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A un solo giorno dalla nomina del governo, l'ex rettore della Sapienza fa sapere: "Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare".  Spirlì: "Speranza si dimetta". Gino Strada ribadisce: "Non è arrivata nessuna proposta formale". Speranza chiede di risolvere in fretta la questione

Il neo commissario alla Sanità in Calabria, Eugenio Gaudio, ha già rinunciato al suo incarico. La notizia arriva solo un giorno dopo l'annuncio della sua nomina da parte del governo. Lo ha detto a Repubblica lo stesso ex rettore de La Sapienza spiegando che alla base di questa decisione ci sono "motivi personali". “Mia moglie - ha spiegato - non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare". Dura la reazione delle opposizioni: "Dopo Gaudio se ne vada Speranza", afferma il leader della Lega Matteo Salvini. Per Forza Italia in Calabria c'è "un caos inaccettabile, si ponga subito fine al commissariamento". Il governatore facente funzione Spirlì: "Momento di imbarazzo, Speranza deve dimettersi". Mentre Gino Strada ribadisce di "non aver avuto nessuna proposta formale". In serata, il ministro Speranza riferisce di aver approvato "un decreto ad hoc" per la regione.

Ministro Speranza: "Individuare immediatamente una figura"

"Abbiamo approvato un decreto ad hoc per la sanità calabrese e ci sono finalmente strumenti che consentono di velocizzare la spesa di risorse, ma ora è necessario parlarsi in queste ore e individuare immediatamente una figura per la Calabria". Così il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto in serata a Carta Bianca su Rai 3. "Zuccatelli ha sempre fatto bene , poi è spuntato il video che ha provocato una reazione nella comunità calabrese e quindi abbiamo valutato per un'altra soluzione - ha continuato il ministro - Stamani per Gaudio è emersa questione familiare ma siamo impegnati per trovare una soluzione adeguata e valorizzare il decreto. Ora si tratta di risolvere la questione in poche ore". Sul nome di Gino Strada, infine, Speranza ha dichiarato che "il suo contributo sarà importante. Valuteremo con lui e la sua squadra quali saranno le modalitaà più opportune per svolgere questo impegno".

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"Sarebbe una sfida importante, ma la famiglia per me è un valore", ha detto ancora Gaudio che, in merito alle notizie sul suo coinvolgimento dell'inchiesta sull'Università di Catania ha spiegato: "Sono sempre colpito dall'imbarbarimento della politica. Le do una notizia in proposito: il procuratore di Catania ha appena fatto sapere al mio avvocato che è andato a depositare la richiesta di archiviazione per il mio presunto abuso di ufficio".

Gino Strada: "Non ho ricevuto nessuna proposta formale"

"Leggo che non sarei disponibile a fare il commissario in Calabria. Ribadisco - perché evidentemente serve farlo ancora - che non ho ricevuto nessuna proposta formale e che comunicherò personalmente le mie decisioni attraverso i canali ufficiali se ci sarà qualcosa di reale e concreto da comunicare". Così Gino Strada, fondatore di Emergency, sui social commenta la sua presunta indisponibilità ad accettare il ruolo di Commissario alla Sanità, ruolo a cui già era stato avvicinato nei giorni scorsi. "Mi sembra che la situazione sia già abbastanza difficile per i cittadini calabresi senza che diventi anche grottesca". 

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Spirlì: "Deve finire questo commissariamento della sanità, Speranza si dimetta"
 

Nel pomeriggio, in una diretta Facebook, il governatore facente funzione Spirlì ha commentato: "È un momento di particolare imbarazzo. Deve finire questo commissariamento della sanità e soprattutto, adesso si può dimettere veramente il ministro Speranza". Spirlì ha poi continuato: "Ho incontrato più volte Speranza - ed è una persona gradevolissima ma sta dimostrando un'imbarazzante incapacità di gestire la cosiddetta 'operazione Calabria'. Sembra che la sordità che in queste ore dimostrano a Roma stia veramente producendo una beffa oltre al danno  - ha concluso - e questo non lo merita nessun calabrese. Non lo meritano tutti quelli che sono a rischio assalto Covid. Non abbiamo ancora attivo un piano di contrasto al virus".

Spirlì: Strada? dovranno passare sul mio corpo 

Spirlì ha rincarato la dose a La Zanzara su Radio 24: "Qui non c'è da fare nomine, c'è da gestire la sanità. Basta ispettori governativi ne abbiamo le scatole piene. Non arriva la nomina di Strada perché dovranno passare sul mio corpo per fare le nomine, non abbiamo più bisogno di commissari. Se arriva Strada - ha poi aggiunto - ne prendiamo atto, dopo il tris facciamo poker". "La Calabria - ha poi detto Spirlì - non è l'Afghanistan, è una regione dell'Italia e come tutte le altre regioni ha il diritto di governarsi come si governano tutte le altre. Non abbiamo bisogno di missionari di nessun tipo". Quando alla scelta di Gaudio ha concluso, "problemi suoi, Catanzaro è una città bella, ci vivono persone eleganti, civili, e oneste".

Salvini: governo nomini professor Pellegrino Mancini

"La Lega chiede al governo di finire di scherzare con la salute degli italiani e in particolare con quella dei calabresi: siamo alla farsa", ha detto Matteo Salvini in un video postato sui social. "Nel giro di poche ore hanno cambiato tre commissari alla Sanità. Non si può scegliere un bravo medico, un bravo professionista calabrese per aiutare la sanità calabrese? Un nome tra tanti, il prof Pellegrino Mancini, responsabile regionale per i trapianti e un master in economia sanitaria".

L'opposizione all'attacco

In giornata Salvini aveva anche dichiarato: "Via Cotticelli, via Zuccatelli, ora via Gaudio. Attendiamo se ne vada Speranza". Attacco anche da parte della presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini: "Mi chiedo cosa debba ancora accadere perché qualcuno tragga le conseguenze politiche del caos in atto sulla pelle della Sanità calabrese", ha affermato in una nota. "Se la situazione non fosse grave e seria, saremmo alle comiche, un mix di improvvisazione e di incompetenza. Si ponga subito fine al commissariamento restituendo alla Calabria il controllo delle proprie strutture sanitarie".

Dalle dimissioni di Zuccatelli alla nomina di Gaudio, il caos sanità in Calabria

Dopo le dimissioni di Zuccatelli, su richiesta del ministro della Salute Roberto Speranza, alla guida della Sanità Calabrese il Consiglio dei ministri aveva nominato Eugenio Gaudio, rettore uscente dell'Università La Sapienza di Roma. Sempre ieri, alle notizie trapelate su un suo coinvolgimento, il fondatore di Emergency Gino Strada aveva ribadito di "aver dato al Presidente del Consiglio la mia disponibilità a dare una mano in Calabria, ma dobbiamo ancora definire per che cosa e in quali termini". Zuccatelli era stato nominato il 7 novembre dal Consiglio dei ministri, in sostituzione del generale Saverio Cotticelli che, in un’intervista, aveva ammesso di non conoscere le disposizioni del Governo per la gestione dell’emergenza Coronavirus. Zuccatelli, però, era subito finito al centro delle critiche per via di un video che era tornato a circolare sul web dopo la nomina e che risaliva a mesi prima, nella prima fase dell'emergenza sanitaria. “Le mascherine non servono. Serve il distanziamento. Per contagiarti dovrei baciarti per 15 minuti”, lo si sente dire nel filmato. Zuccatelli si era difeso contestualizzando quelle dichiarazioni precedentemente fatte, spiegandole. e aveva affermato che il video era stato usato contro di lui strumentalmente e che si trattava di una conversazione privata. Il 17 novembre Zuccatelli ha aggiunto: "Per una pataccata uno deve arrivare a essere trattato con un tritacarne mediatico come sono stato trattato io?. Non mi sono dimesso in realtà, ho tolto la mia disponibilità che avevo dato al ministro Speranza nell'accettare l'incarico di commissario ad-acta. L'ho fatto perché mi è stato chiesto".

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