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Ministro D'Incà: le decisioni del governo vengono prese in base ai dati

Politica

Il numero uno del ministero per i Rapporti con il Parlamento a Sky TG24 ha fatto il punto sulla situazione evidenziando i passi avanti fatti rispetto alle soluzioni del lockdown generale di marzo

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Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, ha parlato a Sky TG24 facendo il punto sulla situazione nella gestione dell'emergenza Coronavirus. Nei giorni scorsi, in particolare, hanno fatto molto discutere i criteri utilizzati per l'assegnazione delle varie Regioni a determinate aree di rischio. E a tal proposito il ministro ha sottolineato che "attraverso 21 indicatori con dati precisi, la verifica, il Cts e la cabina di regia, individuiamo quali passaggi ci debbano essere per portare una regione in fascia gialla, arancione o rossa, perché all’interno le libertà individuali sono molto diverse". Oggi alle 15 ci sarà un nuovo confronto con il Cts "per capire quali regioni passeranno o meno a una fascia diversa". D'Incà si è poi soffermato sul rapporto del Governo con le opposizioni evidenziando quanto sia importante, in questo momento, "dimostrare al Paese che c'è sintonia".

"Se necessario siamo pronti a nuovi scostamenti di bilancio"

"Per quanto riguarda possibili scostamenti di bilancio, nel caso ce ne fosse bisogno, saremo pronti a intervenire ancora". Così a Start, su Sky TG24 il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà. "Se il Paese - ha aggiunto - avrà bisogno di nuovi scostamenti, dovremo fare dei passaggi ulteriori in Parlamento e secondo me lì, sugli scostamenti di bilancio, dovrebbe esserci un voto unanime, che non sempre si è avuto. Questo potrebbe essere un passaggio importante per dimostrare al Paese che c'è sintonia".

Collaborazione con opposizioni è possibile

Il ministro D'Incà si è soffermato anche sul rapporto del Governo con le opposizioni e, in particolare, sulle parole di invito alla collaborazione del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. "Da molti mesi l'atteggiamento di Fi è molto diverso da quello della Lega e Fdi. Abbiamo lavorato insieme su alcuni provvedimenti, accogliendo delle modifiche su emendamenti importanti in vari provvedimenti. Credo che ci possa essere un confronto a livello parlamentare". "C'è una grande apertura - ha aggiunto - da parte del Governo con le opposizioni, poi i passaggi ulteriori si verificheranno quando arriverà la Legge di Bilancio e ci confronteremo. Secondo me sono questi i momenti su cui si possono accogliere emendamenti e si può fare un percorso comune".

Bene idea di capigruppi di Camera e Senato

"Abbiamo sempre cercato di trovare momenti di collaborazione con l'opposizione. Oggi ancor di più dobbiamo trovare uno strumento che ci permetta di rispondere in maniera molto veloce a delle esigenze che si presentano. Per esempio nel fine settimana, quando il Parlamento non può essere riunito in sede appropriata. Ci vuole uno strumento più rapido e dinamico: quello che ha proposto il presidente Fico mi sembra interessante". "È interessante - ha detto - perché qualora il Presidente del Consiglio dovesse parlare al Parlamento, si può in maniera rapida convocare una sorta di capigruppo di Camera e Senato, una sorta di bicamerale nella quale poter spiegare i passaggi successivi del Governo e dove i capigruppo possono dare il proprio contributo per migliorare il lavoro del Governo. È un lavoro difficile ma con la buona volontà di tutti credo sia una strada possibile".

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