Zingaretti apre la direzione nazionale Pd: "Noi di nuovo centrali. Il Mes conviene"

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Il segretario dem rivendica la nuova centralità del partito dopo l'esito delle ultime Regionali e Comunali e torna ad auspicare l'utilizzo del Fondo salva-stati. Poi chiede che il governo presenti un piano per la sanità. E sul tema delle alleanze: "Tentarle ovunque ma niente baratti". Sul futuro del partito: "Presto un appuntamento nazionale"

Il segretario Nicola Zingaretti apre la direzione nazionale del Pd, chiede di portare avanti i discorsi sulle riforme senza polemiche e torna a sollecitare l’utilizzo del Mes. "Ora è possibile" portare avanti le riforme legate al referendum, spiega Zingaretti, ma "tutti i nodi aperti occorre affrontarli senza indugi. È il Covid a dirci che non possiamo" affrontare "in queste settimane, con polemiche, questi dossier". E sul Mes: "Anche fosse solo risparmio sugli interessi si avrebbero circa 300 milioni l'anno, tre miliardi in dieci anni. Ecco perché noi, a partire dal ministro Gualtieri, riteniamo utile accedere a questa linea di credito. Al Mes si può inoltre accedere più rapidamente del Recovery e probabilmente a tassi di interessi più bassi”, insiste il segretario dem.

“Il governo presenti un piano per la sanità”

Sempre sul Mes, Zingaretti sottolinea che "si è sviluppata una discussione molto accesa, forse eccessivamente aspra e in alcuni casi non fondata su basi reali. Il confronto non può essere ideologico come pretenderebbe il M5s, non ci possono essere bandierine inamovibili di partito". Mentre, alla luce dell’emergenza sanitaria "occorre una discussione franca e con chiarezza”, continua Zingaretti nel suo discorso. “Il governo presenti al più presto al tavolo per il programma di legislatura un progetto da concordare con le regioni italiane per avere la migliore sanità del mondo. Un progetto credibile di finanziamento e un timing per la realizzazione", sottolinea. Zingaretti rivendica che “in questi mesi l'azione dell'esecutivo è stata efficace”, ma “adesso c'è bisogno di un cambio di passo. Si lavora da alleati e non da nemici. Le sfide che ci attendono richiedono visione comune del Paese e la solidità della maggioranza".

“Il Pd vuole essere il pilastro dell’aiuto agli italiani”

Zingaretti sottolinea anche il ruolo del suo partito durante questa emergenza: "Il Pd sente tutta la responsabilità di questa fase, vogliamo essere il pilastro politico dell'aiuto agli italiani. Vedremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni se le decisioni" che si stanno assumendo anche a livello locale "sono sufficienti ma rivolgo un appello affinché anche i provvedimenti più difficili che dovessero essere assunti vengano rispettati".

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“Pd di nuovo centrale”

Il segretario dem spiega che "la direzione si riunisce per la prima volta dopo il risultato delle elezioni amministrative e referendarie e alla vigilia di importanti scelte politiche e mentre siamo di nuovo dentro una crisi sanitaria profonda" dovuta al coronavirus. "Ancora una volta in pochi mesi è cambiato tutto e sicuro tutto cambierà". E ricorda che "il voto” delle Regionali e Comunali “di settembre ha portato una svolta sostanziale del quadro politico. Le elezioni dovevano essere la tomba del Pd, secondo alcuni, ma ci hanno dato una nuova centralità e responsabilità in un momento importante per il Paese. Oggi non voglio mettere bandierine ma avere lo sguardo rivolto in avanti e dare seguito a un processo politico appena iniziato", sottolinea Zingaretti.

“Alleanze ovunque ma niente baratti”

Sulle future prove elettorali, a partire dalle Comunali 2021, Zingaretti è tornato sul tema delle alleanze: "Tentare ovunque l'alleanza" di centrosinistra e con i partiti di governo per le comunali, conferma, c'è "la necessità di provarci: ma non mi riferisco alcun modo a baratti nazionali, a geometrie di vertice, a candidati decisi in modo verticistico dall'alto. Tutto dovrà venire dai territori e tenere conto delle situazioni locali”, precisa il segretario dem.

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“Futuro del partito, presto un appuntamento nazionale”

E ancora sul futuro del partito: "Io penso di dover aprire il cantiere del Pd nuovo. Anche il pluralismo interno per non ridursi a frammentazione ha bisogno di luoghi unitari per il dibattito e il confronto. Dobbiamo rilanciare questo lavoro. Sul partito vi propongo di convocare nei prossimi giorni, pur in forma digitale, un'assemblea nazionale chiamando i segretari di federazione e dei circoli". Zingaretti annuncia quindi "un appuntamento nazionale prima dell'estate, proposto dal Pd e aperto a tutte le forze sociali".

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