Salvini senza mascherina, l'appello di Speranza: "Serve unità sulle regole essenziali"

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Il ministro della Salute si rivolge al leader della Lega che si è rifiutato di indossare il dispositivo di protezione individuale a un convegno in Senato: "Di fronte a una crisi come questa il Paese deve essere unito, non dividiamoci su questioni fondamentali", sottolinea

"Di fronte a una crisi e a un'emergenza come quella del Covid il Paese deve essere unito. Non dividiamoci su questioni fondamentali per il futuro dell'Italia”. È l’appello lanciato dal ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto a Radio anch'io su Radio Rai Uno, rispondendo a una domanda sul rifiuto da parte di Matteo Salvini di indossare la mascherina a un convegno al Senato organizzato da Armando Siri (Lega) e Vittorio Sgarbi, per denunciare "l'allarmismo ingiustificato", e le "restrizioni alla libertà”. “Sono rimaste tre regole”, sottolinea Speranza, “l'uso delle mascherine, la distanza di almeno un metro e il frequente lavaggio delle mani. Queste regole restano essenziali" (CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTALO SPECIALE).

"Le mascherine non scompariranno, restano pilastro della prevenzione"

Sulle mascherine, il ministro della Salute ha sottolineato che "è chiaro che dobbiamo tenere un livello di precauzione elevato". "Le mascherine - ha proseguito - non scompariranno, questo è certo. Si potrà pensare a un uso graduale, lo valuterà il Comitato tecnico scientifico. Ma la mascherina resta uno dei tre pilastri della prevenzione" con il distanziamento e il lavaggio delle mani.

Un momento del convegno: 'Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti', con Matteo Salvini, Armando Siri, Vittorio Sgarbi e Andrea Bocelli presso la sede del Senato in piazza della Minerva, Roma, 27 luglio 2020.
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"Sulla riapertura delle scuole massima cautela"

Sulla riapertura delle scuole, invece, Speranza ha evidenziato come "in alcuni Paesi la riapertura delle scuole ha fatto rialzare la curva del contagio. Come è accaduto in Israele". Per cui, ha affermato il ministro, "ci vuole massima cautela, massima attenzione", ha detto ancora il ministro, ricordando che "la chiusura della scuola è stata per me la scelta più dolorosa che ho compiuto in questi mesi. Ma è stata indispensabile. Anche quella scelta ha contribuito, insieme ad altre, a salvare la vita a migliaia di persone. Ora la nostra priorità è riaprire tutte le scuole a settembre e farlo in piena sicurezza".

L'intervento di Andrea Bocelli al convegno sul coronavirus organizzato da Sgarbi e Siri a Roma, 27 luglio 2020.   MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

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