Incontro Conte-Merkel: Ue offra soluzioni, non illusioni

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Il premier italiano ha raggiunto il castello di Meseberg per un bilaterale in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 luglio. Al centro dell'incontro il Recovery Plan e il Mff, il Quadro Finanziario Pluriennale dell'Ue per il 2021-27. Sintonia su una risposta forte dell'Ue, ma c'è ancora distanza sulla governance. La cancelliera: "Nostro interesse è che il mercato unico funzioni e superare l'emergenza Coronavirus"

Sintonia sugli obiettivi comuni, ma ancora divergenze sulle strade per raggiungerli. È stata una riunione interlocutoria quella tra il premier Giuseppe Conte e la cancelliera tedesca Angela Merkel, che guida l'Europa nel suo semestre più difficile. Si sono incontrati a Berlino per una bilaterale in vista del consiglio europeo del 17 e del 18 luglio. Il presidente del Consiglio italiano è stato ricevuto nel Castello di Meseberg e ha avuto un colloquio di circa un’ora con la cancelliera prima della conferenza congiunta. Al centro del dibattito c'è stata la proposta sul Recovery fund del presidente del Consiglio Ue Charles Michel che dà ai 27, a maggioranza qualificata, l'ultima parola sulla valutazione della Commissione europea per gli stanziamenti.  “L'Italia è stata colpita fortemente dalla pandemia e ha fatto molti sacrifici", ha detto Merkel, per poi aggiungere che gli italiani hanno reagito con "straordinaria disciplina". La Cancelliera ha sottolineato poi come il coronavirus sia arrivato "senza che nessuno ne avesse colpa". Conte, invece, ha invocato una risposta forte e unita dall'Ue: "È un negoziato molto difficile, ho sempre sottolineato le difficoltà ma ho cercato in modo ambizioso di rappresentare il comune obiettivo di una risposta Ue solida, forte e coordinata (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - LE TAPPE).

Merkel: "Interesse è che mercato unico funzioni"

La Cancelliera tedesca ha ripetuto che l'obiettivo primario dei Paesi Ue deve essere superare la crisi causata dalla pandemia ed è da "evitare assolutamente una seconda ondata". Inoltre la "Germania, come l'Italia e altri Stati ha interesse che il mercato unico funzioni”.  Poi ha aggiunto: "Siamo d'accordo che questa pandemia è arrivata senza colpa, e che dobbiamo reagire in modo solidale", sottolienando che in Germania "ci sono state tante immagini dall'Italia. Abbiamo visto le persone cantare sui balconi, che si incoraggiavano fra loro. E le consultazioni avvengono adesso a Bruxelles in un clima di forte amicizia e di vicinanza". Merkel: "Abbiamo un compito complesso, quello di approvare sia il quadro pluriennale sia varare il Recovery fund e il cosiddetto Next generation Eu. Entrambi appoggiamo queste intenzioni e questo progetto. Per quel che riguarda le proposte di Charles Michel, ognuno ha i propri interessi" ma "siamo d'accordo sulla struttura di base".

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Conte: "L'Ue offra soluzioni, non illusioni e paure"

Dopo Angela Merkel ha preso la parola il premier Conte che ha specificato come stiamo vivendo una "crisi di portata epocale, simmetrica che ci coinvolge tutti e ci accomuna in questo destino di recessione". Per il presidente del Consiglio italiano è necessario "essere all’altezza" e reagire tempestivamente perché, altrimenti, anche una risposta adeguata diventa ineffettiva. Anche Conte ha poi toccato il tema del mercato unico avvertendo su come una frammentazione "sarebbe una distruzione dei valori comuni e una prospettiva negativa per tutti". Per questo motivo "l'Europa deve offrire soluzioni ai cittadini, non illusioni e paure". 

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Il confronto su sul Recovery Fund

Al centro del colloquio anche il Recovery Fund, su cui Merkel ha sostenuto che si arriverà a un accordo. "Abbiamo un compito complesso, quello di approvare sia il quadro pluriennale sia varare il Recovery fund e il cosiddetto Next generation Eu - ha detto la Cancelliera - Entrambi appoggiamo queste intenzioni e questo progetto. Per quel che riguarda le proposte di Charles Michel, ognuno ha i propri interessi" ma "siamo d'accordo sulla struttura di base". L'idea di fondo prevede che "i Paesi trattino con la Commissione su come questi fondi vengano spesi", ha proseguito Merkel ,"e alla fine il Consiglio deve decidere con maggioranza qualificata mi sembra una buona soluzione che io potrei sostenere" Poi, rispondendo a una domanda sulla governance del Recovery Fund, ha sottolienato: "Giuseppe Conte ha dimostrato di essere proattivo con la sua agenda di riforme" e anche la Germania farà la sua parte". La politica tedesca ha sottolineato che il piano di riforme italiano mostra che il nostropremier ha già idee "su come l'Italia possa uscire da questa situazione". "Anche noi vedremo quali sono le nostre debolezze e come dovremo investire i soldi" europei. La cancelliera ha sottolineato che in questo quadro ritiene la proposta di Michel "ok".

Possibile sia necessario un altro incontro

Merkel ha specificato di non sapere se si raggiungerà un accordo o meno a prescindere dalle quote:"Non è ancora certo. Il percorso da fare è ancora lungo. È importante che quello che abbiamo previsto come fondo di ripresa sia qualcosa di poderoso, di particolare, che non sia troppo ridimensionato. Il compito è enorme e anche la risposta deve essere poderosa".  La cancelliera ha spiegato: "Saremo in 27 attorno a un tavolo con un impegno verso l'Europa e con un impegno nei confronti dei nostri Paesi. L'arte consiste nel gettare dei ponti, una responsabilità di cui siamo tutti consapevoli. Il risultato deve essere rispondere alle aspettative che abbiamo. Ognuno ha la sua posizione negoziale. Appoggeremo Charles Michel. Per quel che riguarda la posizione italiana, non vedo possibilità che metta a rischio il progetto".

Conte: "L'Italia è per criteri di spesa chiari"

A esortare ad arrivare quanto prima a un accordo è anche il premier Conte. "L'Italia è per criteri di spesa chiari e trasparenti - ha chiarito - non stiamo chiedendo fondi da utilizzare in modo arbitrario. In modo discrezionale sì, ma non arbitrario". Introdurre condizionalità impraticabili per l'utilizzo delle risorse del Recovery Fund, secondo il presidente del Consiglio,  "sarebbe una follia" perché comprometterebbe "l'efficacia" del progetto e ostacolerebbe la ripresa europea.

Il 14 luglio consiglio dei ministri su Autostrade

Giuseppe Conte ha anche risposto anche ad alcune domande sulla questione Autostrade in cui ha specificato che il 14 luglio ci sarà un'informativa al consiglio dei ministri con l'obiettivo di "adottare una decisione perché questa vicenda si trascina da troppo tempo".  "Se ci sono ponti e questi ponti crollano, dobbiamo saper sanzionare chi è responsabile di questo crollo", ha infine aggiunto. "Sicuramente ci sarebbero dei problemi in una società sottoposta a revoca, ma attenzione", la prospettiva dei rischi collegati alla revoca "se assecondata significherebbe che è possibile continuare con il dispendio di risorse pubbliche e dare prevalenza all'interesse privato", ha spiegato il premier rispondendo a una domanda sulle conseguenze di una revoca della concessione, nel giorno in cui Atlantia ha perso il 14% in Borsa. "In una logica corretta di rapporti in equilibrio economico, giuridico e finanziario - ha proseguito - tra concedente pubblico e concessionario privato, se c'è stato un problema di cattiva manutenzione, la responsabilità va sul management soggetto ad azione di responsabilità, non sulla cittadinanza che deve subire il ricatto di eventuali conseguenze e incertezza che avrebbero le decisioni pubbliche sul concessionario privato".  Fonti diplomatiche hanno fatto sapere, durante l'incontro bilaterale, non si è parlato del dossier Autostrade.

 

A general view of the new Genoa motorway bridge construction site, in Genoa, northern Italy, 12 June 2020. The new bridge is under construction after the Morandi highway bridge partially collapsed on 14 August 2018, killing a total of 43 people.  ANSA/LUCA ZENNARO

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Consegnata alla Cancelliera una lettera dei familiari delle vittime Thyssen

 

Un argomento extra Ue di cui si è parlato è stato invece quello della tragedia della Thyssenkrupp. Conte, a quanto si apprende, ha consegnato alla cancelliera la lettera dei familiari degli operari morti nell'incendio del 2007.  La missiva fu consegnata al premier lo scorso 26 giugno, assieme al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e alla sindaca di Torino Chiara Appendino.

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