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M5s, offerta ad Alessandro Di Battista per le suppletive in Sardegna

Politica

L'ex deputato pentastellato potrebbe tornare presto in parlamento. Lo chiede un gruppo di senatori pentastellati

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Anche da "esterno", Alessandro Di Battista non ha mai smesso di far sentire la sua voce, entrando anche in aperto contrasto con Beppe Grillo, ma ora il suo rientro in parlamento potrebbe consumarsi piuttosto rapidamnete. Lo chiede un gruppo di senatori e senatrici del Movimento 5 stelle, che invoca il ritorno di uno dei pentastellati storici più in vista. Abbiamo bisogno di te, devi candidarti per aiutarci a rilanciare il Movimento, questo il ragionamento di fondo secondo quanto riferiscono fonti parlamentari del Movimento.

L'avallo di Paola Taverna

Così sarebbe arrivata l'offerta a Di Battista, affinché faccia un passo avanti e si presenti alle elezioni suppletive in Sardegna che probabilmente ci saranno a settembre. Il collegio è quello di Sassari, Di Battista avrebbe l'appoggio del

senatore Licheri e l'avallo della vicepresidente del Senato Taverna. Anzi le stesse fonti parlamentari riferiscono che ci sia già stato un confronto tra la Taverna e Di Battista. Al momento l'ex deputato avrebbe declinato l'offerta. Ma la partita non sarebbe del tutto chiusa.

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Territorialità e doppio mandato: le criticità

Al di là delle intenzioni di Di Battista ci sono comunque due problemi che nel caso andrebbero risolti: il primo è quello legato alla territorialità della candidatura, essendo Di Battista romano. Ma, secondo fonti parlamentari M5s, anche alle politiche sono state concesse delle deroghe; il secondo nodo è legato al tema del doppio mandato. Ovvero Di Battista, nell'eventualità che si candidasse al Senato, non potrebbe teoricamente candidarsi in una successiva tornata elettorale. Ma anche su questa questione - sottolineano sempre fonti parlamentari grilline - ci sarebbe nel caso la via d'uscita.

 

Ipotesi mezzo mandato

Si parla del 'mezzo mandato', situazione che riguarda per esempio pure il sindaco di Roma Raggi. In ogni caso l'idea di candidare Di Battista non sarebbe un tentativo di legargli le mani ma semplicemente di prendere in mano il Movimento a Palazzo Madama in vista della costituzione di un organismo collegiale per la guida M5s.

Di Battista punta alla leadership

Di Battista da quanto trapela sarebbe orientato per il no: da settimane ha lanciato l'offensiva per la leadership per poi 'rallentare'. Chi gli è vicino spiega che il tentativo

di conquistare il Movimento 5 Stelle è rimandato ad ottobre, a dopo le regionali. Intanto il Movimento e' alle prese con possibili nuove fuoriuscite sempre a Palazzo Madama. Si fanno i nomi di Drago, Crucioli e Pacifico. Di sicuro l'abbandono della senatrice Riccardi, con il suo trasloco nella Lega, ha sorpreso tutto il gruppo pentastellato.