Secondo la rilevazione pubblicata dal Corriere della Sera, il Movimento guidato dal premier avrebbe un bacino potenziale di voti che potrebbe arrivare al 30%. Un eventuale partito di Conte, staccato dal Movimento, si attesterebbe al 14,1% e si collocherebbe al quarto posto dopo la Lega (23,2%), FdI (16,6%) e Pd (15,8%), ma avrebbe più voti dello stesso M5s (12,7%)
Se il premier Giuseppe Conte fosse il leader del M5s, l’elettorato potenziale dei pentastellati passerebbe dal 19,8% attuale al 29,9%, colmando il gap con la Lega e FdI che sono tra il 25% e il 30%. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera. Dai dati rilevati si evince anche che se l’attuale presidente del Consiglio fosse a capo di un suo nuovo partito, oggi sarebbe accreditato del 14,1% e si collocherebbe al quarto posto dopo la Lega (23,2%), FdI (16,6%), Pd (15,8%), precedendo proprio il M5s (12,7%).
Conte il preferito come leader del M5s
Oltre alle preferenze di voto, il sondaggio Ipsos ha voluto verificare la possibile leadership del M5s: Conte prevale con il 42% delle preferenze, precedendo l’ormai ex capo politico Luigi Di Maio (27%). Terzo posto per Alessandro Di Battista (19%), mentre sono basse le percentuali per Vito Crimi (2%). Da ciò si evince inoltre che se il premier fosse a capo del M5s, il Movimento farebbe segnare una crescita del 7,2% rispetto allo scenario attuale, passando dal 17,1% al 24,3%, scavalcando la Lega al primo posto (IL SONDAGGIO DI YOUTREND PER SKY TG24).
Nota metodologica
Il sondaggio è stato realizzato da Ipsos su un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di istruzione, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Sondaggio realizzato su un campione di 1.200 interviste realizzate tra il 10 e l’11 giugno 2020. I risultati della rilevazione sono il prodotto di un’elaborazione basata, oltre che sulle 1.200 interviste citate, su un archivio di circa 4.800 interviste svolte tra il 12 maggio e il 5 giugno 2020.