Coronavirus, bozza Dpcm: slitta via libera al calcetto. Conte: ok dal 25 giugno

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Dopo un'accesa discussione in Cdm, parziale dietrofront sul ritorno agli sport di contatto, che doveva scattare a partire dal 15 giugno. Il primo ministro dà parere positivo a partire dal 25 di questo mese, se la situazione dei contagi nelle regioni lo consentirà. Nel decreto in via di definizione  niente da fare per discoteche, sale da ballo e locali assimilati che non riapriranno prima del 14 luglio

Slitta al 25 giugno la possibilità di tornare a giocare a calcetto e agli altri sport "di contatto", inizialmente prevista per il prossimo lunedì 15 giugno. Il via libera era contenuto nella bozza del nuovo Dpcm, con le disposizioni per il contenimento del coronavirus e le riaperture della Fase 3. Ma dopo un'accesa discussione in Consiglio dei MInistri sul tema si è deciso di fare un parziale dietrofront, facendo slittare l'ok al provvedimento. 

A chiarire il nuovo orizzonte temporale per le sfide in campo con gli amici, nonché le condizioni di sicurezza per il via libera, è stato il primo ministro Giuseppe Conte: "Dal 25 giugno possono riprendere gli sport di contatto amatoriali, se le regioni ma anche il ministro dello Sport e della Salute accertino che ricorre la compatibilità dello svolgimento con la situazione epidemiologica". Insomma, tutto dipenderà dallo sviluppo dei contagi da coronavirus nelle diverse regioni italiane. Niente da fare nell'immediato anche per chi non vede l'ora di tornare a ballare in discoteca: si dovrà aspettare almeno fino al 14 luglio.

Cosa prevedeva la bozza

 

La bozza, prima del parziale dietrofront, prevedeva che da lunedì 15 giugno, esattamente tre giorni dopo l’inizio ufficiale della Coppa Italia e del calcio professionistico (ma a porte chiuse), sarebbero tornati anche gli "sport di contatto" a patto che fosse stata "accertata la compatibilità con l'andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida". Ora, dunque, bisognerà attendere il 25 giugno.

Gli spostamenti

Per quanto riguarda gli spostamenti, "fino al 30 giugno 2020, restano vietati gli spostamenti da e per Stati e territori diversi" da quelli dell'Unione europea e dei Balcani "salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza" (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - I NUMERI DELL'ITALIA: GRAFICHE - LO SPECIALE).

 

Niente discoteche fino al 14 luglio

 

La bozza in via di definizione prevede che restino "sospese sino al 14 luglio 2020 le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere e i congressi". E ancora: "Le Regioni e le Province autonome, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività, nonché un diverso numero massimo di spettatori" per cinema e concerti "in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi". Fino a quella data sospesi anche i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana. "È consentito alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera l'ingresso nei porti italiani esclusivamente ai fini della sosta inoperosa".

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Le riaperture: sale scommesse, aree giochi, comprensori sciistici

Con la fase 3 "è consentito l'accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all'aria aperta, con l'ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia". Non solo: "Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo possono essere svolte a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi". Stesse regole per la ripresa, a partire dal 15 giugno, delle "attività dei comprensori sciistici".

Via libera agli spettacoli con il pubblico. Ok ai centri benessere

Infine, saranno consentiti anche "gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 1.000 spettatori per spettacoli all'aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala". Inoltre c'è il via libera per "le attività di centri benessere, di centri termali (fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza che sono erogate nel rispetto della vigente normativa), di centri culturali e di centri sociali".

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